Palazzo Chigi: erano ostaggi di un aereo dirottato di Alberto Rapisarda

Palazzo Chigi: erano ostaggi di un aeree dirottata La risposta alla nota di protesta consegnata dall'ambasciatore americano Maxwell Rabb Palazzo Chigi: erano ostaggi di un aeree dirottata ROMA — -Non sono affatto contento di quanto è successo oggi. Per noi e per il mondo la cosa più importante è la lotta contro il terrorismo'. Sono le 20 e l'ambasciatore degli Stati Uniti, Rabb, lascia furioso Palazzo Chigi dopo aver consegnato ad Antonio Badini, consigliere diplomatico del presidente Craxi, una nota di protesta dal tono «duro e aspro». Un'ora prima 11 capo del Fronte per la liberazione della Palestina, Abu Abbas, è riuscito a lasciare fortunosamente Roma con l'aiuto del governo italiano, malgrado gli Stati Uniti ne avessero chiesto l'arresto cautelativo in vista dell'estradizione. Mal i rapporti tra 1 due Paesi alleati erano giunti a un tale punto di tensione. La delicatissima operazione condotta in porto dal governo Italiano per salvare le 400 vite del passeggeri dell'*Achille Lauro» si lascia dunque dietro questa coda di Incomprensioni di cui è difficile prevedere gli sviluppi futuri. Il dato certo è che 11 governo italiano, pur essendo sottoposto ad una fortissima pressione da parte dell'alleato americano, si è rifiutato di consegnare 1 due palestinesi rimasti a bordo dell'aereo egiziano dirottato dal caccia Usa su Slgonella. E' stata una decisione che è maturata nell'arco di dieci drammatiche ore, con una serie di riunioni a Palazzo Chigi, contatti diplomatici, studio di plani e operazioni di depistagglo. L'emergenza è scattata per 11 governo italiano alle 4 di notte di ieri. A quell'ora è giunta una nota del dipartimento della Oiustlzia degli 'Stati Uniti che comunicava a Craxi l'esistenza di un mandato di cattura della magistratura americana contro Abu Abbas. Immediatamente Craxi ed Andreotti si mettevano In contatto tra loro. Il presidente del Consiglio rimaneva però nel suo appartamento all'Hotel Raphael, e non si sarebbe poi visto a Palazzo Chigi per l'intera giornata La guida del comitato di emergenza che si formava in piena notte veniva cosi presa dal ministro degli Esteri Andreotti, che si Insediava a Palazzo Chigi. A fianco di Andreotti si mettevano al lavoro il consigliere diplomatico di Craxi, Badini, 11 sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giuliano Amato, ed anche il consigliere diplomatico del presidente della Repubblica, Sergio Berlinguer. Il comitato di emergenza1 ingaggiava una lotta contro 11 tempo. Bisognava risolvere al più presto il problema della sorte di Abu Abbas, prima che dagli Stati Uniti arrivasse una richiesta scritta di estradizione. La convinzione di fondo del governo italiano era che Abu Abbas e 11 suo stretto collaboratore non potessero comunque essere estradati negli Stati Uniti. I consiglieri giuridici e diplomatici consultati sviluppavano questo ragionamento: i quattro terroristi palestinesi sono stati arrestati come responsabili di un as¬ sassinio, più altri gravissimi reati, commessi sul territorio Italiano, cioè sulla nave «Achille Lauro». Abu Abbas non era sulla nave. Ed anche se si potesse provare che è stato la mente dell'operazione, dovrebbe seguire caso mal la sorte degli altri quattro già arrestati. Rimanere cioè a disposizione del magistrati Italiani. Veniva prima di tutto esaminata la richiesta di arresto provvisorio giunta dagli Stati Uniti. Questa, secondo fonti della presidenza del Consiglio, era però motivata sulla base di fatti che risalgono a 4-5 anni fa Andreotti e 1 suol collaboratori cercavano Immediatamente una conferma alle accuse ad Abu Abbas, che alla fine della mattinata non era stata ancora trovata Negli ambienti diplomatici si parlava a proposito della richiesta americana di una • situazione al limite del proponibile». Nelle stesse ore, un portavoce del Fronte di liberazione palestinese chiedeva da Beirut la liberazione an¬ che del quattro terroristi detenuti a Siracusa. | Il governo italiano, alle 9 di mattina, doveva ancora fronteggiare tre pretese: quella del governo egiziano che voleva indietro 11 suo aereo e teneva quindi sotto sequestro la «Achille Lauro»; quella del palestinesi che volevano indietro 1 quattro arrestati, più ovviamente 1 due giunti a Roma; e quella americana che voleva tutti e sei 1 palestinesi da far giudicare negli Stati Uniti. Andreotti riceveva a Palazzo Chigi in mattinata l'ambasciatore egiziano Iosha Refaat e il questore di Roma Marcello Monarca, e veniva concordato 11 plano che avrebbe portato in serata alla partenza del due palestinesi e dell'aereo egiziano. Alle 14,35 11 nostro ministro degli Esteri lasciava Palazzo Chigi col volto sorridente dichiarando: 'Ritengo che la questione si stia risolvendo». Si riferisce al problema del due capi palestinesi? «Mi riferisco a tutta la questione», di¬ ceva Andreotti. Un magistrato italiano aveva 'nterrogato Abu Abbas presso l'Accademia egiziana, dove era ospitato, ed aveva accertato che la sua deposizione non interessava alla giustizia Italiana. Da quel momento Abu Abbas e 11 suo collaboratore venivano considerati come -ostaggi dirotta-ti». Cioè, privati cittadini, • Rimangono ora aperti i conti con 1 palestinesi per quanto riguarda 1 quattro ar-, restati a Siracusa e con gli' Stati Uniti per quanto riguarda il caso Abu Abbas. Ieri è giunto a Craxi un 'messaggio di Arafat nel quale 11 capo dell'Olp spiega che potrebbero scatenarsi »manifestaeionl incontrollabili» da parte del palestinesi, e che la situazione «pone tutte le parti in una situazione di imbaraeeo». Dal che pare di capire che Arafat teme di non poter controllare reazioni violente del suoi. Intanto le forze dell'ordine sono state messe in massima allerta. Alberto Rapisarda