Guardando a Ginevra di Arrigo Levi

Guardando a Ginevra Guardando a Ginevra (Segue dalla 1* pagina) avanzata a Stoccolma un patto di conferma della rinuncia all'uso della forza. Mi dice una fonte vicina ai vertici del Dipartimento di Stato: «Questi trattati sono vicini ad essere completati, ma nessuno è completo, e tutti richiedono una decisione politica che non è stata ancora presa>>. Uno scenario simile a quelli di Vienna 1979, 0 di Mosca 1972, è dunque ormai virtualmente impossibile. Allora, un compromesso? Questa è l'ipotesi prevalente. Si immagina, dice Sonnenfeldt, un «successo procedurale», ossia un impegno a rivedersi, probabilmente a Mosca nel giugno '86 come chiedono i sovietici, per tirare le somme di una serie di negoziati dei quali 1 due leaders porrebbero le premesse con una serie di direttive, più o meno generiche:, sia sui trattati collaterali, sia sul tema, centrale e dominante, del negoziato ginevrino sul controllo degli armamenti. E tuttavia il vertice rimane, in prospettiva, «aperto», e molto dipenderà dal comportamento dei due protagonisti: particolarmente di Reagan. Ronald Reagan non ha, dice Brzezinski, «una personalità complessa». E' un uomo di poche e forti idee, maturate da una lunga esperienza di vita, non tratte dai libri. In un certo senso è un «ideologo»; ma è anche un negoziatore nato. E nemmeno il suo anticomuni smo «viscerale» gli impedirà, nel modo più assoluto (su questo tutti i miei interlocutori sono d'accordo), un'intesa con il leader sovietico. Reagan stesso ha limpidamente definito, qualche settimana fa, la differenza tra se stesso c i «conservatori intransigenti» dicendo: «Loro vorrebbero che 10 mi gettassi nel burrone con le bandiere al vento, ogniqualvolta non riesco ad ottenere tutto quello che voglio. Io, invece, se posso ottenere il 70 o i'80 per cento di quello che voglio lo prendo, e poi continuo a battermi per ottenere il resto più tardi». I suoi ammiratori aggiungono che è anche molto bravo, quando riesce a ottenere solo 11 40 o il 50 per cento, a farlo passare per il 70 o T80. Se è cosi, il compromesso potrà farsi. Un'indicazione fortemente positiva in tal senso si è avuta qualche giorno fa, quando l'Amministrazione ha annuii ciato che rispetterà il trattato Abm del 1972 «nella sua interpretazione restrittiva» anziché in quella «più larga», che renderebbe possibili gli esperi menti e i collaudi di nuovi sistemi difensivi. Il successo o l'insuccesso del vertice «aperto» che si terrà a Ginevra dipenderanno in realtà largamente dalla questione «Sdi». Arrigo Levi

Persone citate: Brzezinski, Reagan, Ronald Reagan, Sonnenfeldt

Luoghi citati: Ginevra, Mosca, Stoccolma, Vienna