L'agente sotto inchiesta legato a quattro boss?

L'agente sotto inchiesta legato a quattro boss? L'agente sotto inchiesta legato a quattro boss? Si parla di intercettazioni telefoniche -1 colleghi: «Mondo non è la talpa, non create un mostro» DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — C'è un'aria brutta alla Squadra mobile di Palermo. E gli agenti ricevono 1 cronisti con fastidio. •Adesso — dicono — avete il mostro, avete anche voi la talpa, ma ricordate che Natale Mondo non è uno di quelli che si buttano allo sbaraglio». Natale Mondo, 33 anni, è difeso fino all'ultimo. E' nel gruppo degli undici accusati di aver torturato a morte Salvatore Marino. Ma In più sono due, per lui, 1 reati infamanti: «J! traffico della droga' e l'associazione mafiosa». L'indagine è agli inizi. Nella stessa inchiesta ci sono 18 boss corleonesl in un traffico di narcotici die con Palermo e Roma tocca Ravenna e Padova, sino ad Alessandria. Natale Mondo, collaboratore fidato di Cassara ed autista dell'auto blindata del vlcequestore, 11 pomeriggio del 6 agosto era alla guida dell'automobile che riportava a casa il funzionarlo. Mondo, per Cassara, era molto di più di un autista. Conosceva tutti 1 suoi segreti. Erano insieme1 da otto anni. Cassara l'aveva voluto accanto a sé, a Palermo, quando da Trapani, nell'81, fu spedito nel capoluogo dell'Isola, alla squadra mobile. Era alla guida e non scese quando Cassara, in via della Croce Rossa, lasciava l'automobile per entrare nel portone di casa. Fu allora che dal palazzone di fronte crepitarono 1 Kalashnikov. Cadde, con Cassara. l'agente Antiochia. Il sostituto procuratore Domenico Signorino è il magistrato che lo accusa. Stava' conducendo un'Indagine su una rete di trafficanti. -Dal nulla-, è emerso 11 nome del,1'agente Mondo, e le indagini si sono raddoppiate. L'inchiesta, adesso, dimostra che l'autista di Cassara era »organico- alla struttura mafiosa. Il sospetto s'addensa: 11 6 agosto, dopo essere rimasto per cinque giorni e cinque notti in questura, Cassara decise di rientrare a casa. Ad essere avvisati furono soltanto Mondo e le due guardie, della scorta: Roberto Antio¬ chia e Giovanni Lercara. Qualcuno, però, segnalò lo spostamento ai klllers che pochi minuti più tardi Imbracciavano i mitra in via della Croce Rossa ed abbattevano il funzionarlo di polizia e l'agente Antiochia. Lercara fu ferito. Mondo, Illeso, non avverti neppure la squadra mobile via radio. A farlo fu Lercara. Lui se ne rimase in auto e si giustificò: -Ero inebetito dal dolore — disse — ero choccato dalla morte e dal sangue-. In procura le notizie su Mondo rilanciano sulla Mobile di Palermo e sul collaboratore di Cassara antichi sospetti. Intercettazioni telefoniche avrebbero accertato il legame dell'autista Mondo con quattro nomi di spicco, della droga. Si parla in particolare di quattro boss latitanti in un grande traffico di eroina. Mondo, dunque, era la talpa della mafia in questura? Si sa che in passato alcune denunce anonime avevano collegato il nome dell'autista incriminato alle cosche. C'era stata un'indagine. Era stata accertata l'infondatezza dell'accusa senza firma. »Un confidente, certo — dicono alla Mobile — chiunque può avere un confidente mafioso, ma di qui all'associaetone il passo è veramente ìnolto, molto lungo-. f.s. Palermo, 6 agosto. La folla sosta davanti allo stabile dove sono stati uccisi Casserà e l'agente

Luoghi citati: Alessandria, Padova, Palermo, Ravenna, Roma, Trapani