Genova senza sindaco di Clemente Granata

Genova senza sindaco Per la seconda volta il repubblicano Campart, eletto, si dimette Genova senza sindaco Anche nella votazione di ieri c'era il sospetto di un contributo determinante dei missini - Una mossa sbagliata dei capigruppo de, psi, psdi e pli, contro i franchi tiratori, pregiudica l'elezione Oggi nuovo scrutìnio -1 comunisti decidono di votare per il rappresentante dei «verdi» De Benetti DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — La città è ancora senza sindaco. Il repubblicano Cesare Campart eletto per la seconda volta nello spazio di una settimana alla guida della giunta pentapartito, per la seconda volta ha rifiutato perché era molto fondato 11 sospetto che sulla sua nomina avessero influito 1 voti del missini, anche se questi ultimi, a differenza del precedente scrutinio, negano di aver fatto confluire le proprie preferenze sul candidato repubblicano. Dopo 11 rifiuto, 11 pentapartito si arrocca di nuovo a difesa di Campart e precisa che continuerà a sostenerlo, 1 comunisti annunciano di orientarsi a favore di Lino De Benetti, esponente dei «verdi». Per oggi alle 18 è fissata una nuova convocazione Ricostruiamo ciò che è accaduto ieri pomeriggio, un altro pomeriggio drammatico nella storia amministrativa della città, un altro pomeriggio in cui le alchimie politiche hanno avuto 11 sopravvento e provocato altre Incertezze e confusione, mentre la città appare sempre più In- credula e disorientata. Molti pensavano che la vicenda politica di Palazzo Tursi arrivasse a conclusione. Al di là di un auspicabile ripensamento da parte dei franchi tiratori che per otto volte avevano Impedito l'elezione del sindaco, Ieri c'era pur sempre la possibilità di arrivare ad un ballottaggio al termine del quale sarebbe prevalso il candidato che avesse ottenuto la maggioranza semplice. E poi il pentapartito sperava anche in un atteggiamento favorevole del due consiglieri «verdi», cortegglatissiml nelle ultime ore. I due consiglieri De Benetti e Falabrlnl avevano risposto In modo vago, poi nella notte tra martedì e mercoledì avevano promosso Incontri con la base del movimento. Nulla era trapelato sulle loro decisioni e nulla trapelava anche sulle decisioni del pel. Grande dunque l'incertezza all'Inizio della seduta. SI alza 11 «verde» Falabrlnl. Doccia fredda per 11 pentapartito. Egli propone di ricominciare tutto daccapo, invita le forze politiche dal pli a dp a riunirsi attorno ad un tavolo per tentare di risolvere la crisi politica e amministrativa. Dice: «/I nostro consigliere De Benetti potrà garantire che il dibattito si svolga al di fuori di ogni atteggiamento pregiudiziale ». Ed ecco 11 capogruppo comunista Mario Margini. Egli afferma che al pei place la 'tensione unitaria» che caratterizza l'atteggiamento del «verdi» e aggiunge che si tratta di una proposta nuova che può sbloccare la situazione. Risultato: 11 pei voterà De Benetti. Applausi di parte del pubblico. Applausi un po' tiepidi, sostiene qualcuno. Un esponente de Ironizza: '•Vogliamo vedere come i comunisti giustificheranno la loro scelta agli operai dell'Ansaldo. La città ha bisogno di programmi energetici che i verdi ostacolano: Graziano. Mazzarello segretario provinciale comunista, ribatte: farebbe più difficile spiegare agli operai il programma del pentapartito: C'è chi commenta: 'Bella mossa quella del pei. Toglie ai verdi ogni possibilità di ripensamento a favore del pentapartito: In aula interviene Mario Eplfanl capogruppo de: «il nome del pentapartito dichiaro che voteremo Cesare Campart: afferma. Si vota e si va verso un nuovo «giallo». Campart sulla carta dispone di 41 voti, ma gliene bastano 40 (maggioranza assoluta) per essere eletto. E' opinione diffusa però che tornino in campo 1 franchi tiratori. Poco male: si passerà a una seconda votazione e poi al ballottaggio dove basterà la maggioranza semplice. Già, ma che faranno i quattro missini? Se votassero Campart neutralizzerebbero i franchi tiratori, ma metterebbero di nuovo In imbarazzo 11 sindaco eletto. Da questo timore pare che nasca il proposito del capigruppo de, psi, pli e psdi di votare se stessi per due scrutini e di puntare poi tutto su Campart alla terza tornata. Diclamo «pare che nasca» perché sul momento non ci sono dichiarazioni ufficiali. Soltanto dopo da parte socialista si preciserà che proprio questo è stato il comportamento tenuto, comportamento- giudicato ingenuo da parlamentari del pentapartito. i-c 16,40, silenzio In aula, risultato del voto: Campart 40 voti, De,Benetti 34, Eplfani 2, Mordilo, Bemporad e Gamalero, capigruppo del tre partiti laici un voto; nessuna scheda bianca, nessun voto nullo. Sorpresa, incredulità. Campart è sindaco. Stavolta non sembra che ci siano stati franchi tiratori, ma che cosa è successo realmente? Urla dai banchi comunisti: «71 sindaco è stato eletto coi voti fascisti». Urla dai banchi missini: 'Bugiardi, noi abbiamo votato altri candidati: Campart chiede di riflettere. C'è una riunione nella saletta della giunta dei capigruppo del pentapartito. Dicono a Campart: «Sei libero di scegliere. Per noi puoi anche accettare perché i voti missini di fatto sono ininfluenti. Se avessimo votato subito per te sarestt stato eletto con 45 voti». Campart esita, forse telefona a Spadolini. Sono le 18 quando torna In aula. E' pallido. Dice di essere stato agitato da sentimenti contrastanti, poi precisa: «7o però voglio essere il rappresentante di una città la quale ha una storia che non tollera appannamenti. Ma nessuno s illuda che si possa andare avanti con questo sistema paralizzante». E' una nuova rinuncia, ma anche la riconferma del proposito di non andarsene. I comunisti apprezzano, 1 missini insistono: 'Noi non c'entriamo». Il socialista Morchlo precisa: »Il pentapartito e l'esponente del pensionati torneranno a votare compatti Campart: Oggi si ricomincia. Clemente Granata

Luoghi citati: Genova