Ai vescovi del Brasile più povero il Papa raccomanda l'ortodossia

Ai vesiovi del Brasile piò povero il Papa ra€€omanda l'ortodossia Segnala i pericoli di divisione, provenienti anche dall'interno (Boff?) Ai vesiovi del Brasile piò povero il Papa ra€€omanda l'ortodossia CITTA" DEL VATICANO — Giovanni Paolo II' ha espresso una nuova critica verso la teologia della liberazione, senza citarla esplicitamente, nel discorso tenuto leriiVa un gruppo di vescovi brasiliani del Nordeste (una delle regioni più- povere del Paese) in v.i§lte-«<yl.limino». E' una presa di posizione — dopo alcuni mesi di silenzio sull'argomento da parte ce 1 vertice della Chiesa — che fa eco alla condanna espressa di recente dal Consiglio episcopale latino-americano al termine della riunione di Bogotà. La conferenza episcopale brasiliana è quella In cui si registra il maggior numero di voci a favore dei teologi della liberazione: due del suol elementi di maggior prestigio, 1 cardinali Arns e Lorschelder, un anno fa accompagnarono a Roma Leonardo Boff, al suo colloquio con Ratzinger, prefetto della Congregazione della fede. tL'anima naturalmente cristiana del Brasile — ha detto il Papa — 6 severamente minacciata da fattori esterni e interni». Fra 1 primi ha citato la mancanza cronica di sa¬ cerdoti, la crescita del secolarismo e il proselitismo 'insidioso e sleale» delle sette e dei gruppi religiosi acattolici, la crisi del valori morali. Più ampia c dettagliata, la descrizione degli, elementi di pericolo - interni : « Un certo dima di incertezza è Hi ambiguità, nel!■annuncio della, fede, e delle verità; la conseguente nascita di dubbi e perplessità nello spirito di molti cattolici, soprattutto del più semplici, riguardo al contenuto e alle esigenze della fede; le divisioni tra fratelli nella stessa fede intorno a questioni fondamentali; il pericolo di veder, allinearsi immagini di Chiesa che né nettar teoria né nella pratica corrispondono a quella che il Verbo di Dio fatto uomo ha fondato». I vescovi devono perciò essere segni efficaci di unità per 1 loro fedeli — ha raccomandato il Papa —, 'Soprattutto in mezzo a fermenti di divisione», per tutelare questa unità ^quando appaia in pericolo». I presuli brasiliani hanno riferito al Papa delle condizioni di povertà inumana in cui vivono 1 loro fedeli. Qualche giorno fa, a un altro gruppo di vescovi, Giovanni Paolo II aveva raccomandato di procedere in maniera sistematica verso l'obiettivo «di estinguere .la povertà e di lavorare alla conversione di Quanti possiedono ricchezze e mezzi». Ieri 11 ha esortati a compiere uno sforzo di alfabetizzazione delle popolazio¬ ni di cui hanno la cura spirituale, primo passo verso «lo sviluppo, l'integrazione sociale e la libertà autentica: non si opera nessuna reale riforma di struttura, né si crea un nuovo, ordine, socio/e, n£ «1, realizza una liberazioh&'fìènulria con gli analfabeti». Nella sua recente riunione di Bogotà, il Celam aveva concluso i suol lavori con un comunicato, in cui I vescovi si dichiaravano preoccupati •per l'esistenza, all'interno delle nostre stesse comunità, di scritti e atteggiamenti che sminuiscono o disconoscono l'autorità della gerarchia che Cristo ha stabilito nella sua Chiesa». li Consiglio episcopale, presieduto da mons. Quarraclno, riaffermava solidarietà e devozione verso la Santa Sede. «Senfiamo la lacerazione profonda prodotta da una pietosa radlcalizzazlone in gruppi delle nostre chiese; Il fenomeno — concludeva 11 documento — risulto più penoso quando sono gli agenti di pastorale ad assumere posizioni di tale natura che ledono l'unità della Chiesa». Marco Tosattl

Persone citate: Arns, Boff, Giovanni Paolo Ii, Giovanni Paolo Ii', Leonardo Boff, Ratzinger

Luoghi citati: Bogotà, Brasile, Roma