Dietro l'angolo il nuovo «nido»

Dietro l'angolo il nuovo «nido» Maria Vittoria eterno cantiere Dietro l'angolo il nuovo «nido» Ma è fermo e il vecchio è uno sfacelo Entrando nel locali del nido (il reparto di neonatologia), al plano terreno di un vecchio edificio dell'ospedale Maria Vittoria, si indovinano tiecenni di pezze e rattoppi, le porte sono sbilenche, le pareti scrostate e, a forza di riparazioni, le piastrelle sconnesse e sostituite più volte rendono il pavimento simile a un traballante mosaico. Impossibile assicurare pulizia e igiene. La sala sterile, riservata ai bambini sottoposti a terapia intensiva, è protetta dal severo cartello .Vietato l'ingresso» e da tendine tirate davanti alla porta. Mancano i servizi, i medici utilizzano come spogliatoio lo studio del primario prof. Maria Teresa Oandolfo, che funge da ufficio del reparto. Tra le disfunzioni non si devono dimenticare le periodiche chiusure estive dovute alla cause più disparate, dalla rottura degli ascensori, all'adeguamento alle norme di sicurezza del- l'impianto elettrico, al personale insufficiente. Una perizia effettuata nel 78, aveva definito questo reparto del tutto inidoneo, meravigliandosi che l'assistenza fosse mantenuta a un livello tanto elevato. Ciò nonostante, nell'83, la pretura penale ha inviato alcune comunicazioni giudiziarie (senza seguito). In una manciata di secondi, ci si lascia alle spalle tale situazione, a dir poco vergognosa, e si arriva al «paradiso», la palazzina che ospiterà il nido e le divisioni di ostetricia e ginecologia. L'edificio è pronto da due anni, ma nessuno conosce il motivo dei continui rinvìi al trasferimento dei reparti. L'ultima voce dava per certa la scadenza di agosto, però non se ne è fatto nulla. Tanto che il personale ha dichiarato, venerdì scorso, uno sciopero di 8 ore con assemblea, durante la quale si è anche discussa la carenza di organici. Il presidente .dell'Usi 1-23, dott. Salerno, garantisce: .Sarà tutto sistemato entro il mese di ottobre. Intanto, avremo il tempo di studiare un uso migliore del personale, soprattutto risolvendo al più presto i casi di imboscamento in alcuni settori». Una promessa che rincuora medici e infermieri. L'ispettore sanitario dott. De Intinls permette la visita dell'ala ancora da inaugurare. Ciò che colpisce, in primo luogo, è l'ottima disposizione del locali. Le due divisioni di ostetricia e ginecologia gravitano verso il centro, costituito dal nido. Spiega la prof. Gandolfo: «Lo spazio sale da 87 a 90 metri quadrati, sfruttati in modo razionale. Inoltre, abbiamo alcuni disimpegni. Le culle scendono dalle attuali 43 a 35, 20 delle quali per nati sani, gli ambienti possono essere mantenuti sterili senza difficoltà». E' triste lo spettacolo, in particolare nelle più ampie sale .di ostetricia-; ancora spoglie, e neììe camere operatorie con le apparecchiature imballate e già polverose. L'acqua gocciola da una tubatura rotta e allaga il pavimento.

Persone citate: De Intinls, Gandolfo, Maria Teresa Oandolfo

Luoghi citati: Salerno