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Da Tunisi l'Olp ha chiesto la consegna dei terroristi Da Tunisi l'Olp ha chiesto la consegna dei terroristi «Sono dissidenti del Flp che temono di essere consegnati a Arafat», dice Abu Yiad - «Volevano raggiungere Israele per sequestrare personalità ebraiche e scambiarle con detenuti palestinesi» TUNISI — .L'Olp chiederà al governo egiziano che gli consegni gli autori del sequestro dell'Achille Lauro». Lo ha dichiarato ieri sera a Tunisi Abu Yiad, membro del comitato centrale di Al Fatah e «braccio destro» di Yasser Arafat. Abu Yiad ha precisato che i 4 terroristi, di età compresa fra 1 22 e i 24 anni, avevano come obiettivo iniziale di usare la nave italiana per raggiungere Israele, sequestrare alcuni esponenti israeliani per scambiarli con prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Ad Alessandria, ha proseguito Abu Yiad in una dichiarazione all'Ansa, il «commando» si è accorto di essere stato scoperto dai ser¬ vizi egiziani e di trovarsi in una posizione difficile: allora le cose sono precipitate. I quattro dirottatori, secondo Abu Yiad, vengono dal Libano. Il Fronte per la liberazione della Palestina (Flp) di Abul Abbas, fedele ad Arafat, si è scisso a livello di dirigenti in tre gruppi (quello diretto da Abul Abbas, uno filo-siriano e l'altro filo-libico, ndr), ha spiegato Abu Yiad. Se 11 leader del Fronte per la liberazione della Palestina Abul Abbas (che è poi il nome di battaglia di Mohammed Abbas Zaldan, che risiede in Tunisia) ha potuto trattare con i dirottatori è perché, nonostante le scissioni, egli co- nosce la gente dei vari gruppi. .Abul Abbas ha fatto del suo meglio per porre fine all'operazione senea spargimento di sangue-, ha aggiunto Abu Yiad, lasciando chiaramente intendere che il sequestro è stato opera di elementi di uno degli altri due gruppi scaccatisi dal «Flp». «Ciò che è più importante — ha concluso — è che il commando si è arreso. Nessuna condizione sarà accettata, neanche quella di liberare prigionieri palestinesi-. Secondo quanto si è appreso negli ambienti vicini all'Olp, infatti, al momento della resa, 11 «commando» ha posto tre condizioni: non essere consegnato all'Olp, non essere processato da alcun tribunale, avere garanzie che il governo egiziano tratti con gli Stati Uniti e Israele per ottenere la liberazione dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. I terroristi avrebbero avuto dalle autorità egiziane la promessa di uno sforzo per tentare di soddisfare la terza condizione, senza alcuna garanzia di ottenere un risultato. L'ipotesi che il «commando» palestinese volesse servirsi della nave per raggiungere un porto israeliano era stata indirettamente accreditata dall'Incaricato d'affari egiziano Bassiounl a Tel Aviv. Parlando con i giornalisti, il diplomatico ha affermato che 11 leader dell'Olp Arafat non avrebbe mai ordinato un'azione dei genere contro l'Italia, che gli è stata cosi vicina In occasione del raid israeliano in Tunisia. Fonti governative di Gerusalemme hanno confortato l'affermazione del diplomatico egiziano sostenendo che «< palestinesi non hanno interesse a colpire l'Italia e i suoi cittadini, dal momento che Roma ha sempre, dimostrato comprensione per la loro causa-. Anche secondo autorevoli;.fonti politiche di Gerusalem- me, i quattro guerriglieri del Fronte di liberazione della ' Palestina dovevano sbarcare' clandestinamente nel porto meridionale israeliano di Ashdod per infiltrarsi nel Paese e compiere atti terroristici. La scelta di muoversi con la «Achille Lauro» sareb- be stata dettata dall'impossibilità di raggiungere autono- 1 mamente Israele dal mare,; dopo la cattura o l'affondamento negli ultimi tempi di battelli di guerriglieri palestinesi. Quanto al legame fra 11 Fronte per la liberazione della Palestina e l'Olp, Gerusalemme però non ha dubbili Arafat ha responsabilità diretta nell'azione. Lo testimo-* nierebbe la sua immediata' disponibilità a risolvere llt caso in poco tempo, ed a co-' gliere cosi un successo politico internazionale mettendo fine pacificamente al dramma dell'«Achille Lauro».