Sulla poltrona di preside i ragazzi del Sessantotto
Sulla poltrona di preside I ragazzi del Sessantotto Gli studenti depli anni caldi sono arrivati ai vertici della scuola Sulla poltrona di preside I ragazzi del Sessantotto «H primo impatto con la realtà sociale e politica fu la scoperta della partecipazione» OH studenti del '68 sono passati dall'altra parte della cattedra: maestri, professori, docenti universitari. Con i prossimi concorsi a preside la generazione cresciuta negli anni della trasformazione arriverà at vertici della scuola. Olà oggi 1 capi d'Istituto più giovani hanno vissuto almeno in parte quél lungo periodo di contestazione e di violenza. Sono 1 quasi quarantenni che finivano ''Università o vi erano appena usciti. Hanno partecipato anche al successivo periodo caldo, quando erano In discussione 1 concetti di autorità e di vertice. Perché hanno deciso di occupare la scomoda sedia del preside? Come svolgono 11 loro compito? Quanto hanno influito gli anni della protesta sulle loro scelte. Maurizio Pallante, media Marconi di Alplgnano, laureato nel "70 in Lettere-pedagogia" a Roma: -Il '68, per me, è stato l'impatto con la realtà sociale e politica. Ha aperto una finestra sulla vita che la scuola, prima, mi aveva negato. La mia formazione era stata rigorosamente tradizionale: molte nozioni non collegate con la realtà e non finalizzate a comprendere i fenomeni alle radici-. Proprio la preparazione nozlonlsta fa da stimolo, diventa desiderio di capire la realtà. «Mi hanno aiutato i corsi di alcuni docenti dell'Ateneo romano. Il movimento studentesco, che non ho accettato acriticamente, è stato una grossa esperienza, e come tale non —«■ ——, - —* | mi ha né disturbato, né distolto dall'impegno-. Nel'70 ottiene la sua prima supplenza ed entra allo scientifico Volta occupato dagli studenti. .Con quei rogasti, pur essendo molto rigoroso nell'insegnamento, sono riuscito ad instaurare un rapporto splendido. Hanno capito che non mi contrapponevo, via tentato di aiutarli-. Come preside, è fedele al suol principi: rigore professionale e attenzione al bisogni altrui. La sua scuola nell'64 ebbe 11 23 per cento di bocciati, ucU'S£ il 18 per cento. «17 calo no- è dovuto all'indulgenza, ma loncreto miglioramento. Cri > che la verifica dei risuUuti non stiu nel numero delle bocciature, ma nel rendimento dei ragazzi alle supe¬ riori o nel lavoro-. Da allieva a preside incaricata del liceo D'Azeglio: Maria Luisa Vlghl Mlletto era, nel '68, al terz'anno di Filosofia. Non vuole ricordare gli aspetti negativi, ma rievocare la sua esperienza di studio -bellissima ed esaltante-. Soprattutto «< seminari del prof. Chiodi, gli incontri con il prof. Abbagnano, cominciati ancor prima della contestazione. Il clima era di partecipazione personale, di approfondimento dei valori. Al liceo mi ero sentita soggetto non protagonista e, come tale, credo di essere stata una allieva mediocre. All'Università ho scoperto la partecipazione, l'impegno in prima persona-. Una esperienza che cerca di trasmettere agli allievi: «Con il dialogo si sentono importanti e responsabili» ■ La prof. Aurelia Picco, della media Casoratl, laureata nel '68 in Lettere (e successivamente in Scienze dell'Educazione), ricorda cosi quegli anni «caldi»: -Ero impegnata, a preparare la tesi, già un po' fuori dalla mischiai nella quale però mi sono trovata subito dopo, come assistente volontaria, prima di passare all'insegnamento nelle medie. Per me, ragazza protetta da una solida e tranquilla famiglia, la contestazione è stato il primo impatto con la politica. Fino ad allora ne avevo sentito parlare in casa come fatto del passato. Come laureanda e come giovane insegnante, invece, potevo essere ogni giorno partecipe. Credo che sia cominciato allora l'impegno nel sociale che mi ha portata ad essere preside-. Il prof. Italo Care, dello scientifico Einstein, astrofisico, laureato nel'67, fa parte dell'esecutivo nazionale Cgll. -Politicamente impegnato da sempre a sinistra — dice — ho vissuto quegli anni con distacco critico. Da principio defilato all'Osservatorio Astronomico dell'Università, poi nel vivo, quando sono entrato nella scuola superiore-. I presidi andavano volentieri In pensione, pochi erano disposti a sostituirli: -Ho accettato lincarico convinto che la trasformazione dovesse avvenire dentro le istituzioni. Agli studenti voglio dare un servizio il più possibile qualificato-. Maria Valabrega • * mniiH » «•»•■-'»
Persone citate: Abbagnano, Aurelia Picco, Chiodi, D'azeglio, Einstein, Italo Care, Marconi, Maria Luisa Vlghl, Maria Valabrega, Maurizio Pallante
Luoghi citati: Roma
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