La Fracci, la Dorella e Ianeu nel triangolo di De Musset di Luigi Rossi

La Fracci, la Dorella e Iancu nel triangolo di De Musset Ha debuttato al Nuovo di Milano «Non si scherza con l'amore» La Fracci, la Dorella e Iancu nel triangolo di De Musset MILANO — Appena due' giorni dopo la trionfale serata celebrativa alla Scala, Carla Fracci ha effettuato un nuovo àebuttojmllanese, stavolta al, Teatro Nuovo, con Non. si scherza con l'amore, ballétto di Beppe Menegatti ispirato all'omonima commedia di Alfred De Musset. Dal sottile e poetico 'Proverbio» romantico era già stata tratta un'opera, ma mal un'azione di danza. L'ardua impresa è stata assunta dal coreografo Alfred Rodrlgues, piccolo maestro del balletto d'astone con precedenti analoghi nella •Mirandolina» goldoniana, sempre per la Fracci. Stavolta l'impresa era molto piti ardua. Si trattava ài tradurre, senza l'aiuto del lirico testo mussetiano, il complesso triangolo d'amore e di morte tra Perdicano e due fanciulle, Camilla e Rosetta, sorta di parafrasi rovesciata del rapporto De MussetSand-Chopin. E, naturalmente, le musiche non potevano essere che di quest'ultimo, in un collage curato ed eseguito da Adrian Vasilaclte, non sempre in misura convincente (assurdo, per esempio, l'impiego della eroica 'polacca .opera,S3»jaer la jeena delle monache). Nei complessò l'impresa'è riuscita, forse con qualche inutile lungaggine e con qualche indugio su personaggi di carattere piti vicini all'opera buffa che al balletto romantico, come quel vecchio abate, interpretato dallo stesso coreografo, che è il ricalco letterale di don Basilio. Il primo e secondo atto ristagnano un po' nell'idillio e la tragedia incalza soltanto nel bellissimo terzo atto, con la trovata dell'apparizione delle monache capitanate da suor Luisa (la brava Aurora Benelli), quasi bianchi fantasmi come in Roberto il diavolo con Maria Taglioni oppure come le villi in Olselle. E a quest'ultimo capolavoro romantico richiama la morte disperata per amore deluso di Rosetta, con scoperte analogìe con la oscena della pazzia». L'indifeso personaggio è stato mirabilmente tradotto da Orietta Dorella, soave e tenera nel primo sboccio dell'amore e poi fortemente drammatica nell'estrema delusione. Più complesso e sfumato il ^personaggio di Camitia,'affidato alla Fracci, che si è confermata attrice di illimitate risorse soprattutto nel gioco dell'inganno ■ in cui induce Perdicano per provarne i sentimenti autentici. Il personaggio maschile, altrettanto complesso, era affidato a Oheorghe Iancu, dalla splendida presenza, ma anche dalla tecnica ammirevole Contrariamente a quanto si può pensare per una commedia-balletto, Rodrlgues non è giunto ad indulgere ad una prevalenza mimica (se non nelle parti di carattere), ma ha fatto danzare molto. Fra i caratteristi un manipolo di eccellenti personalità come Loris Gai, Ludwig Durst, Vlera Markovtc e la sorella delta protagonista, Marisa Fracci. Raffinati i costumi di Luisa Spinatela. Teatro gremito anche stavolta e vivissimi i consensi. Luigi Rossi

Luoghi citati: Milano, Oheorghe Iancu