Matti per i giochi senza scrupoli di Furio Colombo

Ma iti per i giochi senza scrupoli NUOVI PASSATEMPI AMERICANI CHE GIÀ' ARRIVANO IN EUROPA Ma iti per i giochi senza scrupoli Si chiama «Trivia» una specie di parole incrociate parlate, un tennis vorticoso di domande su baseball e Borsa, cavalli e elezioni Uno sforzo di memoria e di riflessi - Ma ora si afferma un nuovo tipo di confronto con i «giochi senza morale»: si immaginano un furto, un assassinio, e si gioca col rischio d'essere scoperti, con l'approvazione o la condanna degli altri - Proprio come la vita NEW YORK — Trivia è una parola immensamente popolare in America, un'e-J spressione modesta per indicare un passatempo di popo-\ latita immensa. Si gioca a casa, a scuola, in televisione,' sulle rampe lanciamissili, nella navicella spostale in orbita intorno alla Terra, fra le truppe americane che ten-\ goito d'occhio l russi lungo i confini delle due Europe. Da-, vld Stockman, l'ex ministro; del Bilancio di Reagan diventato banchiere, ha anno-] tato di avere «giocato a trivio tutto il tempo». Ma lo fanno anche i giornalisti oc-, .campati alla Casa Bianca, masticando chewlngum e aspettando per ore e per. giorni una notista, \ Fra gli ostaggi di Beirut il gioco, con tre o quattro partner, è cominciato febbrile già. nelle prime ore, quando tutti] erano ancora inchiodati al sedili del 747 della Twa. A, volte le reazioni furibonde dei terroristi sono state causate proprio da questo. Non capivano che cosa sussurra-\ vano tra loro gli ostaggi. Li] hanno costretti a ripetere ad, alta voce: «Quante corde; metalliche ha il ponte di, Brooklyn?». Si è poi saputo die i terroristi hanno minacciato di sparare, temendo un linguaggio in cifra. Trivia non ha ancora piantato radi-] et fuori della cultura ameri-] cana, ma lo farà presto. Sta già diffondendosi in Europa. E' un genere di passatempo' basato su un ritmo incalzan-'] te che ricorda la musica, fatto di uno sforzo continuo di associazione e di memoria, carico di dati e di fatti come il linguaggio dei media, basato sul confronto febbrile di, velocità dei riflessi che mima le altre prove, fisiche e di bravura, su cui sembra fon-\ darsi il comportamento di, massa iti America, dalla pa'lestra al Jogging, alla mara-, tona. Trlvlà'é UH «etani» ver-; 'baie che può farsi dovunque, e su tutto, il piti portatile-dei] giochi, il più semplice del] tornei. Ma anche il plit acca-] nlto e ossessivo. SI gioca in due o In venti, qualunque ar-\ gomento è buono, e pochi sanno che bisogna avere alle^ spalle un metodo di ferro e uno straordinario allenai mento per vincere. Fino a qualche tempo fa'] '■era sembrato che trivia poetesse moltiplicarsi all'inflnt-' to per estensione di campo,' di soggetti, di genere, il base-', \ball e la Borsa («qual è stato 11 titolo che ha raddoppiato netto un'ora prima del crollo dell'Impresa legata a quel tiitolo?»;, I cavalli e le elezioni ^presidenziali («chi ha usato ,l'espressione woodoo econo-, mlcs durante le elezioni presidenziali del 1976, e contro .quale avversarlo?»). . . OH", >U-.'> li»,. , - jj- À teatro SI ha che giocano ininterrottamente a trivia sia le équlpes del telegiornali, che usano come «tempi» del matches gli Intervalli pubblicitari fra una notizia e l'altra,^ che i team di chirurghi die si affidano al gioco per distendere i nervi nelle fasi lunghe e ripetitive di certi interven-', ti. Ma Placido Domingo haraccontato che trivia tiene su il morale dietro le quinte del Metropolitan e che gli e capitato la scorsa stagióne di cantare un'intera aria senza smettere di cercare la rispo-, ■sta decisiva per un torneo in corso fra macchinisti e cannanti: «In quale guerra, in 'quale battaglia e nel pressi Idi quale città viene pronun-! data la frase; "tt mio regno' IpeV uh cavallo''?». TfHvia è' tunà lieve droga del tempi \mortt. I tempi morti, nel ìmondo veloce del trasporti e 'dei media sono sempre più] lunghi. Viviamo tutti mo-. menti intensi di cose che et interessano o,cl preoccupa-. Perì no, e lunghi intervalli questi Intervalli trivia è i( gioco perfetto. «La verità è,' che ci sentiamo un po' tutti' In un'immensa sala d'aspet-l to», ha notato il comico negro Bill Cosbp. «Non si sa bene che cosa stiamo aspet-: tandò, ma si deve pure ammazzare il tempo». C'è, per i trivia, la teoria del tempi intermedi del sociologo Paul Starr: «Sono' vent'anni che viaggiamo sugli stessi aerei, vent'anni che prendiamo le stesse mediciine, vent'anni che non.ci capita in mano un oggetto con una tecnologia veramente nuova. O almeno questa e l'impressione, che abbiamo. 'Sono arrivati 1 computer,' ma solo come miniaturizza-! zlone di qualcosa che già esisteva. E poi proprio i compu'ter favoriscono questa febbre dell'intervallo, questo! senso del tempo morto In cui si deve pure tare qualcosa». E' l'eccesso di informazioni disponibili da trasformare In \materiale di gioco. «Lo scat- jto, però, tra un'epoca e l'al:tra del tritio games» fra ■quantità e qualità, fra l'equivalente verbale delle parole^ Incrociate e un nuovo tipo di ■confronto e di scontro personale fra giocatori, è stato dato dalla generazione dei •giochi senza morale». Sull'istinto «QuesU glocìhl sono basati, come dice..uno dei cuoi inventori. Henry Makow. sull'I-) stinto, la scelta, il rischio, l'approvazione e la condanna degli altri, proprio come la vita*. Tipico del 'giochi sema morale» è che vi siano da una parte quesiti drammatici e dall'altra nessuna risposta esatta. Vince non chi reagisce nel modo 'giusto», ma chi viene approvato, al voti, dagli altri giocatori. Per questo il più celebre fra i nuovi giochi (che si chiama «que-, stione di scrupoli»,) richiede almeno tre giocatori. Ma è preferita una partecipazione, larga, anche di venti o trenta1 persone. E' stata scoperta,, alla First Bank of Chicago, una rete di quattrocento giocatori stabili. Molti lo fanno, dal Kansas al Texas, per corrispondenza. Si scambiano a distanza le domande e risposte del giochi tipo «questione di scrupoli». Come In una •catena di sant'Antonio», uno del giocatoti manda in giro la domanda: «Hai ricevuto una somma in contanti per avere favorito un affare. Puoi non dirlo alla tua azienda e puoi non farlo figurare nella dichiarazione fiscale. Naturalmente prima o poi chi ha pagato potrebbe parlare. Ma la somma è Ingente. Che fare?»: le domande sono centinaia e i giocatori possono aggiungerne pe-' scando dalla fantasia o dalla vita, camuffando nelle battute del gioco i loro veri problemi. Ecco l'esempio recente di una domanda che ha fatto il giro dei ministeri, a Washington: «Ho scoperto che la ragazza con cui avevo una relazione vedeva anche un altro uomo che poi è risultato malato. Potrebbe essere. Aids. Lo dico a mia moglie?». C'è poi la parte 'creativa» del gioco senza morale. Il giocatore deve immaginare di essere un altro. «Siete un politico e fate parte della commissione Armamenti. Avete perduto la borsa con documenti top secret in una casa che non avreste dovuto visitare, anche perché slete stato eletto col sostegno delle chiese cristiane. Se lo dite, la borsa può essere trovata, ma la vostra vita segreta viene scoperta e la vostra, carriera è finita. Se non lo. dite la sicurezza del Paese è In pericolo». Sostengono gli autori di' questi giochi che i partecipanti adorano passare da domande di portata universale, e le cui risposte hanno conse-, guenze gravissime, alle domande che riflettono pia da vicino la vita di tutti i giorni. «Mentre sono in trasferta, Icon la carta di credito deliaIzlenda, posso comprare un ! vestito a mia moglie. Corro !un rischio, ma risparmio tre, cento dollari». | // successo e l'errore sono ■ ! continuamente in agguato, Idicono. Ma la novità di questi giochi consiste nel fatto iene essi seguono una strada le 'ie era già praticata da mol! tissima gente. Non esiste ciò 'che è giusto o sbagliato. Esili; ciò che la maggioranza degli aH■•,■ tende a condannare o approvare. ; Per esemplo c'e tutta la se-— \zior' «domande e risposte 'arrischiate». Vuol diie correre un rischio notevole, in cambio di un vantaggio notevoli, ma lungo una strada stretta c pericolosa. L'esemplo classico di «giochi senza scrupoli» è lo scambio fra 'una confessione e la propria -alvezza: per esemplo far sa\pere al dirottatore che l'altro passeggero è un soldato americano o un ebreo, in cambio, •del rilascio immediato. Oppure 'incastrare» qualcuno la cui caduta renderà Ubero •uno spazio interessante per la carriera del giocatore. Uno dei dilemmi tipici è questo: «Urtate qualcuno con la vostra auto. Se vi fermate a i soccorrerlo gli salvate vita ma sicuramente dovete atfrontare arresto e processo. Se non lo fate, dato il luogo ! deserto, avete due certezze: |la vostra impunità e la morite dell'altro». Sono due culture, quella] ' del gioco del trivia e quella del «giochi senza scrupoli», che si sovrappongono l'una all'altra come due specchi del comportamento comune.' I trivia sono la ricostruzione . .improvvisata e orale, del mondo della musica, della televisione, del trattenimen-, to continuo, una cosa segue \Valtra in un montaggio che occupa tutto lo spazio possi-' ' bile, tutto U tempo marginale,, purché non a//lorl mal la noia fra le fessure delle cose' • da fare et lunghi intervalli e •la bultura dell'attesa», esasperata da un mondo in cut tutto si può fare rapidamente e senza fatica ma tutto — allo stesso tempo — è fragile, può rompersi facilmente e dar luogo a crateri di tempo vuoto, come quando il computer »va giù» nel terminal di un aeroporto, bloccando decine di migliala di persone in un nodo di strade incro.ctate. Il «gioco senza scrupoli» invece è il primo segno della 'morale dei media». Ciò che è tollerato o che è ammesso, non è scritto in al-■cun libro, ma solo nella tolte-, rama o accettazione o censura pubblica degli altri. Il rischio, in ogni scelta è doppio. La farò franca? e gli altri staranno dalla mia parte? Qui viene fuori il nodo più' ■delicato. «Gli altri stanno dalla tua parte se la fai franca». Senza la minima esitazio-' ne Henry Makow dice d'essersi ispirato a questo principio nel costruire il suo gioco. Ne ha venduti finora milioni di pizzi. E questo senza contare le imitazioni che ormai animano i tempi morti di '• < tutto il Paese, fra adolescenti e bancari, fra blue collare e white collare e persino nelle serate in famiglia. Se Makow, avesse ragione? Furio Colombo :

Persone citate: Henry Makow, Paul Starr, Placido Domingo, Reagan

Luoghi citati: America, Beirut, Europa, Kansas, New York, Texas, Washington