La Cassazione ha confermato il trasferimento di Toninelli

La Cassazione ha confermato il trasferimento di Toninelli Dopo il verdetto emesso due anni fa dal Consiglio Superiore La Cassazione ha confermato il trasferimento di Toninelli Il procuratore della Repubblica aggiunto dovrà lasciare l'alto incarico per una nuova sede giudiziaria «Riferì con leggerezza ad una sua amica notizie riservate sulle indagini a carico di sequestratori» Il procuratore aggiunto della Repubblica di Torino, Flavio Toninelli, dovrà lasciare l'alto incarico. Le sezioni unite civili della Cassazióne, hanno infatti cohfermaio il trasferimento d'ufficio del magistrato, decretato 11 2 dicembre 1983 dalla sezione disciplinare del Csm. Il verdetto della Suprema Corte è inappellabile. Spetterà ora allo stesso Consiglio supcrióre della magistratura designare, dà un lato, la nuova sede, giudiziaria dove 11 dott. Toninelli dovrà svolgere la sua attività, e, dall'altro, nominare il suo sostituto. II vicecapo della procura è stato ritenuto responsabile di aver riferito con leggerezza ad, un'amica una serie di no, tizie riservate relative all'andaménto delle indagini a carico degli appartenenti ad una pericolosa banda che aveva sequestrato lo studente Marco Cava nel '7f> e Stefania Ri voi ra, figlia del re del gas, nel '77. Per tale motivo il Csm gli inflisse la sanzione della censura e dispose il suo trasferimento d'ufficio. L'inchiesta del Consiglio superiore della magistratura s'iniziò sei anni fa. Toninelli fu incolpato: 1) per aver trattato con negligenza, la segnalazione dèlia Dlgos relativa alla sorveglianza speciale del condannato Vincenzo Ouagliardo, scarcerato per decorrenza dei termini di custodia preventiva; 2) per essere venuto meno ai doveri d'ufficio, ledendo il prestigio dell'ordine giudiziario: a) per aver riferito , alla sua conoscente Paola "Ippolito1- dhe nel. confronti del pregiudicato Walter Signa si sarebbe svolto un processo per direttissima e che 11 ruolo di pubblico ^ninistero sarebbe stato ricoperto da una donna; b) per essersi recato a casa dèlia Ippolito riferendole alcune notizie riservate sulla posizione prò- cessuale di Mauro Comba e Walter Signa (entrambi poi condannati per 1 sequestri Cava e Rivolra), e specificando che nei loro confronti non erano stati emessi mandati di cattura! Il 4 luglio 1980 la sezione disciplinare del Csm lo ritenne responsabile solo del primo addebito e gli inflisse la sanzione dell'ammonimento. Ma tale decisione fu successivamente annullata dalla Cassazione che — in base ad una sentenza della Corte Costituzionale — ritenne illegittima la composizione della sezione disciplinare del Csm. Gli atti tornarono cosi al Palazzo del Marescialli e si verificò un colpo di scena. Il riesame dell'incartamento processuale aggravò notevolmente la sanzione disciplinare nel confronti del magistrato: dall'ammonimento si passò alla censura e al conseguente trasferimento,' La Cassazione, presieduta da Antonio Brancaccio, su conforme richiesta del p.m. Bruno Fabi, ha ora definitivamente respinto 11 ricorso presentato dal difensori di Flavio Toninelli, professori Claudio Dal Piaz e Marcello Gallo. Il magistrato dovrà anche rimborsare un milione di lire per le spese processuali sostenute dal ministero di Grazia e Giustizia, In giudizio tramite l'Avvocatura generale dello Stato. p. f ■

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