Tempesta per l'incontro annullato a Londra Hussein è con Maggie, il Primate è contro di Paolo Patrono

Tempesta per rincontro annullato a Londra Hussein è con Maggie, il Primate è contro I delegati palestinesi insistono: la dichiarazione non era quella concordata Tempesta per rincontro annullato a Londra Hussein è con Maggie, il Primate è contro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Tempesta sul governo Thatcher: 11 clima politico inglese si è arroventato dopo l'annullamento, da parte del Foreign Office, dell'incontro fra il ministro Howe e la delegazione giordano-palestinese. Nonostante un'inattesa dichiarazione resa ieri sera a Londra da re Hussein, non ha convinto tutti la spiegazione britannica secondo la quale i due «uomini di pace» Invitati dalla signora Thatcher avevano rifiutato di sottoscrìvere la dichiarazione congiunta che respingeva il ricorso alla violenza e riconosceva l'esistenza di Israele. Ha smentito questa versione uno degli Inviati palestinesi, Mohammed Mtlhem, l'ex sindaco di Halhoul espulso dagli Israeliani per Incita-1 mento alia violenza, il quale ha sostenuto alla tv Inglese che è 6tato il Foreign Office a far saltare l'incontro proponendo modifiche sostanziali al testo precedentemente concordato. Quanto alla rinuncia alla violenza e al terrorismo — motivo indicato da Londra per convalidare il suo rifiuto di Incontrare 1 due palestinesi — sia Mllhem, sia il suo compagno, 11 vescovo anglicano di Gerusalemme Elias Khoury, hanno ribadito di esservi risolutamente contrari. Questa versione è stata appoggiata, con un clamoroso intervento che ha suscitato aspre polemiche, anche dal Primate della Chiesa anglicana, l'arcivescovo di Canterbury Runcle, che lunedi sera ha incontrato il vescovo Khoury, espulso da Israele sotto l'accusa di avere trasportato esplosivi poi usati in un attentato. Il portavoce della chiesa anglicana, Walte, ha smentito 11 Foreign Office affermando che Koury «resta un uomo di pace perché condanna la violenza e il terrorismo». Alle bordate di crìtica al governo si è poi unito anche 11 laborlsta Denis Healey, 11 quale ha accusato Londra di essersi piegata alle pressioni americane: «La cancellazione dell'incontro costituisce uno spaventoso pasticcio diplomatico» per il governo. Il ministro degli Esteri Howe ha energicamente smentito che 11 governo di Londra abbia ricevuto pressioni da parte dell'amministrazione americana. Ma quale che sia la reale motivazione che ha spinto il governo a bloccare 11 suo primo contatto ufficiale con l'organizzazione di Arafat, resta 11 fatto che Londra prima ha dato l'impressione di avere impresso una svolta alla sua politica mediorientale, concedendo maggior credito all'Olp, poi ha deluso bruscamente le aspettative suscitate nel campo arabo. Consapevole di questa delusione, Londra ha messo da ieri in stato d'allarme le sue ambasciate. Re Hussein di Giordania, che si trovava in visita privata in Scozia, 6 rientrato precipitosamente nella capitale Inglese, e in serata ha espresso, In una conferenza stampa all'ambasciata, le sue gravi preoccupazioni per il deterioramento della situazione in Medio Oriente e la sopravvivenza del suo plano di pace concordato In febbraio con Arafat: «Se /adiscono i nostri sforzi, per il Medio Oriente sarebbe un disastro che coinvolgerebbe il mondo intero». Il sovrano ha poi recisamente smentito le accuse mosse dal rappresentante dell'Olp a Londra, e dalle sedi, dell'organizzazione palestinese ad Amman e Tunisi, se-, condo le quali ci sono state modifiche alia dichiarazione concordata. «Se inallnteso c'è stato — ha detto — questo' non è dipeso dalla Giordania, né dall'Inghilterra: E ha respinto come «ridicole» le voci di pressioni americane. Re Hussein ha annunciato che si rivedrà con 1 responsabili dell'Olp per «superare gli ostacoli» che si frappongono alla ripresa del processo diplomatico. Paolo Patrono