James di Milano svela in aula i segreti del traffico di droga

James di Milano svela in aula i segreti del traffico di droga Testimonia alle Vallette il principale fornitore dei «catanesi» James di Milano svela in aula i segreti del traffico di droga «Tra Piemonte e Lombardia distribuivo 4Q chili di eroina il mese» - Il prezzo: anche 32 milioni il kg - Per sei anni;fn impotente boss - Arrestato Io-scorso .dicembre.' decise'aTcollaborare Quintali di eroina che arri-, vava «pura» dalla Turchia, sigillata in sacchetti da mezzo chilo, un giro di decine di miliardi: per 6 anni quest'enorme business è stato gestito da James Bonera, un lombardo di 32 anni, grosso fornitore di droga del Nord Italia. Da quasi un anno in carcere, pentito, ieri è stato teste di primo plano al processo alle Vallette contro la banda dei fratelli Miano. Di lui si sa poco o nulla, pare abbia interessi in una decina di aziende, grazie alle sue rivelazioni gli inquirenti (l'inchiesta è ancora in corso) avrebbero aperto un grosso squarcio nel traffico internazionale di droga. Giubbotto nero, jeans, maglloncino ros so, James Bonera pesa bene le parole prima di rispondere ai giudici della sesta sezione (pres. Aragona, pm Maddale na, cane. Penna). Non una battuta in piU del necessario esce dalle sue labbra.-A tratti appare anche un po' annoiato, fatica a mascherare uno sbadiglio. Per 6 anni è stato il fornitore abituale dei «catanesi» della banda Miano, 1 suol clienti più grossi In Piemonte: a loro ha venduto fino a 15 chili di eroina al mese. «In media distribuivo complessivàmente, tra Piemonte e Lombardia, 40 chili al mese». Bonera provvedeva direttamente a tagliarla, preparava il «caramellato» (un impasto con mannlte e acido citrico che si metteva in forno e poi si tritava: veniva fuori un prodotto simile alla «sugar brown» molto richiesta sul mercato) che faceva quasi raddoppiare il peso della «turca in polvere». Un chilo di eroina gli costava dal 24 ai 38 milioni. «Ai "catanesi", dopo averla tagliata, potevo rivenderla anche a 32 milioni il chilo. Pri¬ ma di ogni carico mi arrivava da Torino una telefonata con la parola d'ordine "Sono Giuseppe da Savona". Poi giungeva il corriere con i soldi, ma in genere io non trattavo direttamente con questi viaggiatori. Altri facevano questo lavoro per me». Bonera dice di essere venuto di rado a Torino. Si fermava all'uscita dell'autostrada, in corso Giulio Cesare, dove trovava un inviato del Miano ad attenderlo. «Una volta sono venuto per spiegare ai "catanesi" come si prepara il caramellato. In un'altra occasione sono venuto per dare un parere su una partita di eroina». Trattava gli affari in vari bar milanesi ma non aveva la sua base nel capoluogo lombardo, cambiava spesso complici. Per anni di lui si è saputo soltanto il nome, «James» di Milano. Il maggiore dei carabinieri Lotti riuscì a individuarlo il 4 dicembre dello scorso anno: nove giorni dopo «James» decideva di collaborare. Alle Vallette è comparso come teste: della sua «attività» deve rendere conto ad altri giudici. n. plet. Uno dei più recenti sequestri di droga: 33 chili di eroina

Persone citate: Bonera, James Bonera, Miano