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« Ruf», un'opera rivelazione Mechkat ha diretto il lavoro del portoghese Nunes « Ruf», un'opera rivelazione VENEZIA — Con il secondo-concerto dell'Orchestra sinfonica della Rai di Torino, diretta questa volta da Farhad Mechkat, il 42° Festival di musica contemporanea ha interrotto il consueto accostamento fra avanguardia Anni Clnquan'♦amN* prodotti- JOdienH' jper p concentrarsileu qKéàtf-:itìtl*v\ wi'f, con tre lavati conclusi tra il 1980 e '83 e tutti in prima esecuzione per l'Italia. Di Francisco Guerrero,< spagnolo di 34 anni, si è ascoltato Amar Atman, un| brano denso, di breve durata, ma pieno di fatti interessanti, fra cui la ricerca dt tinte acutamente stridenti di flauti e ottavini. E' seguito Wal dello svizzero Ro¬ land Moser, pagina dal tratto piti riposalo clie trae ispirazione dalla grandiosa vita acquatica delle balene: sono otto episodi di grande finezza da cui traspare un respiro naturistico, e che trovano un poetico rilievo dialogante nell'intervento sofistico MdXVAmmW/ori ("Qvasi ■Ma l'opera che ha impressionato di più, suscitando un vivo compiacimento nel pubblico della Fenice, è stata Ruf del portoghese Emmanuel Nunes, nato a Lisbona nel 1941, assai noto in Europa, ma ancora sconosciuto in Italia: Ruf è una partitura die lo colloca fra i piti interessanti compositori contemporanei; di vero respiro sinfonico, ha alle spal¬ le molto Varese (e quindi lo slravinskl della Sagra), ma tratta l'orchestra immensa '■(cui si aggiungono accorgi-' menti elettronici) con fantasia e continuità di soluzioni: da un nucleo di furibonda e aggressiva manipola-, zlone del materiale, poco allaJvoltq la partitura si as- netto) e concludendo l'arco con una spontanea, quasi necessaria citazione dell'ultimo Lied del Canto della terra inahlerlano. Mechkat ha guidato l'orchestra torinese in una realizzazione di straordinaria' efficacia; e Ruf è opera da far circolare e riascoltare, presto.