Il leader libico da Gorbaciov

li leader libico da Gerbaciav li leader libico da Gerbaciav DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Accolto con ogni onore, ad appena 24 ore dall'annuncio della sua imminente visita, il leader libico Gheddafi ha avuto ieri un primo round di colloqui con Gorbaciov e con i maggiori esponenti del Politbjuro sovietico, «in un'atmosfera di amicizia e di reciproca comprensione», come ha precisato la Tass o tarda sera. Un altro incontro è previsto per oggi, ma sui contenuti concreti del colloqui Mosca mantiene per ora un rigoroso riserbo: dopo l'ampio reportage dall'aeroporto, dove l'ospite è stato fastosamente ricevuto da Gromyko in veste di capo dello Stato, la tv sovietica si è limitata a mostrare un brevissimo filmato, in chiusura del telegiornale, dell'incontro al Cremlino. «Nel corso della conversazione — hanno registrato all'unisono Tass e tv — sono state scambiate opinioni sull'attuale situazione Internazionale, comprese le più recenti iniziative sovietiche volte a migliorarla e ad arrestare la corsa alle armi; sulla situazione nel vicino e Medio' Oriente, nel continente africano e nel Mediterraneo». Se-' condo indiscrezioni, resterebbero ancora da concordare taluni delicati punti del 'trattato d'amicizia e di cooperazione» che Gheddafi è venuto a firmare, e che rappresenterebbe il tema centrale della visita. DI questo argomento, ovviamente, il comunicato Tass non parla: conclude infatti riferendo che sono state discusse «questioni relative all'Importante ruolo del movimento del non-allineati... nel conflitto fra Iran e Iraq». Gheddafi era stato l'ultima volta a Mosca nell'aprile 1981, e aveva, incontrato Breznev. Successivamente, il suo 'nu¬ mero due», Jalloud, era venuto due volte nella capitale sovietica: l'ultima nel marzo 1883, con Andropov, si era conclusa con un comunicato' congiunto nel quale si sottolineava «l'accordo di principio» per la firma del trattato, che rappresenta il legame più stretto e complesso che il Cremlino possa offrire a un Paese alleato. L'elenco dei dirigenti sovietici che ha preso parte alle conversazioni di ieri indica chiaramente la vastità dei temi discussi, compresi quelli di carattere militare (si ritiene che essi rappresentino il maggiore scoglio nella preparazione del documento finale). Con Gorbaciov c'erano Gromyko, il nuovo premier Ryzhkov, il ministro degli Esteri Shevardnadze e quello della Difesa Sokolov, oltre a Ponomarev, che dirige il Dipartimento internazionale del Comitato Centrale. f. gal.

Luoghi citati: Iran, Iraq, Mosca