C'è più verve nel salotto di Costanzo

C'è più verve nel salotto di Costanzo C'è più verve nel salotto di Costanzo Sembra per ora la miglior trasmissione di intrattenimento - Tanto schiamazzo negli altri varietà Al sabato si può fare l'elenco, delle trasmissioni di Intrattenimento che ogni settimana si rovesciano sulla testa dello spettatore a partire dal mercoledì. Per cominciare staséra si rlpresentano in concorrenza Fantastico e Grand Hotel. Sono due spettacoli molto diversi. Fantastico è il solito complesso varietà che tutti gli anni ha l'incarico di far vendere 11 più gran numero di biglietti della Lotteria Italia; quest'anno cerca di rinnovarsi puntando sulla diretta e sull'esibizione di cosiddetti giovani talenti: per ora incerti 1 risultati, pesano il meccanismo verboso del cerimoniale e l'interminabile lunghezza. Dal canto suo Grand Hotel tenta 11 compromesso tra commedia comica e rivista nello scenarlo di un albergo di lusso con una girandola di macchiette e di «gente che viene, gente che va». L'idea può andare, qualche mezzo sketch valido non è mancato nella puntata d'esordio, ma al fasto luccicante e all'im¬ pianto faraonico dell'insieme hanno fatto riscontro scarsezza d'umorismo, modestia di trovate, indugi di ritmo e di recitazione, Mali di uno spettacoloné in rodaggio che per la sua mole stenta a prendere forma e velocità? L'ospite d'onore di sabato scorso era Alain Delon che con la sua aria di vecchio ragazzo cinquantenne pareva piovuto 11 per caso senza sapere cosa combinare, quasi stupito che le donne gli cascassero ai piedi, e forse desideroso di tornarsene in fretta a Parigi dopo aver Incassato 1 soldi. Le lotterie e 1 premi affliggono Fantastico, ma altri premi e concorsi intralciano Premiatissima, e formano addirittura la sostanza di Pentatlon di Bongiorno minacciando di soffocare lo stesso quiz. Sono programmi tutti accomunati da uno schiamazzo dirompente, dalla frenesia di «fare grande» e di offrire tanta roba, e quasi tutti dalle promesse di vincite straordinarie (ormai il milione è la misura minima di moneta in questa tv da finti nababbi, ci si riempie la bocca di milioni, sotto il milione la voce ha già toni non velati di disprezzo). Detto questo, l'intrattenimento migliore sembra francamente quello del Costanzo Show: almeno qui non si vo¬ cia, si parla e si discute, e può capitare — com'è capitato mercoledì scorso — che gli ospiti siano giusti (un Tinto Brass sardonico e provocato■rlo, una ■ rediviva Franca Marzi di pungente Ironia, la coppia Pambierl-Lla Tanzi che con gran spirito raccontava di evasioni coniugali d'ambo le parti); e che, ad esempio, una conversazione sul sesso e sul matrimonio scorra appassionante, divertente e insieme seria. Costanzo tende in questa stagione a fare meno varietà e più salotto confidenziale tipo Bontà loro, ed è una strada vincente perché di varietà si, sta facendo indigestione. Anche Aboccaperta ha voluto dissertare di sesso: ma 11 tema era confuso, e confusa la disputa (anche chi tenta un discorso ragionato viene soverchiato Immediatamente dagli avversari e soprattutto dall'invadente presentatoremattatore), una disputa che Funari stavolta non è nemmeno riuscito, secondo 1 suoi desideri, a trasformare In rissa, il. bz.

Persone citate: Alain Delon, Bongiorno, Costanzo Show, Franca Marzi, Funari, Tanzi, Tinto Brass

Luoghi citati: Italia, Mali, Parigi