Al «Poli» piace il jazz

Al «Poli» piace il jazz ( SONO INIZIATI GLI INCONTRI DEL GIOVEDÌ') Al «Poli» piace il jazz Il jazz al Politecnico è ormal una presenza consolidata: e anche quest'anno l'Aula 1 della facoltà di Ingegneria, in corso Duca degli Abruzzi, ospiterà, ogni giovedì alle 18, fino al 12 dicembre, concerti, conferenze, dibattiti sulla musica afroamericana, proseguendo e ampliando un discorso già iniziato negli anni passati. Nell'operazione sono coinvòlte le quattro àssbcìazionì protagoniste della scena jazzistica torinese: la Cooperativa musica creativa organizza cinque concerti (il primo, con il gruppo Atma, ieri pomeriggio); la Oli JP un concerto e un dibattito sul jazz italiano (quest'ultimo giovedì prossimo); il Centro Jazz proporrà un'.intervlsta aperta» sui rapporti fra musica leggera e jazz; l'Aics organizzerà il 7 novembre una tavola rotonda su significati e prospettive degli spettacoli estivi ai Punti Verdi. L'iniziativa si affianca all'attività concertistica che s'è già iniziata nei locali cittadini, pur tra molte difficoltà: difficoltà che derivano in primo luogo dall'incertezza sul futuro del finanziamenti alle associazioni jazzistiche. Per offrire concerti di buon livello a prezzi accessibili è Infatti indispensabile un pur modesto contributo dell'ente pubblico, in particolare del Comune, che In passato c'è sempre stato. 1 •Quest'anno, invece — spiega Ornella Tromboni, del Centro Jazz — non siamo ancora riusciti a incontrare l'assessore ella Cultura, per disentóre il problema dèi finaneiamenti; ciò crea un clima di incertezza che rischia di bloccare ogni progetto». Il jazz torinese — sostengono le associazioni — per vivere non chiede la luna, né assistenzialismi ad ogni costo: il pubblico c'è, le idee non mancano. Ma per impostare una stagione musicale è necessario sapere su quali forze, e soprattutto su quali fondi, si può fate affidamento. g. fer.

Persone citate: Ornella Tromboni