In difficoltà la miniriforma delle Usl Approvati emendamenti pci e radicali

In difficoltà la miniriforma delle Usi Approvati emendamenti pei e radicali Tensioni nel settore della sanità: sciopero dei medici, denuncia della Federfarma In difficoltà la miniriforma delle Usi Approvati emendamenti pei e radicali dalla REDAZIONE ROMANA ; ROMA — La riforma sanitaria continua ad essere 11 pomo della discordia tra le forze di maggioranza: dopo la minaccia di dimissioni del ministro Degan per i tagli della legge finanziaria, la Camera ha approvato Ieri sera due emendamenti presentati da radicali e comunisti sulla minlriforma delle Unita sani tarlo locali. Il voto a sorpresa ha getta to scompiglio tra gli addetti al lavori al termine di una giornata scandita da un alternarsi di notizie di segno opposto. Da una parte, il varo del «Piano sanitario nazionale» autorizzava a ritenere imminente una nuova e più costruttiva fase operativa; dall'altro, l'annuncio dello sciopero di protesta di 150 mila medici contro la legge finanziaria per lunedi prossimo e il rischio per tutti indistinta, mente di dover pagare le medicine a partire dal primo novembre, hanno riproposto il tema antico del fallimento di una riforma che al cittadino non fa che riservare disagi e delusioni. Minlriforma Usi. Ha animato la seduta pomeridiana della Camera. Il testo, di iniziativa del governo, era già stato approvato dal Senato e sarebbe dovuto entrare subito in vigore. La minlriforma prevedeva una riduzione del componenti dei comitati di gestione e imponeva un curriculum professionale per i candidati. Si voleva evitare cioè quello che si è verificato finora nella stragrande maggioranza delle Unità sanitarie, la cui gestione ha risposto solo a criteri di lottizza zione politica. Il testo è stato modificato più volte e, al termine di una serie di votazioni, sono passati due emendamenti, uno comunista, l'altro radicale. Il primo prevede che i presidenti delle Usi dovranno essere scelti soltanto tra 1 consiglieri comunali; 1! se concio assicura la pubblicità degli atti delle Unità sanitarie a tutela della più ampia informazione per 1 cittadini U ministro Degan ha chiesto e ottenuto 11 rinvio della legge in commissione per un rie sanie complessivo. Piano sanitario. E' la prima volta che viene approvato dopo tanti anni di attese. In primo luogo esso fissa i finanziamenti ritenuti necessari per far fronte, nel prossimi tre anni, alla spesa sanitaria globale. Le cifre non concordano con quelle della legge finanziaria, ma 11 divario, non dovrebbe avere alcuna rilevanza pratica perché quelle che alla fine prevaranno sono le seconde. Lo stesso discorso vale per le divergenze sulle prestazioni da erogare agli assistiti. Mentre il •plano» prevede quelle attualmente in vigore, la finanziaria, come si sa, ha fissato del ticket che penalizzano maggiormente l'assistito. Nel compilare quella che sarà la bozza operativa, 11 Servizio centrale della programmazione sanitaria non potrà non tenere conto delle indicazioni della legge finanziarla. La procedura prevede una serie di passaggi tra di versi uffici amministrativi, i quali pai riferiranno al Cipe e al governo. Una volta completato l'Iter amministrativo, il «plano» verrà comunicato al Parlamento e solo allora sarà operativo. Sul tempi di attuazione i pronostici sono discordanti. Al ministero della Sanità si dice che potrebbe essere pronto tra un paio di mesi. Degan aveva espresso la sua soddisfazione per il varo delle nuove norme, definite un -importante tassello di un mosaico che va componendosi in un quadro programmatico unitario, che è fondamentale per il governo della sanità e per {{'necessario recupero della credibilità della classe dirigente nei confronti dei cittadini-. Il voto a sorpresa della Camera di qualche ora dopo sulle Usi ha mutato 11 quadro di ottimismo. Sciopero dei medici. E' fissato per lunedi 14 ottobre. Alla protesta aderiscono 150 mila sanitari. Sono contro i tagli in materia di sanità contenuti nella legge finanziarla e chiedono il rinnovo delle convenzioni. Durante l'agitazione, negli ospedali saranno garantite solo le prestazioni urgenti, il pronto soccorso, le rianimazioni, le unità coronariche. Non subiranno interruzioni la guardia e l'assistenza al tossicodipendenti. Medicinali a pagamento. Il presidente della Federfarma, Maurizio Picconi, ha annunciato che dalla fine del prossimo mese gli ammalati corrono 11 rischio di pagare per intero le medicine in farmacia. I seimila miliardi stanziati sarebbero già stati spesi dalle Usi e per la fine d'anno si delinea un buco di 1500 miliardi. Il presidente della Federfarma ha sollecitato un intervento urgente del governo per integrare il fondo sa intarlo nazionale.

Persone citate: Degan, Maurizio Picconi

Luoghi citati: Roma