«Prime convergenze» pri-psdi Più difficile un accordo col pli

«Prime convergenze» pri-psdi Più difficile un accordo col pli Nicolazzi. opporsi al-dialogo preferenziale tra de e psiv «Prime convergenze» pri-psdi Più difficile un accordo col pli ROMA — Sorridente, Giovanni Spadolini fa strada alV«amico Nicolazzi' al termine del colloquio di un'ora che si è svolto presso la direzione repubblicana. Tra i grandi partiti il confronto è ancora tutto aperto e dall'imprevedibile conclusione. Tra i piccoli c'è la ricerca di un margine di relativa sicurezza. Ancora una volta la partita si gioca tra la de e 11 psi e gli altri non intendono lasciarsi respingere in ruoli di comparse, come liberali e socialdemocratici, o di «cattivo» da punire, come i repubblicani. Additato come responsabile principale della crisi, Spadolini reagisce cercando solidarietà innanzi tutto tra i liberali e i socialdemocratici. I primi li ha già incontrati. Col neosegretario socialdemocratico, Nicolazzi, ha avuto uno scambio di idee di un'ora ieri pomeriggio, durante il quale i due hanno riscontrato «profonde convergenze». In realtà, sulla politica estera questi tre partiti la pensano allo stesso modo. Tutti e tre hanno più volte criticato in passato le iniziative del democristiano Andreotti. L'unica differenza nei comportamenti di quel che fu il «polo laico» è che Spadolini è arrivato a far ca¬ dere il governo sulla politica estera, mentre socialdemocratici è liberali non hanno mai pensato ad una conclusione del genere. «Noi non abbiamo la febbre del protagonismo» puntualizzano in casa liberale. Col segretario Biondi c'è l'accordo di procedere di conserva nella difficile navigazione della crisi, ma il resto del partito non riesce a trattenersi dal dar bacchettate sulle dita ai repubblicani, dai quali in passato hanno dovuto ascoltare rimbrotti e lezioni. «Qui bisogna dare una ragione ad una crisi che non né ha nessuna. I repubblicani debbono Impegnarsi a riconquistare un pizzico di prestigio» spiega Aldo Bozzi, presidente del deputati liberali. «La crisi è stata aperta per volontà del repubblicani e su motivazioni più personalisti-l che che di interesse nazionale» rincara il vicesegretario del pli, Palumbo. I socialdemocratici, invece, evitano polemiche. «Ho visto Spadolini — ha detto Nicolazzi — e debbo dire che ho trovato una certa convergenza tra noi nel cercar di produrre il massimo impegno per risolvere la crisi. Il pri ci tiene ad uscirne. La via è quella di ricostituire l'alleanza a cinque sulla base originarla, con la de da una parte e dall'altra laici e socialisti in ruolo paritario. Dobbiamo opporci a dialogo preferenziale dc-psi. Anche su questo c'è convergenza». «Ci terremo in contatto per tutto il corso della crisi, che ci auguriamo si risolva In tempi brevi», ha aggiunto a sua volta Spadolini. Son contatti che, a quanto pare, dovranno durare molto, perché la crisi sembra complicata. L'azione congiunta di liberali e socialdemocratici potrebbe essere utile per impedire che in un futuro governo i repubblicani vengano penalizzati? abbiamo chiesto a Nicolazzi. «Abbiamo appena Iniziato a ricercare convergenze. Aspettiamo il colloquio di martedì con Craxi per capire come si andrà avanti». &• T&p,

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