Bearzot, prova Vialli e Virdis di Bruno Bernardi

Bearzot, prova Vigili e Virdis Da Alessandria i «messicani» del 70 suggeriscono nomi nuovi Bearzot, prova Vigili e Virdis DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRIA — Hanno tutti 15 anni in più i reduci di Messico '70.1 capelli tendono al grigio, c'è un po' di pancetta, ma 1 vicecampioni del mondo hanno risposto con entusiasmo al «revival» benefico, con incasso prò terremotati messicani. C'erano quasi tutti, a parte Valcareggl impegnato ad Alassio con la Under 18, Riva, Rivera, Cera, Boninsegna e Bertini. Gli altri «messicani» hanno risposto all'appello di Mirko Ferretti, ex giocatore, allenatore, ora consigliere comunale, per l'esibizione tra vecchie glorie. A otto mesi dal Mundlal di Città del Messico chi più degli azzurri di ieri può esprimere un pronostico e dare qualche suggerimento alla nazionale che sarà chiamata a difendere il titolo conquistato a Madrid? «Sicuramente l'Italia si piazzerà tra le prime quattro, poi si vedrà», garantisce San¬ dro Mazzola. Non si lascia impressionare dalla recente sconfitta con la Norvegia a Lecce. «Non conta, non fa testo: la nostra formazione, mista di esperienza e giovinezza, è valida e Bearzot ha il vantaggio di aver già vissuto di persona la magnifica avven¬ tura del '70: siamo però campioni del mondo e gli avversari gioclieranno alla morte», spiega Mazzola che in Messico fu protagonista della discussa staffetta con Rivera che ieri ha non è venuto proprio nella sua Alessandria. Mazzola guarda1 avanti: «Il gruppo a disposizione di Bearzot è il migliore reperìbile. Certo, qualche inserimento negli ultimi mesi può saltar fuori. Virdis? Un'occhiata il et potrebbe darla al milanista, se continua ad esprìmersi su questi livelli eccellenti, ina mai abbiamo avuto tanta abbondanza di punte sebbene Rossi e Galderìsl abbiano attualmente problemi fisici». Albertosi ricorda... gli insulti feroci che lanciò a Rlvera per un gol incassato con la Germania Ovest, nella memorabile semifinale conclusasi dopo 1 tempi supplementari in favore dell'Italia. Dice che paragoni tra quella nazionale e quella odierna non se ne possono fare e non si preoccupa della partitacela di Lecce: «Se fossimo in forma adesso ci sarebbe da preoccuparsi. Tardétti? Viene fuori a metà campionato, non è un problema. Piuttosto proverei Vialli». Angelo Domenghini, cui brucia ancora la sconfitta con il Brasile («A 17\daUat fine eravarna. ancora, JA, e, sono convinto Che la Coppa, Rimet poteva essere nostra anche se il 4-1 diede ragione a Pelé e compagni»), sostiene che a quota 2500 metri 1 «pensatori» non servono a meno che siano fuoriclasse che fanno correre il pallone: «Meglio i corridori. Non so se Tardetti è "cotto", se lo è davvero non serve. Noi saremo la squadra da battere, poi vengono Brasile e Argentina più. una sorpresa. In Spagna eravamo i favoriti per tornare a... casa, poi fummo i plU bravi. Il problema resta come sempre il centrocampo, ma Bearzot lo risolverà. Comunque ci sono elementi come Vialli, Matteoli e Baldieri che potrebbero fare al caso suo. Il mio erede? Massaro e Fauna sono quelli che s'avvicinano di piii alle mie caratteristiche». Anche per .Giancarlo De Sisti bisognerebbe provare Vialli. L'ex regista azzurro ritiene che l'Italia si classificherà come minimo tra le prime quattro. Lo stesso sostiene Furino. Rosato suggerisce a Bearzot due nomi: Matteoli e Vialli. Poi aggiunge: «Non boccio la nazionale di Lecce ma bisogna spararle addosso crìticlie costruttive». E Poletti propone di «riverniciare» Rossi, di sperimentare Virdis e Maldini junior. Giacinto Facchetti, capitano in Messico, preferisce non far nomi anche se riconosce che Virdis meriterebbe di essere provato in azzurro. Non dà peso al problema dell'altura poiché nel '70 l'Italia dimostrò di assorbirne gli effetti: «Bearzot non sbaglierà le proprie scelte neppure per Messico'86». Bruno Bernardi