In aula senza guardarsi i due giudici accusati di rapporti con la malavita

in aula sema guardarsi! due giudici ottusati di rapporti con la malavita Il processo cominciato al Tribunale di Milano e subito rinviato a questa mattina in aula sema guardarsi! due giudici ottusati di rapporti con la malavita Franca Viola Carpinteri: «Come porrei non aver fiducia nella giustizia?» - Antonio Tribisonna: «Tranquillo e innocente» Cominciato, e subito' rinviato a questa mattina, Il processo al tribunale di Milano a carico ; del due magistrati torinesi accusati di «tre-; quentazione» con la malavita. Motivo del rinvio: un errore di citazione che non ha consentito al carabinieri di tradurre In tempo un imputato minore, Pasquale Casella. MILANO — Battagliera nella voce, nello sguardo e nel gesti Franca Viola Carpinteri dice: -Non vedo l'ora che questa storia sia chiarita. Sono serena.. Le chiedono se ha fiducia nella giustizia, risponde di botto: 'Certo, dopo, vent'anni che porto la toga potrei forse non essere fiduciosa?'. Assorto e imbarazzato Antonio Tribisonna mormora: 'Come tutti coloro che vengono processati affermo di essere tranquillo e con la coscienza a posto-. Gli chiedono che cosa prova nel sedere sul banco degli imputati, ribatte stancamente: «Non è piacevole... d'altronde, quando la sorte ci affibbia un ruolo sgradito bisogna aver la forza di recitarlo sino in fondo». Difficile la mattinata che 1 due giudici a latere del procedimento delle tangenti hanno vissuto ieri mattina nella piccola, afosa aula della quinta sezione del tribunale di Milano. Accusati l'uno di corruzione, millantato credito e interesse privato, l'altra solo dell'interesse privato, per mezz'ora hanno dovuto stare sulla panca appena davanti alle sbarre della gabbia nella quale erano rinchiusi gli altri imputati: Tonino Sala, gregario del clan dei catanesl, ed 1 fratelli Roberto e Francesco, detto «Ciccio», Mlano, re della Torino nera negli Anni 70. i Adesso che la prima udienza è finita i due giudici aspettano, accanto ai difensori Delgrosso e Dall'Ora, che 1 carabinieri portino via i malavitosi colmputatl. Chissà cosa pensano nell'ascoltare 1 Mlano e 1 Sala scherzare e ridacchiare, chissà se sentono Roberto, 11 più giovane dei fccPcdbteacssmccpgc fratelli che comandavano sul crimine torinese anche dal carcere, dire all'avvocato Paola: «Siamo pentiti. Non credo che ci daranno una medaglia per questo ma qualche beneficio si... Sa perché aiutiamo la giustizia? Perché eravamo stanchi di vederci appioppare da altri pentiti, colpe non nostre. Non siamo santerellini, però... Eppoi, ero stanco di vivere pericolosa-, mente. Come noi facevamo certe cose (omicidi, ndr) alla concorrenza, quella prima o poi ci avrebbe reso la pariglia.. Tribisonna e la Carpinteri continuano a rimanere nel¬ , l'emiciclo, sull'ingresso dell'aula s'affaccia Giuseppe Muzio, lo spacciatore di droga del clan dei Mlano che s'è pentito e 11 ha messi nei guai. Azzimato, sorridente, rilassato, Muzio dice: «Che grosso patatrac ho combinato con i miei racconti. Se avessi saputo che sarebbe venuto fuori questo macello forse mica' avrei parlato.. Torna a scrutare 1 volti tesi del magistrati: «Poveracci, io li capisco, sa, vedere due giudici qui, insieme a tipi del mio stampo... sono brave persone, a me hanno fatto del bene, mi dispiace averli messi nei pasticci.. S'arrabbia con il fotografo e U cronista: 'Niente fotografie e non chiamatemi più col soprannome di "o soldo falso', è un'infamia.. Anche il soprannome «Pepplno -'o bandltu. è errato? Muzio si mette una mano sul cuore: «Ah no, quello è giusto.. S'avvicina alla gabbia, con 1 Mianò e Sala è tutto un abbracciarsi, ridere e confabulare. «Pepplno o' bandltu» è un teste cardine dell'accusa. Fu processato da Tribisonna e Carpinteri nel novembre 1982, venne assolto per insufficienza di prove dall'accusa idi trafficare eroina e condannato per detenzione di hashish: un mese dopo otteneva la libertà provvisoria. Torli na presto In carcere e dopo poltre un anno di cella, nel dlcembre scorso, decide di collaborare con la legge. Fa un sacco di accuse contro molti magistrati; sul giudici a latere del giudizio delle tangenti racconta: «Jfl aiutarono perché erano stati "sensibilizzati" dalla banda Miano. A Tribisonna furono dati in cambio un quadro, un mobile antico e una collezione di sterline. Alla Carpinteri fui raccomandato da Pasquale ■ Cananei, l'antiquario assassinato dalla mafia.. L'aula si vuota, 1 due giudici se ne vanno ciascuno per conto proprio. Già durante l'udienza s'erano Ignorati. Ed avevano ignorato gli altri imputati a piede libero: Pasquale Pilla, Raffaele Cardoria e Bruna Ortolan. Antonio Tribisonna e Franca Viola Carpinteri con Pasquale Pilla sul banco degli imputati

Luoghi citati: Milano, Tribisonna