Da Cinecittà: Grazie Rai

Da Cinecittà: Grazie Rai Premi agli artisti che lavorano negli studi romani Da Cinecittà: Grazie Rai I riconoscimenti a Lattuada, Orsini, Gassman, Villaggio, Verdone, Grandi ROMA — Sotto i riflettori della televistone, il cinema pubblico ha premiato l'altra sera i produttori clienti di Cinecittà e gli artisti che negli studios del Tuscolano sono di casa. I Passaporti di Cinecittà sono stati quest'anno ritirati dai massimi dirigenti della Rat, dai registi Alberto Lattuada per Una spina nel cuore che ha appena finito di girare, Valentino Orsini per Figlio mio Infinitamente caro (in programmastone) e JeanJacques Annaud die sta per iniziare la trasposlslone cinematografica del romanso II nome della rosa di Umberto Eco. Tra gli attori premiati (Qassman, Villaggio, Valeria Gollno, Gemma e Serena Grandi) l'exploit più stravagante l'ha offerto Carlo Verdone arrivato sul palcoscenico con la motocicletta che cavalcherà nel suo prossimo film, Troppo forte (le riprese cominceranno a giorni ed è prevista una partecipazione di Sordi: la colonna sonora sarà di Antonello Venduti). Nata quattro anni fa con lo scopo di sottolineare che ti cinema è la terza industria romana (dopo turismo ed edtltsia) la festa di Cinecittà st è ormai inserita nell'agenda degli appuntamenti da non perdere per chi lavora nel 'pianeta audiovisivo». L'altra sera, però, tutto si è svolto in un clima di grande confusione nel quale sono rimasti coinvolti perfino i ministri (Darida e Logorio) e il sindaco Signorello che erano stati invitati per dare lustro al nuovo corso dell'Ente Gestione Cinema. Una confusione che non ha certo giovato all'immagine cinema. Nel giorni scorsi i più autorevolt responsabili dell'industria cinematografica privata (Agis, Anica, produttori, esercenti e distributori) si erano riuniti a Roma per progettare la rlvltaltszaslone del mercato, rilanciando con l'immagine cinema anche una rete di punti vendita (videocassette) che assicuri il pieno sfruttamento del film, anziché limitarlo alle attuali prime visioni e alla cessione televisiva. Per Franco Bruno, presidente dell'Agis, «occorre razionalizzare le uscite in funzione anche dello sforzo promozionale che si fa per sostenere 1 film. Inoltre è indispensabile un plano per fare arrivare in provincia 1 film contemporaneamente alle grandi città. E ciò è possibile lanciando 1 grossi film con 150 copie». «Mal come In questa occasione — lux aggiunto Carmine Cianfarani, presidente dell'Anica — si è recepita da parte degli Imprenditori la volontà di costituire un fronte comu¬ ne per rilanciare il cinema nelle sale». Nel dibattito a porte chiuse non sono mancate le autocritiche. L'obbiettivo più immediato è di prolungare comunque la stagione: portandola dagli attuali set a nove mesi. Per fare ciò necessitano buoni film e sale accoglienti. Ernesto Baldo

Luoghi citati: Roma