Dallas e Dynasty Attenti a quei due

Dallas e Dynasty Attenti a quei due In Usa le nuove storie di J.R. e dei Carrington Dallas e Dynasty Attenti a quei due NEW YORK — Eccoli di nuovo, lustri e tirati dopo le vacanze eslive, i ree le regine del sogno casalingo americano, le belle dame predatrici e i signori potenti e plastificati, col loro carico di passioni, invidie e struggimenti sotto il segno del dollarone: il via l'hanno dato i Carrington, tornati in tutto il loro splendore mercoledì 25 settembre con Dynasty, sulla ABC, a far struggere per la sesta stagione coìisecutiva il pubblico televisivo americano, seguiti a ruota venerdì 27 settembre sulla CBS dalla gang degli Etvtng, che da otto anni si sbranano, tra una nuotata in piscina e un sorso di Bourbon, al caldo di Dallas. Le vicende delle due famigliole si erano interrotte brutalmente lo scorso maggio, lasciaiido nello sconforto l'audience di 40 milioni di fedelissimi che la scorsa stagione ha sofferto su ciascun episodio del due shows più popolari degli Stati Uniti. Nella lotta a base di effettacci e colpi di scena sempre più serrata.tra il regno di Dynasty e Quello di Dallas, l'anno passato l'ha spuntata per la prima volta Dynasty, con ratings trionfali. La posta in gioco è grossa, se si considera il fatto die uno spot pubblicitario di 30 secondi nel corso di Dynasty vale 235 mila dollari, mentre la CBS si deve accontentare di vendere gli spazi di 30 secondi su Dallas per soli J95 mila dollari. I diabolici sceneggiatori del due shows hanno sudato tutta l'estate per solleticare stupire e soprattutto far soffrire le orde di ansiosi telespettatori. La CBS ha ariche fatto delle ricerche di mercato, da cui si è appreso che: a) il telespettatore di Dynasty è di solito fedele fino in fondo e si rifiuta di rendere omaggio a Dallas e viceversa; b) Dallas piace ai quarantenni, mentre, a sorpresa, i trentenni che sino a qualche anno fa facevano casino nelle università e andavano a Woodstock e oggi sono impiegati benestanti In qualche città del NordEst, preferiscono piangere con Krystle e subiscono in pieno il fascino perverso di Aleais, alias Joan Collins, l'unica diva spiritosa che riesce a non prendersi del tutto sul serio (amatissima tra l'altro dai gay newyorkesi die il mercoledì sera organizzano feste nei bar del Village per ammirare e divertirsi con questa regina del «camp»); c) non è solo femminile la audience dei due shows: il 43 per cento degli appassionati è inequivocabilmente maschio. Ma che cosa succede quest'anno sui due'set, mentre a Denver continuano a sorseggiare champagne e a Dallas si ingoiano prevalentemente superalcolici? A Dynasty ìianno deciso che era ora di ingrandire la famiglia e di generare Dynasty two: the colbys, il cui primo episodio andrà in onda a novembre, con CharIton Heston e, ^Barbara Stanwlck, che condiranno i lóro misfatti dafì&.ì&wse di Los Angeles. Intanto i Carrington di Denver sono passati tra le altre cose attraverso un attentalo terrori- stico. Una chiesa piena di terroristi e presunti cadaveri miliardari, dove Amanda (Catherine Oxemberg) doveva andare sposa al principe Michael di Moldavia, fu l'ultima angosciosa immagine su cui il pubblico americano soffrì prima della pausa estiva. Sos])ìro di sollievo mercoledì 25 settembre: in effetti i terroristi dovevano avere attaccato in stato di ubriachezza molesta, perché non erano riusciti ad impallinare che Ali McGraw, alias lady Ashley, e Luke Fuller, innamorato di Steven Carrington, mentre Joan Collins (die nel frattempo guadagna soldi a palate con una linea di abbigliamento che porta la sua firma, ispirata a Dynasty), sparita dal set della-puntata di riapertura per vertenze contrattuali, sarebbe tornata senza un graffio nel corso della seconda puntata. Mentre i critici si sono scagliati sull'assoluta improbabilità da operetta del regno di Moldavia («C'è una Monrovla in Liberia e Groucho Marx interpretava il primo ministro di Freedonia, ma questa Moldavia che senso ha?» si chiede Peter Kaplan del New York Times), le trombe di Dynasty suonano a festa ed annunciano grossi nomi a venire: George Hamilton entrerà a far parte del cast, sarà un regista cinematografico cattivissimo. Sul fronte di Dallas intanto, partiti per sempre Patrick Duffy e Charlene Tilton, è riapparsa come per magia Barbara Bel Geddes, la mammina santa di J.R., che era stata sostituita per lungo periodo da Donna Reed. E Barbara Correrà rimpolperà il cast insieme a Merethe Van Kamp, mentre Linda Gray alias Sue Ellen, martire professionista, continuerà ad aprire e chiudere la bocca nei mesi a venire in preda al solito stupore alcoolico. Marina Conti Ken Kercheval (ClifT Barnes) e Victoria Principal (Pamela Ewing) in un episodio di «Dallas»