Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Giusta cosa i blitz antievasorì, ma perché soltanto a Torino?» - Una manifestazione fuori orario scolastico sarebbe più credibile - Brutta, ma utile - Geniale incoerenza - Là, nell'imbuto ■ Medicinali al galoppo Un lettore ci scrive: ■O i torinesi sono l più grandi evasori fiscali d'Italia oppure i più grandi fessi. 'Nulla da ridire per l'operaztone-blttz Intesa a colpire gli evasori fiscali, una cosa giusta, ma trovo ingiusto che questi blitz si effettuino solo a Torino, dimenticando tutte le altre città d'Italia. 'Forse sono i torinesi a dover riempire di denaro le casse vuote dello Stato oppure le autorità preposte ad applicare una legge hanno tremendamente paura di mettere le mani avanti nelle altre città? 'Tra non molto, cari torinesi, arriveranno altri blitz, con il beneplacito del nostri bravi amministratori comunali e del ministro Visentini, forse perché ci considerano le pecore nere d'Italia». Giuseppe Polltti Una lettrice ci scrive da Novara: 'Ho letto la lettera degli studenti dell'Itls Casale (1310-'85) che tanto si sono accalorati per giustificare il loro sciopero per la nobile causa a favore dell'antiapartheid. Anch'io sono profondamente indignata per quanto sta accadendo in Sud Africa. 'Voglio dire agli studenti che se vogliono dimostrare la loro adesione ad una nobile causa non è necessario ricorrere allo sciopero. Perché le loro manifestazioni non le fanno dopo le ore di scuola, o al sabato pomeriggio o la domenica mattina? Perché non cercano un salone, una piazza in cui nobilmente manifestare sempre dopo le lezioni? 'Forse si ritroveranno in 5000 o solo in 500, però darebbero più credibilità ai loro momenti di lotta. Cari ragazzi, solo se sapete sacrificare qualcosa potete essere creduti'- Segue la firma Il presidente Consorzio strada montana degli alpeggi ci scrive: 'E' doveroso rispondere al stg. Piccotll sull'orribile strada appena costruita nell'Alta Val Grande. Certo non pensava che quell'orribile strada quest'anno, per la prima volta, aveva permesso ai margari degli alpeggi di accedere alle loro abitazioni senza farsi tre ore di marcia con 40 o 50 kg sulle spalle. Sarà sportivo farsi una camminata fino al rifugio Daviso, ma se il lettore provasse per un solo giorno la vita di un margaro sugli alpeggi, forse camberebbe opinione, 'L'orribile strada è preclusa al transito del turisti; vi possono accedere i margarl proprietari del fondi in ottemperanza alla legge regionale 12 agosto 1981, n. 27, art. 5, commi 5 e 6. •Per l'escursionista, pala. dino della natura incontaminata, significa deturpare il paesaggio il modernizzare aziende agricole che monttcanc 500 capi di bestiame con vie di accesso che collegano il fondo valle? Ma, con il suo metro di valutazione, oggi, per arrivare al Daviso, ci vorrebbe più di una settimana di cammino se tanti anni fa non ti fosse "deturpato" il fondo valle con la strada che collega Forno Alpi Orale a Lonzo». geom. Antonio Chiariglione Un lettore ci scrive: 'Zeffirelli presenta pellicce. La televisione informa, con l'uso di immagini e suoni carezzevoli, che eleganti pel- licce (ottenute con l'ovvio ammazzamento di volpi argentate, scoiattoli, daini, castori, ermellini, piccole foche, marmotte, visoni, zibellini, martore, ecc.) sono pronte, per l'esaltazione di bellezza, grazia, vanità e censo femminili. .Poiché Zeffirelli è lo stesso die, tempo fa, ebbe fervidamente a proporre e condurre una intensa, encomiabile, clamorosa campagna ecologica, di civiltà e di amore a favore degli animali, mi domando se il regista sia davvero convinto che t lettori di ieri e i teleutenti di oggi siano o senza memoria o stolidi. . 'Se cosi fosse, se, cioè, egli nutrisse la persuasione della eccessiva dabbenaggine di lettori e teleutenti, gli direi che sta prendendo un granchio. Infatti, il suo comportamento antitetico, nelle due descritte circostanze, non gli garantirà di riscuotere quelle pregiatissime valute che si chiamano stima, simpatia, amicizia». r.'_l'.l- ì ^ Oreste Ardy Un lettore ci scrive da Cirlè: .Scrivo a nome di molti automobilisti che al mattino raggiungono Torino per la stradale dell'aeroporto. Nell'ora di punta dalle 7,45 alle 8,30 è impossibile entrare in corso Grosseto specie da quando è stata inserita nella superstrada dell'aeroporto una bretella di ex strada statale dal Canavese; quindi Rivarolo, Lelni, Lombardore, Cirlè e Valli Lanzo si riversano su questa strada che dovrebbe essere velocissima, ma in corso Grosseto diventa un imbuto. 'Si propone una corsia riservata ai provenienti dall'aeroporto su cui inserire anche 1 servizi pubblici torinesi oppure meglio ancora far proseguire la superstrada verso via Cigna evitando anche la curva a fine superstrada per l'inserimento in corso Grosseto». Giovanni Gozzano Un lettore ci scrive: «Non passano 3-6 mesi che quasi tutti i prodotti farmaceutici, mutuablli e no (in maggior misura questi ultimi), per le continue riduzioni del relativi "prontuari", aumentano di prezzo, dal 10% al 30%. Ma non occorreva un'autorizzazione del Cip? E queste autorizzazioni esistono?». Leone Gasparlnl

Persone citate: Antonio Chiariglione, Daviso, Forno Alpi, Giovanni Gozzano, Giuseppe Polltti, Leone Gasparlnl, Visentini, Zeffirelli