II Torino per Iottare, senza paura di Bruno ?bernardi

II Torino per Iettare, senza paura II Torino per Iettare, senza paura Nella battaglia contro il Panathinaikos basterebbe un pari ma Radice ammonisce; «Non sappiamo difenderci, dobbiamo cercar la vittoria» DAL NOSTRO INVIATO ATENE — ti Torino stasera, di fronte a 80 mila spetta-' tori, dà l'esame di greco per la maturità internazionale. Il miliardario Panathinaikos è un ^professore' severo che si è specializzato in dieci Còppe dei Campioni (una finale e una semifinale), in tre Coppe delle Coppe, cinque Coppe Uefa e una Coppa delle'Fiere. \ Il Torino insomma sa di esse-\ re già alla prima svolta decisiva della stagione: uscire subito dalla Coppa Uefa significherebbe non solo deludere i\ tifosi ina anche ridiinenslonare, sui piano economico, le ambizioni di una società tn ascesa che, dopo cinque anni di assenza, è finalmente tornata in Europa. E con buone credenziali per andare oltre, l'ostacolo ateniese. ' >SoTfriremo, sarà una gara molto -accesa agonisticamente, come è giusto, ma l'arbitro Vautrot è una garanzia, come lo fu Fredrlkson all'andata: 1 miei giocatori, compreso Ferri, non cadranno nella trappola delle provocazioni», assicura Radice che, inizialmente, schiererà la stessa formazione che ha battuto la Sampdoria, tenendo pronto Beruatto per la ripresa. Danova andrà in panchi-' na. Radice è sempre convinto che il Panathinaikos, privo dell'argentino Rocha, squalificato, ma con il recupero del regista jugoslavo Rajec, sia: alla portata del Torino: «Abbiamo cinquanta probabilità su cento. Rispettiamo gli avversari, che saranno alutati dall'ambiente, senza paura. Junior, all'andata, venne ingabbiato da Vamvakoulas e stavolta potrebbe occuparsi di Zajec, come è accaduto con Souness, stando un po' più arretrato. Con la Sampdoria, però, non abbiamo centrato il primo tempo, poi ci siamo prodotti in un quarto d'ora di fuoco. Siamo squadra dalla carburazione lenta, con piccoli e costanti miglioramenti. Il Panathinaikos ci' dirà se possiamo cullare qualche sogno». Il 2-1 di Torino consentirebbe ai granata di puntare allo 0-0 ma sarebbe un errore poiché al Panathinaikos basta 11-0. Radice spiega che la sua squadra non sa difendersi' e dovrà cercare di vincere,' agendo di rimessa con Schachner («che le occasioni se le crea anche se commette qualche sbaglio»; e Comi che\ dovrà fare da apripista per gli inserimenti di Dossena, Ju-\ nior o Sabato. Segnare alme• no un gol potrebbe essere de¬ terminante. Radice si prepara] anche al supplementari ed al rigori: «Nostro specialista è Junior, per gli altri deciderò sul momento e mi concedo un po' di mistero. C'è anche Martina.. E Martina, il pararigori, si augura non si arrivi alla soluBione dal dischetto. Sente la gara, e pur essendo alla sua prima uscita in una competizione europea di Coppa, è convinto che il Torino possa addirittura vincere. ì granata, dopo essere stati all'Acro- Oltre mezzo miliardo poli, hanno rivisto il film dell'incontro con i greci e sono più fiduciosi, compresi Junior e Zaccarelli, i due condottieri, Zaccareili dice che se il Torino supera il primo turno può diventare la sorpresa della Coppa: «L'importante è non avere complessi né lasciarsi condizionare dal pubblico, che non scende in campo». Il capitano era già stato àd Atene, in panchina, quando la Nazionale, nell'80, batté la Grecia per 2-0, proprio nel vecchio campo del Panathinaikos, autentica fossa dei leoni. E Dossena, che ha già giocato all'Olimpico, sprona i compagni: «Nella vita ci sono occasioni che non bisogna fallire. Questa lo è». Anche il Panathinaikos ostenta grande sicurezza, entrano Zajecjse dovesse los. Zajec, che affrontò il Torino nove anni fa con la Dinamo Zagabria, pensa che sarà dura, Bruno •Bernardi bll

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