Tentano di bloccare con 1600 firme la diga in costruzione a Mangrando

Tentano di bloccare con 1600firme la diga in costruzione a Mangiando . Sindaci del Biellese incontreranno il ministro Zamberletti Tentano di bloccare con 1600firme la diga in costruzione a Mangiando DAL NOSTRO INVIATO BIELLA — La bomba è scoppiata con qualche anno, di ritardo, ma è scoppiata: 1600 firme tenteranno di bloccare la costruzione della diga sul torrente Ingagna; che dovrebbe irrigare la Baraggia. Lo sbarramento so1 vrasta Mongrando (4 mila abitanti) e quando sarà terminato conterrà un lago di 7 milioni di metri cubi d'acqua, 'una valanga sufficiente a spazzare via l'intero paese... e non solo Mongrando», commenta preoccupato il slndaco. Massimo Guabollo, .31 anni, comunista. E domani mattina, con altri sindaci e, rappresententl del comitato sorto proprio per combattere la diga, peraltro già costruita al 70 per cento, si incontrerà' con 11 ministro della Protezione civile Zamberletti per discutere il problema. Gli amministratori chiederanno che «il progetto sia sottoposto a una nuova verifica sia dal punto di vista della sicurezza, sia di quello della sua utilità in rapporto ai costi (100 miliardi) ai riscW e ai benefici che esso comporterà». E' necessario ricordare che subito dopo la guerra le varie organizzazioni agricole dei comuni di Benna, Verrone, Candelo, Borrlana, Cerrione, Sandigliano, Salussola, Massazza chiesero delle strutture che potessero garantire actqua a sufficienza per l'irrigazione del campi, il cui racco] to è spesso compromesso dalla siccità. Dovevano passare ancora molti anni e nel '77 fu deciso di costruire la diga sul torrente Ingagna. Tutti d'accordo, molti indifferenti. Iniziarono i lavori di disboscamento, furono costruite le strade per il passaggio dei camion ed espropriati i terreni Nell'82, dopo tre variazioni al progetto originale, fu posa- ta la prima pietra della diga alla stretta tra la Cascina del Fuin e Arai Grande, in quel di Mongrando, proprio dove esiste una faglia (frattura del terreno) che preoccupa gli abitanti, ma non 11 geologo al quale è stato dato l'incarico dei sondaggi. Questa fenditura è stata riempita con massi e cemento e la diga costruita per metà in cemento armato e per l'altra metà in terra e blocchi di granito per darle elasticità nel caso si verificasse un leggero movimento della parete contro la quale poggia. «Il massimo in fatto di sicurezza» dicono gli esperti. Un manufatto alto 50 metri e largo 300. Per un paio d'anni la popolazione aveva assistito indifferente al lavori, 'nessuno l'aveva sensibilizzata» fa notare il sindaco; poi qualcuno ha cominciato a muovere critiche e osservazioni sull'ope¬ ra, manifestare timori e perplessità fino all'attuale presa di posizione. E a questo punto la voce dell'ex sindaco democristiano Dante Sasso (quinquennio '80-'85) che nella seduta straordinaria del Consiglio comunale del 6 ottobre '85, proprio per discutere il problema, disse «di ritenere aiiacrontstlcc e Immotivata la sospensione del lavori senza che sia possibile dimostrarla con probanti e sostenibili ragioni che contraddicano e smentiscano i pareri fino ad oggi espressi dagli organi statali e dal geologo di fiducia del Comune». E ancora l'ex sindaco dice di «ritenere la convocazione odierna del Consiglio comunale conflittuale e contraddittoria con l'atteggiamento assunto dall'Amministrazione nel lontano 1977 (retta dal pei e che non si oppose alla diga, ndr.)». Ma se la paura è a valle di questa diga, anche a monte sono preoccupati. C'è la frazione Vagllumlna (160 abitanti) del comune di Oraglla, che nel prossimo futuro si specchierà sul lago artificiale. Alcune sue case nella bassa valle sono state distrutte da uno smottamento di terra causato da infiltrazioni d'acqua. Temono che il bacino artificiale corroda ulteriormente il terreno e possa causare altri disastri. Dice l'invalido Giuseppe De Pieri agi tando le braccia: «Stiamo facendo la guerra: ci sono dei casolari che poggiano sul vuoto e l'acqua li farà sprofondare». La «guerra» è la protesta della piccola comunità «la popolazione si è riunita per discutere il problema, da Zamberletti ci andrà anche il nostro sindaco Ezio Graglia» commenta il parroco. Aldo Popaiz è o, : di a a; ao1 a r7 a, a e a1 ni e, o e a à' er li o Biella. Una veduta acrea della diga sul torrente Ingagna In cui costruzione crea perplessità e paure

Luoghi citati: Benna, Biella, Candelo, Cerrione, Mongrando, Verrone