La bistecca va giù

La bistecca va giù Il consumo di yarne bovina continua a diminuire La bistecca va giù Secondo il segretario dell'Assocarni, causa principale è la scadente qualità del prodotto • Proposto di non usare gli ormoni, non perché facciano male, ma perché danno animali con carne troppo grassa DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — -Lo carne suina (23 kg di consumo l'anno prò capite) ha quasi sorpassato quella bovina... Lo ha detto l'avvocato Leopoldo Cimaseli!, segretario generale dell'Assocarni, denunciando in questo modo la contrazione dei consumi di carne bovina (24 kg l'anno), in una conferenza stampa tenutasi nella sede centrale dell'Associazione. Il fatto risulla tanto più sorprendente in quanto il prezzo dei bovini adulti, in Italia, e aumentato solo del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 1982, come dire che è rimasto fermo, tenendo conto dell'inflazione. Secondo il segretario generale dell'Assocarni, la causa principale del minor consumo e dei bassi prezzi della carne bovina è da imputarsi, In parte, ad un eccesso di offerta sulla domanda globale e -ancor più alla mediocre qualità di una parte della produzione di carne-. Che fare? Di lrontc allo stoccaggio nei magazzini dell'Aima di 120 mila lomicllaie di carne congelata l'interrogativo non sembra retorico, soprattutto perchè se non si assumono rapidamente iniziative, lo stoccaggio e destinato ad aumentare. Ciniaschl ha delio che -si deve privilegiare e sostenere la carne di qualità, scoraggiando l'allevamento di quella produzione palesemente senza mercato, destinata, sin dall'origine. all'ammasso pubblico.. L'avvocato Cimasclii ha polemizzato con i sostenitori della .dieta mediterranea., priva di carne, ricordando che qualsiasi dieta equilibrata non può prescltl; dere dal valore nutritivo delle proteine animali. Ed a proposito della diffusione del fasifood, cioè del pasto rapido, tra i lavoratori degli uffici e tra i giovani. Cimaseli! ha detto che -un hamburger di buona carne tritata, privo di manipolazioni, può rispondere a questa rU-liicsta. meglio di tanti surrogati 6 dei panini-. Un'altra iniziativa suggerì la dall'Assocarni è quella di ottenere dalla Cee la proibì zione dagli allevamenti di sostanze estrogene, non tanto per ragioni di salute, (perchè gli studiosi hanno ridimensionalo l'allarme lanciato al cuni anni la sulle conseguen ze degli ormoni), quanto perchè generatrici di animali ancora più grassi e ricchi di carne, quella carne clic non viene consumata anche per paura degli ormoni. Infine, una speranza circa lo smaltimento delle carni sitavate nei magazzini italiani è nata dalla recentissima decisione del Cipcs. il comitato tecnico-economico per l'assistenza alle iniziative di aiuti ai Paesi de) terzo mondo, di includere la carne nei prodotti da inviare a questi Paesi sotto forma di aiuti. -Naturalmente — ha concluso Cimaseli! — non si manderà carne da tenere sotto freddo, perchè la catena del freddo in questi Paesi è del tutto inesistente. Si mineranno aiuti alimentari con carne lavorata in maniera speciale dall'industria dell'inscatolamento, oppure con carne essiccata, come già fanno alcuni Paesi dell'America Latina verso l'Africa-.

Persone citate: Leopoldo Cimaseli

Luoghi citati: Africa, America Latina, Italia, Roma