Suicida la madre di una delle ragazze sfregiate da 50 teppisti in diretta-tv

Suicida la madre di una delle ragazze sfregiate da 50 teppisti in diretta-tv Tokyo: l'aggressione era stata organizzata da una rete televisiva giapponese Suicida la madre di una delle ragazze sfregiate da 50 teppisti in diretta-tv DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Lo scandalo è scoppiato due giorni fa, alla vigilia dell'inaugurazione della settimana nazionale dedicata alla stampa e al ruolo del mass-media. Si è scoperto che il programma mandato in onda il 20 agosto da una rete televisiva privata, la Asahi Tv, pubblicizzato cometa «ripresa in diretta di un episodio di teppismo giovanile», era stato «montato" dai programmisti e dal regista della trasmissione, i quali si erano rivolti ad un «noto malavitoso", Moriharu Maeda, che aveva assoldato per conto della rete televisiva ufta cinquantina di giovani delinquenti e due ragazze, una di 16 e una di 17 anni, per dare vita alla scena. Le vittime de! tutto inconsapevoli dell'assalto teppistico organizzato a scopi televisivi erano cinque studentesse invitate a un barbecue: ignoravano la presenza delle tele¬ camere, mai si sarebbero aspettate di diventare protagoniste di uno «scoop« sulla delinquenza giovanile. Sotto state assalite, picchiate, prese a calci e a pugni, sfregiate a colpi di lametta, il tutto in diretta. Ieri il direttore della Asahi ha chiesto formalmente scusa al. pubblico garantendo che episodi del genere non si verificheranno piii. Si può archiviare con tante scuse un caso del genere? Forse le scuse sarebbero bastate se ieri la polizia non avesse reso noto che la madre di una delle ragazze assalite, una studentessa di 15 anni, si è suicidata il 23 settembre buttandosi sotto un treno, poche ore dopo essere stata convocata assieme alla figlia al commissariato di Fussa, incaricato di svolgere le indagini sulla trasmissione televisiva, tanto vera da parere incredibile. Poche ore fa sono scattate te'manette per Tsulumo Nakagawa, regista della trasmissione, accusato di aver pagato Maeda e il capo di una gang di motociclisti tipo Angeli dell'inferno, per «dare addosso alle ragazze e divertirsi un po'». La slampa non rivela il nome della madre che s'è suicidata per la vergogna inflitta alla figlia, ma i settimanali scandalistici come Focus, Emma, Friday, hanno già scatenato i loro reporter d'assalto per fare «lo scoop dello, scoop», per rivelare a un pubblico avido tutti i particolari del dramma vissuto da una ragazza qualunque e da una madre qualunque dal giorno della «violenza In diretta» della figlia al giorno del suicidio della madre. Gli addetti al lavori convenuti per la Settimana nazionale della stampa e dei massmedta discutono sull'ancora non risolta questione: è la domanda di sensazionalismo che determina l'offerta o viceversa? Sul caso dello scandalo televisivo è intervenuto anche il primo ministro Nakasone che ha espresso il suo «rammarico» e lui esortato il ministro delle Poste e Telecomunicazioni, Megumu Sato, a «esercitare una più severa vigilanza sulle emittenti televi-' sive». Afa la cosa è più facile a dirsi che a farsi: la competizione sfrenata tra le reti private giapponesi, ha commentato un noto critico televisivo, è giunta ormai alla fase fantasociologica della «morte In diretta». Cinque adolescenti sfregiate, massacrate di botte, altre due ragazze, pagate per assalirle, in prigione — il programma si intitolava «E' l'ora della violenza al femminile» —, tre uomini agli arresti, una madre suicida: il tutto, per un programma pomeridiano nemmeno domenicale. Il Giappone ha conquistato un altro primato. Troppo triste però per potersene fare un vanto. Renata Fisu

Persone citate: Friday, Maeda, Nakagawa, Nakasone, Sato

Luoghi citati: Giappone, Tokyo