Il San Paolo in Oriente di Sandro Doglio

Il San Paolo in Oriente Nuova filiale a Singapore, e si punta a Pechino Il San Paolo in Oriente DAL NOSTRO INVIATO SINGAPORE — L'Istituto San Paolo di Torino ha Inaugurato ieri la sua settima filiale all'estero, a Singapore. Il presidente Gianni Zandano ha definito l'avvenimento «Il nostro primo passo in Asia, dove sempre nuovi mercati si stanno aprendo e ci sono molti Interlocutori che offrono prospettive molto buone». Zandano è giunto a Singapore provenlendo da Pechino, dove sono state poste, ha detto, •le premesse per l'apertura di un ufficio». La banca torinese è in un periodo di intensa e positiva attività: ha chiuso il 1984 con una raccolta record di 43.700 miliardi di lire, che diventano piti di 66 mila miliardi se si considera il gruppo San Paolo, che comprende anche il Banco Larlano, la Banca Provinciale Lombarda, le filiali estere e alcune banche associate. L'espansione — ha rivelato ieri Zandano a Singapore — è continuata nei primi sei mesi di quest'anno: i depositi sono cresciuti del 15,5%, mentre le attività /(nomarla-, rie complessive (depositi, titoli e quote di fondi comuni mobiliari) sono aumentate del 27% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 1 soli finanziamenti in valuta concessi per operazioni commerciali con l'estero luxnno raggiunto (primo semestre 'SS) i 1923 miliardi.'. Oli anticipi all'esportazione^ sono cresciuti di oltre il 10%. E' di pochi giorni fa la notizia che proprio il San Pàolo ha lanciato il primo prestito obbligazionario in «eurolire; dopo essere stato fra i primi ad affacciarsi sul mercato dell'Ecu. •L'innovazione finanziaria, aggiunge Zandano, è diventata un po' la nostra specializzazione: dopo aver introdotto per primi i certificati di deposito, abbiamo anche creato il conto di liquidità (il "San Paolo-famiglia") che sta avendo un grande successo*.I '■; Fino a pochi anni fa il San Paolo era praticamente assènte all'estero: la prima filiale è stata creata a Francoforte nel 1979. Ma in que-. sfultimo anno, con l'attività delle prime sei filiali — Francoforte, Monaco di Baviera, Amsterdam. Londra, New York e Los Angeles — a cui ora si aggiunge Singapore, la raccolta di denaro all'estero è cresciuta in un anno del 75%, mentre gli impieghi (470%) rappresentano oggi quasi un quarto del totale degli impieghi creditizi erogati dall'azienda. Perché il San Paolo ha aperto una filiale proprio a Singapore? 'L'economia di questo picco/o Paese, ci ha detto Zandano, anche se quest'anno si registrerà una stasi, va nel complesso molto bene. Abbiamo tuttavia privilegiato Singapore essenzialmente per la sua sfrbllità politica, per l'efficiènza delle comunicazioni, per i servizi a basso costo. E naturalmente per i vantaggi fiscali che offre questo Stato, nonché per la posizione geografica: è un po' il centro del mondo asiatico'. Con l'apertura della sede di Singapore il San Paolo — utilizzando le altre sue filiali all'estero — in pratica può effettuare operazioni di cambio e valuta ventiquattro ore il giorno, coprendo tutto il globo. Fino a qualcìic mese fa sembrava die Singapore dovesse anche raccogliere totalmente l'eredità di Hong Kong, il cut destino —con il passaggio al governo di Pechino — sembrava segnato negativamente. Non sarà cosi: i contatti tra Citta e Gran Bretagna, hanno ora dissipato i timori, assicurando alla vecchia Hong Kong'un nuovo roseo e solido avvenire. Può sembrare perciò curioso che la presenza delle banche italiane si accresca proprio ora-invece a Singapore: il San Paolo si aggiunge infatti ai numerosi altri istituti finanziari italiani presenti a Singapore con filiali o uffici di rappresentanza. C'è la Comit, la Banca Nazionale del Lavoro, il Credito Italiano, il Banco di Roma, la Banca Nazionale dell'Agricoltura. E fra pochi giorni anche il .Monte dei Paschi di Siena inaugurerà qui una propria filiale. Sandro Doglio

Persone citate: Gianni Zandano, Zandano