Casse Risparmio, tutti d'accordo su fusioni e «fondo di garanzia»

Casse Risparmio, tutti d'accordo su fusioni e «fondo di garanzia» Si è concluso, con un documento unitario, il congresso di Stresa Casse Risparmio, tutti d'accordo su fusioni e «fondo di garanzia» STRESA — Le Casse di Risparmio si presenteranno martedì prossimo al comitato esecutivo dell' Associazione Bancaria, che dovrà decidere sul varo del fondo di tutela dei depositi bancari, in maniera compatta e con le proposte approvate mesi fa, unanimemente, in seno ai consiglio dell'associazione. E' quanto hanno deciso tutte le componenti politiche delle Casse che dopo oltre sei ore di acceso dibattito, hanno ricucito le fratture che si erano create a partire da giovedì, dopo le dichiarazioni della componente socialista. Il 14* Congresso nazionale delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte si è quindi chiuso con una mozione unitaria, ma quanto In realtà questo accordo sia concreto lo si capirà solo martedì all'Abi, quando i 6 rappresentanti del settore dovranno riproporre temi di dibattito che sembravano superati da mesi e che rischiano di rimettere in forse tutto il discorso sul fondo. Nella mozione finale si afferma, tra l'altro, che per il fondo «si debba proseguire sulla strada intrapresa con la cautela e gli aggiustamenti necessari per potenziare le virtualità come strumento di autoregolamentazione e di formazione di linee guida per le partecipanti». Sull'altro importante argomento che ha polarizzato II dibattito a Stresa, quello relativo alle fusioni, c'è sempre stato pieno accordo tra tutte le componenti politiche: nessuno le vuole (se non proprio in casi obbligati dal mercato) ed è quindi meglio ricorrere a concentrazioni dove i singoli istituti bancari rimangono In vita, gestendo In comune, in forma consortile, alcuni specifici servizi finanziari. Bisognerà vedere ora quale sarà l'atteggiamento dell'autorità monetaria Per quanto riguarda il processo di riforma degli statuti delle Casse, si va avanti anche se, in realtà (se si esclude la Cassa di Prato), nessun istituto ha finora concretizzato l'ingresso dei privati attraverso l'emissione delle quote di capitale.

Luoghi citati: Prato, Stresa