Con Minà una storia tutta di pugni di Ugo Buzzolan

Con Mina una storia tutta di pugni Con Mina una storia tutta di pugni Un programma ricco di documenti - In questa seconda serie si va dal dopoguerra ai nostri giorni Ad ora tarda su Raidue ricompare stasera Glatini Mina con la sua storia del pugilato. Per molto tempo presentatore e animatore del pomeriggio domenicale di Raidue, Mina è poi sparito dalla ribal'tà"Sé(ta impropriamente -inif portante'; come conduttore era stato variamente giudicato e criticato, ma era fuori dubbio che sapesse gestire il complesso contenitore festivo con allegra disinvoltura, senza prosopopea ed enfasi. E c'è da osservare che dopo di lui, comunque, la domenica pomeriggio di Raidue è andata a sfascio, e ancora oggi non è riuscita a darsi non dico una sua fisionomia ma nemmeno una parvenza di organizzazione. Sceso dal piedistallo di personaggio popolare, Mina è salito su quello, meno risonante ma non meno impegnativo, di autore di programmi. Nelle scorse settimane ha firmato una trasmissione musicale che aveva un oscuro titolo, Cyrano in Varadero (Cyrano perché c'era la presenza di Gigi Proietti come show-man), e die in sostanza era una vivace e anche ragionata esplorazione in quella «nuova» 7«usica cubana che sta vivendo un'esplosione in¬ credibile di fortuna e die sta invadendo gli Stati Uniti e, di riflesso, l'Europa. E da stasera riprende là sua inchiesta Facce piene di pugni di cui nella passata stagioiie erano andate in onda Potrebbe essere quasi imbarazzante parlare di pugilato per uno che, come il sottoscritto, non lo ama affatto (ma che comprende naturalmente come possa essere uno «spettacolo» che ha sempre attirato folte platee e suscitato accese reazioni sin dai più antichi tempi). Invece non è imbarazzante riferire di Fac¬ ce piene di pugni perché si tratta di una vera e propria trasmissione storica: è esattamente la storia — o appunti audiovisivi per una storia — del pugtlato mondiale a partire dalle sue origini e in concreto dal prtncfpXó'aet secolo. Nella sertètyti cohi^kViH'm video è sfilata la boxe sino, più o meno, al dopoguerra, e in questa serie ci sarà la boxe che può essere definita contemporanea, dal dopoguerra ai nostri giorni Il titolo del programma è indicativo, quelle facce piene di pugni — gonfiate, fracassate, deformate dalle sventole — hanno un accento di insopprimibile malinconia; e in effetti il racconto di Mina, articolato in un'alternanza continua di interviste e di filmati spesso Inediti o rari di incon<rj,.«pn st occupa soltanto de| càmpypnl trionfanti, ma'..docile degli' 'sconfitti, di 'gerite' che il meccanismo spietato — sempre crudele, e non di rado losco per interessi, o in certi casi addirittura criminale — del pugtlato ha illuso, stritolato, e scaraventato via inveleniti e distrutti. E' una storia di uomini nel bene e nel male die si configura anche quale metafora di inebrianti successi cui seguono amari tramonti e rovinose decadenze. La -cronaca» che forma il tessuto del programma restituisce il fenomeno del pugilato al di fuori delle esaltazioni retoriche o delle preconcette denigrazioni; e lo colloca i>ia via sullo sfondo delle varie situazioni non solo e non tanto sportive quanto ambientali e politico-sociali, non dimenticando che di regola sono sempre state le classi più povere ed emarginate che hanno buttato sul ring le facce destinate a riempirsi di pugili. Ugo Buzzolan

Persone citate: Gigi Proietti

Luoghi citati: Europa, Stati Uniti