«Quei criminali vanno puniti» Washington critica gli egiziani di Ennio Caretto

«Quei criminali vanno puniti» Washington critica gli egiziani Npp escluse ritorsioni se i quattro non verranno procejj&fe «Quei criminali vanno puniti» Washington critica gli egiziani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — La reazione è stata gelida. Colpita ancora una volta dal terrorismo mediorientale, l'America si è dissociata dalla soluzione della crisi concordata dall'Egitto e dall'Olp. Non ha detto tutto ciò che pensa, e probabilmente non annuncerà mai quali misure prenderà. Ma il segretario di Stato Shultz, che ieri ha ricevuto il ministro degli Esteri Israeliano Shamlr, ha parlato di ritorsioni. Troppi americani sono caduti, vittime di attentati, e troppo profonda è l'ira popolare perché la superpotenza possa condividere la gioia dell'Italia per la fine dell'incubo, e considerare chiuso il capitolo. La riprova di questo umore degli Usa si è avuta in una fredda conferenza stampa del portavoce della Casa Bianca Speakes. «Gli Stati Uniti — ha detto Speakes — faranno il possibile per assicurare alla giustizia l responsabili del dirottamento-, qualsiasi accordo abbia concluso con essi l'Egitto. «Noi crediamo — ha proseguito il portavoce — che i terroristi debbano subire la massima punizione... le decisioni del governo egiziano sono state totalmente autonome... 'o abbiamo informato della nostra posizione insieme con tutti gli altri governi coinvolti nella vicenda-, L'America non può accettare, ha fatto capire Speakes, che in Medio Oriente si scateni una caccia ai suoi cittadini, né che si negozi col terrorismo. Occorreranno alcune ore, e forse alcuni giorni, perché l'atteggiamento della superpotenza si traduca in Iniziative concrete. Ieri sera, il governo Reagan attendeva «un rapporto da Roma e uno dal Cairo sulla fine del dramma della «Achille Lauro». Intanto Reagan ha inviato un ordine all'ambasciatore americano al Cairo: prenda un elicottero, vada sulla nave e controlli la vicenda dell'americano ucciso: chi è, come e quando è stato colpito. Ma è chiaro che Reagan chiederà un'azione antiterrorista congiunta. «Io dico apertamente — ha esclamato Shamlr, di fronte alla reti¬ cenza di Shultz — che è tempo di stroncare un fenomeno che minaccia tutti-. Preme In questo senso anche l'opinione pubblica americana, ed è probabile che il Presidente stesso affronti il problema alla riunione delle sette potenze industriali all'Onu Ha aggravato l'incubo l'ipotesi — non commentata ma neppure smentita dalla Casa Bianca — che i terroristi avessero scelto come primo obiettivo 11 piroscafo norvegese «Vlklng Sky» su cui viaggiava la figlia di Reagan, Maureen. Il «Viking Sky» percorse la settimana scorsa la stessa rotta della «Lauro». Maureen Reagan è scortata da agenti segreti, e sul piroscafo vigevano rigide misure di sicurezza. I terroristi sarebbero stati costretti a ripiegare sulla nave italiana. Interpellati da radio e tv, Shultz e Speakes hanno risposto che «non si svelano mai i movimenti dei familiari del Presidente-, «Posso però garantire — ha aggiunto Speakes — die la signora e suo marito sono al sicuro-. Tre volte, ieri, Reagan ha chiesto al direttore del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca, McFarlane, di essere informato sul dirottamento. Quando ha incontrato i giornalisti, insieme con 11 premier di Singapore, ha taciuto. Come Craxi, il Presidente si era adoprato per una soluzione pacifica della crisi, tramite la Siria, suo interlocutore già nel. dramma dell'aereo della Twa. Ma aveva compiuto anche preparativi militari, chiedendo a tutti 1 Paesi del Mediterraneo di chiudere i loro porti al dirottatori. Angosciosi sono stati i minuti per la famiglia Kiinghofer di Manhattan, dopo la notìzia data da Craxi. Leon Klinghofer era andato in crociera con la moglie e un gruppo di otto amici di New York e del New Jersey. Scampato due volte a un infarto, si muoveva su una carrozzella. Era un uomo ricco, le cui due figlie avevano intrapreso due strade opposte, Elsa quella dell'infermiera, Lisa quella dell'attrice. «Non poteva esserci vittima più innocente- hanno dichiarato piangendo le due giovani. Nella metropoli, questa morte ha suscitato pietà e risentimento: «Coloro che lo hanno ucciso- ha detto una rete televisiva «non sono uomini ma bestie-. Sul plano politico, 11 sequestro della «Achille Lauro» ha aggravato 11 problema della pace in Medio Oriente. Né Shultz né Speakes hanno pronunciato una parola sul ruolo di Arafat. Ma Shamlr ha ammonito che Israele «non tratterà con delegazioni che includono terroristi palestinesi». Ennio Caretto