Oggi è onorato a Milano Domani funerali solenni

Oggi è onorato a Milano OIOVAjW*^ .otiiin. j . : . . ... !i?.c„,+ I -aera omini jH.'M ti *.,n^i4 I-aerfl orniti Oggi è onorato a Milano OIOVAjW*^ .otiiin. j . : . . ... !i?.c„,+ I -aera omini jH.'M ti *.,n^i4 I-aerfl orniti dal nostro inviato , MONZA — .Dottor Bacchelli, dottor Bacchelli... Ho sentito il respiro sempre più .pesante, e non mi rispondeva. Con un filo di voce ripeteva Ada, Ada, il nome della moglie... Ho chiamato il medico, ma non c'è stato niente da fare. Alle sette del mattino è morto*. Betty, l'infermiera che in questi quattro anni ha, assistito Riccardo Bacchelli, ora disfa il letto della camera 248, qui al secondo piano della Clinica Z'jcclii. In una vecchia valigia in pelle ha appena sistemato un Cristo. Nella vecchia scatola di biscotti la statuetta di Virgilio: «Lui ci teneva tanto Riccardo Bacchelli, 94 anni, è morto per -marasma senile; come spiega il dottor Antonio Zucchetti, primario del reparto geriatria. «E' morto, per vecchiaia, traduce poi. Un' epilogo prevedibile e non prevedibile. Per noi era come un vecchio albero in un bosco: oggi perde una foglia, domani un ramo... Si è spento serenamente. Gli avevo parlato lunedì. Come sta? E lui, ormai cieco, quasi completamente sordo: "Come sta lei, dottore? 10 ho dormito bene, ma sento che non sono molto a posto. Sono un uomo che non ha molto da dare, e devo dipendere da tutti voi"...: «Forse aveva capito, sapeva che la morte si avvicinava; dice Betty alle tre del pomeriggio. La stanza dove Bacchelli ha vissuto dal 21 gennaio ora è sgombra. Resta' solo la sua poltrona, quella poltrona di famiglia, in velluto rosso damascato, con poggiapiedi, che lo scrittore ha sempre voluto con sé. Betty aspetta la signora Ada, con il figlio Ferruccio, in arrivo da Genova, e continua a ricordare. -In questi ultimi giorni gli piaceva ascoltare musica: 11 Parsifal, Rossini, Vivaldi, Beethoven. E il Bolero di Ravel: "E' così drammatico", mi diceva». Nell'atrio della cllnica, la camera ardente. I primi mazzi di margherite portati dagli infermieri. Lo scrittore è imponente sul catafalco viola. Il vestito è blu notte, come il panciotto e la cravatta a piccoli disegni. Non ha scarpe, e le calze sono di diverso colore. Pochi anonimi, fino a sera, porteranno un saluto. Sandro Pertini è stato tra i primi a sapere. Una telefonata da Monza al Quirinale, al segretario generale Antonio Maccanico: «Afi raccomando, gli è stato detto, avvisi Pertini e Cossiga. Pertini, per Bac-' chelli, ha fatto tanto-. Il ricordo è alle polemiche dello scorso anno. Quando, per i familiari dello scrittore, le spese di degenza nella clinica Città di Milano» cominciavano a farsi insostenibili. •Qui, spiegano nella clinica di Monza, aveva il trattamento Saub-. Ancora il dottor Zucchetti, che dalla famiglia ha avuto l'incarico di raccontare gli ultimi giorni dello scrittore: 'Alternava momenti di lucidità a momenti di torpore psicofisico. Magari dormiva due giorni, si svegliava e per «n'o-: ra, due ore era lucido, interes-' sante dal punto di vista intellettuale. Lo stupiva che, a distanza di tanti anni, la gente\ si ricordasse di lui. Pertini sinteressa a me? E come mai?, mi domandava. Perché?'. Per Bacchelli oggi camera ardente a Milano, a Palazzo Marino, nell'atrio del Municipio. Funerali solenni domani. «E vedrete che domani tutti i suoi amici verranno, è sicura Betty. Qui, a visitarlo, venivano solo la moglie con il figlio avuto dal primo marito. Ma anche la signora Ada, da quando l'hanno portato qui a Monza, veniva meno spesso. Sa, hanno la stessa età, 94 anni. E lui ormai sapeva che la morte si at>vicinava... Basta, non voglio dir più niente: cosa può contare uninfermiera come me, accanto al dottor Bacchelli? Io sono niente, lui un uomo raro...». Giovanni Cerniti

Luoghi citati: Genova, Milano, Monza