Sfida di Ortega a Reagan Si pronunci per un accordo

Sfida eli Ortega a Reagan Si pronunci per un accordo L'intervento del presidente del Nicaragua all'Orni j Sfida eli Ortega a Reagan Si pronunci per un accordo «La revoca delle libertà civili nel Paese conseguenza dell'aggressione Usa» - «Giovedì il capo della Casa Bianca ci dica che inette fine agli attacchi, e quelle libertà torneranno» DALLA REDAZIONE 01 NEW YORK ' . NEW YORK — In abito {borghese, In contrasto con i l'abituale tenuta militare, e non senza abilità, il nicaraguegno Daniel Ortega ha ieri rovesciato le carte in tavole, strappando persino applausi a un'assemblea che in questo momento non è proprio filoamericana. «La revoca delle li-, berta civili in Nicaragua" ha detto il leader sandinlsta «é sfata una conseguenza dell'aggressione Usa... il giorno che la superpotenza rinuncerà al terrorismo di Stato, cesserà gli attacchi contro il 7iostro Paese e proclamerà pubblicamente di essere pronta a un accordo con noi, quello stesso giorno le ripristineremo-. «La mia sfida a Reagan » ha aggiunto Ortega tra gli applausi «é ami questa: di annunciare tali misure nel suo discorso di pforedi prossimo davanti a tutti voi,.. Il presidente del Nicaragua ha avanzato le sue proposte nell'intervento tenuto all'assemblea generale dell'Onu ieri mattina. Ortega, che domenica aveva latto Jogging al Central Park in tenuta sportiva, tra le guardie del corpo con le mitragliette a tracolla, ha sferrato un attacco emotivo alla politica degli Stati Uniti in Centro America, denunciando «i quattro anni di guerra contro il Nicaragua, finanziata e organizsata dall' amministrazione repubblicana, in violazione delle leggi morali e del diritto internazionale,. «Il Nicaragua non è nemico degli Stati Uniti, ha detto. 'Non c'è nessun motivo per cui essi ci trattino come tale... i nostri programmi rivoluzionari non sono incompatibili con l'amicizia con Washington,. Secondo il leader sandinlsta, «gli sforzi americani per distruggere il processo democratico nicaraguense e porre 'fine al nostro non allineamento, costituiscono l'unico vero intoppo alla mediazione del gruppo di Contadora, ossia del Messico, del Panama, della Colombia e del Venezuela. Ortega ha ammonito che il popolo nicaraguegno «7io?i si metterà mai in ginocchio daiwimti alla superpotenza, ma difenderà il proprio diritto alla autodeterminazione e alla sovranità-. Rivendicando la fondatezza delle misure prese contro la Chiesa cattolica, Ortega ha concluso che 'la Chiesa deve comportarsi da Chiesa e lo Stato da Stato,. Il leader sandinlsta ha parlato per clicca un'ora, senza tornare però sulla profezia dell'anno scorso che gli Stati Uniti avrebbero invaso il Nicaragua «nel giro di un mese,. L'ambasciatore americano all'Onu Vernon Walters ha ascoltato l'intervento senza batter ciglio, ma ha poi ribadito che «i sandinisti hanno compiuto un altro passo avanti verso la dittatura e cercano ora di giustificarlo in qualche modo,. Il dipartimento di 8tato, in una dichiarazione da Washington, ha deprecato soprattutto la repressione in atto nel confronti della Chiesa. L'altro, ieri l'arcivescovo di Managua Ovando y Bravo ha sfidato le autorità organizzando una processione in una cittadina presso la capitale: i sandlni-'| sii hanno bloccato le strade di accesso a essa, due ore prima, simulando un Incidente automobilistico. La sospensione delle libertà ha messo a disagio 1 giornali americani che conservavano qualche simpatia per il regime sandinlsta.

Persone citate: Daniel Ortega, Ortega, Reagan, Vernon Walters