Due sale per sette chirurghi

Due sale per sette chirurghi Grave carenza nelle Cliniche universitarie delle Molinette Due sale per sette chirurghi Chiusi alcuni reparti e camere operatorie per lavori di adeguamento alle norme di sicurezza Ridotti i posti letto e gli interventi con prenotazioni che variano da sei mesi a quasi due anni per i casi non urgenti - Il prof. Abeatici: «E Torino spenderà 30 miliardi per uno stadio» Che cosa accade alle Molinette? Nella «città», dove speranza e dolore s'intrecciano e scandiscono le ore di medici e ammalati, fervono lavori di ristrutturazione di reparti chirurgici e blocchi operatori delle Cllniche universitarie. Il rallentamento dell'attività, che sempre si verifica d'estate, ha subito un brusco prolungamento; in alcuni settori, settembre ha portato una drastica chiusura e un ridimensionamento del ricoveri e degli interventi. E' chiusa la V divisione universitaria di chirurgia generale (prof. Abeatlcl) con degenze concentrate nel reparto della I divisione (prof. Morino). E' chiuso il terzo plano del padiglione di chirurgia toraco-polmonare (prof. Paletto e prof. Cenerino). Sono ridotte a 30 posti letto la IV divistone universitaria di Chirurgia generale (prof. Massaioli) e la II di otorinolaringoiatria (prof. Sartorls). con relative concentrazioni dei degenti in altri reparti. Un calendario settimanale, distinto per blocchi chirurgici, è stato indispensabile per stabilire turni nei blocchi operatori agibili: soltanto due per sette primari, Il disagio coinvolge medici e infermieri, pazienti operati e malati prenotati. Commenta rassegnato il direttore della II Clinica chirurgica, prof. Sergio Abeatici: 'S'è scoperto a settembre che gli impianti elettrici erano pericolosi, che dovevano essere adeguati alle norme di sicurezza e che si doveva rifare l'impianto di condizionamento; nel frattempo continuano, ma adagio, i lavori di ripristino delle nostre sale operatorie, dove più di un anno fa ci fu un principio d'incendio.. Risultato? 'Sono un emigrante con i miei pazienti, ospitati in 15 letti nel reparto del prof. Morino; sono ospite altrui anche per la camera operatoria, costretto a ridurre il numero degli interventi; stiamo eseguendo oggi le operazioni prenotate circa sei mesi fa*. Anche se la popolazione piemontese è in regresso, la struttura ospedaliera delle Molinette non può avere tregua: arrivano richieste da tutta Italia, insistenti. Il prof. Francesco Morino, direttore della I Cllnica chirurgica, accusa: «£' un momento di crisi grave della struttura pubblica; si raccolgono oggi i frutti di ciò che non è stato fatto negli ultimi anni. L'ospedale aveva "magnifiche" sale, ma ai tempi di Dogliotti, all'inizio degli Anni 60. Poi l'incendio ne ha messe fuori uso alcune. Siamo a un terzo del la- vnssdqpt—EPsdavcrsrmUpatsrznsdoapmucMsplIvpcCr voro abituale, con liste di prenotazioni di sette mesi che s'allungheranno ancora. E ci sono operati che in barella devono percorrere corridoi da qorso Polonia a via Genova, prima e dopo l'intervento*. E' certo un momento di transizione difficile per tutti. «Afa bisogna anche riconoscere all'amministrazione sanitaria una gran buo7ia volontà — afferma il prof. Angelo Emilio Paletto, direttore di Patologia chirurgica I —, forse paghiamo anche noi l'onda dell'effetto "Statuto", ma se avessimo avuto una visita dei vigili del fuoco saremmo stati costretti a chiudere per metterci in regola. A gennaio do¬ vrebbe tornare la normalità. Anche se nell'ospedale, ormai, si rinnova ogni giorno il "miracolo del Cotloìengo": non si sa come si riesca ad andare avanti*. Se anche il prof. Giuliano Maggi, direttore della divisione chirurgia toracica, ammette 1 disagi, ma sottolinea «la buotta volontà di tutti, i salti mortali che fanno gli infermieri e il procedere dei lavorl*. 11 primario della V Cllnica di otorinolaringoiatria, prof. Paolo Menzlo, denuncia: *ln questa situazione io calcolo circa 800 interventi di meno in un anno. I casi urgenti passano, ma per gli interventi di plastica al setto nasale, ad esempio, chiamiamo ora i prenotati all'inizio dell'84 e per otiti croniche quelli iscritti oltre 14 mesi fa.. ; Nel frattempo, proprio In questi giorni, l'amministrazione dell'ospedale ha sottolineato il carattere d'urgenza e d'utilità sociale dei lavori con un invito alle ditte appaltatici «a turni supplettivi, anche notturni e festivi* pur di rispettare la data di consegna del 31 gennaio. Il prof. Abeatlcl scuote 11 capo: «£ dire che Torino spenderà 30 miliardi per lo stadio; ne basterebbero 25 per ristrutturare le Molinette*. Simonetta Conti

Persone citate: Abeatici, Angelo Emilio Paletto, Dogliotti, Francesco Morino, Giuliano Maggi, Massaioli, Paletto, Paolo Menzlo, Sergio Abeatici, Simonetta Conti

Luoghi citati: Italia, Polonia, Torino