Riserve pci sulla centrale nucleare

Riserve pei sulla centrale nucleare Riserve pei sulla centrale nucleare Una mozione in Regione: «Sicure garanzie o cambieremo atteggiamento» - Accuse al psi: «Monopolizza le scelte energetiche» Il pei fa il processo alla centrale nucleare di Trino e avverte: «Qualora non venissero rispettate le condizioni a suo tempo poste alla base della scelta di localizzazione, il pei modificherà la sua posizione in merito alla localizzazione dell'impianto nucleare». In sostanza: se 11 4 gennaio ha detto si, ora minaccia di dire no. Questa linea del direttivo regionale è condensata in una mozione che 11 gruppo regionale ha presentato ieri alla presidenza del Consiglio, a firma di Bontempi, Bruciamacchie, Ferro, Rivalta e Valeri. Il 4 gennaio il pei era al governo, adesso è all'opposizione e muove alla giunta di pentapartito, sotto questo aspetto, accuse di «inerzia che sfiora il disinteresse» ; e al psi, suo ex compagno di maggioranza, quella di «monopolio nel campo delle politiche energetiche regionali, frutto della più sfrenata lottizzazione con la complicità degli altri quattro partiti della coalizione: I punti ritenuti irrinunciabili sono: rinnovo della convenzione Regione Atenei e rapporti nuovi con l'Enel che deve garantire la trasmissione completa di tutti 1 dati su cui si fondano le elaborazioni progettuali e la realizzazione dell'impianto; rigoroso rispetto da parte dell'Enel del verbale d'intesa con la Regione, delle prescrizioni dell'Enea e della raccomandazione degli Atenei in particolare In materia di valutazione dell'impatto ambientale; trasparenza degli appalti; standard elevati di sicurezza; attuazione da parte dell'Enel degli impegni assunti nel settore del risparmio energetico. Trasformato in mozione, il documento rileva molte inadempienze dell'Enel (ad esempio, dice Rivalta, da 1,5 milioni di metrlcubl di scavo si è passati a 5-6 milioni; alla superficie occupata dall'impianto ora si aggiunge una striscia di terreno di 100 metri lunga 14 chllometrri per i collettori d'acqua); chiede garanzie sulle energie alternative («per le quali la legge finanziaria non stanzia nemmeno una lira») e chiede alla giunta una serie di garanzie, compresa anche l'urgente presentazione del plano di metanizzazione del Piemonte previsto dalla legge del 23 aprile 1985. E soprattutto che il costituisca al più presto l'assemblea del sindaci del Comuni Interessati «quale sede di governo programmatico unitario dei problemi e degli interventU per l'impianto che sarà l'opera pubblica più grande del Piemonte.

Luoghi citati: Piemonte, Rivalta, Trino