Gli altri castelli, a picco sui Pirenei

Gli altri castelli, a picco sui Pirenei Gli altri castelli, a picco sui Pirenei Ipiù famosi sono quelli della Loira. Ma di castelli, in Francia, ce ne sono 10 mila. I più suggestivi sono spesso nascosti, in luoghi impressionanti, come le fortezze del Pirenei dove nell'XI e nel XII secolo si rifugiarono giréretici caterr^èlW^naronoTOdrFrat^fc'é^ragone-s si. Alcuni di questi fortilizi sono concentrati nelle Corblères, un rettangolo montuoso, poco abitato, ricco d'interesse geologico e paesaggistico, che si stende a Sud-Est di Carcassonne. ' Regione di rocce grigie e di pendii coperti da ginestre, cosparse di lecci e di querce, le Corbières sono limitate dal corso dell'Aude. dal mare e dai Pirenei. Qui il confine è scandito da una linea di fortezze medievali. Se si viaggia con un mezzo proprio è meglio comprare la guida Michelin dei Pirenei e magari, per i dettagli geografici della zona e per qualche escursione a piedi, i fogli 2347, .2348, 2447 e 2448 (Quillan, St-Paul-de-Fenouillet, Tuchan, Rivesaltes) della carta al 50.000 pubblicata dall'Institut Géographiqùe National. Si trova facilmente la nazionale 117 che unisce . Perpignano a Foix. Giunti a Maury si prende sulla destra, verso Nord, per una strada tortuosa che offre anche la vista dello strano castello di Queribus. quasi in bìlico su un pilastro roccioso. Se invece si ha soltanto la preoccupazione di guardare, si può" far base a Carcaissonnc. la l'eiltà-fortezza- «reinventata, .in .un'area recente "dall'architetto Viollel le Due. Da Carcassonne. che è molto piacevole (raggiungibile da Milano o Torino in una giornata di treno) le possibilità di essere portati in giro per le Corbières non mancano. Il Comité de Turisme de l'Aude (39 Bd Barbès, 11000 Carcassonne. tel. 68-793.009) organizza cir•cuiti di 4 giorni «sur les traces des cathares» per visitare castelli e paesi dove l'eresia dei catari è prima fiorita e poi annegata nel sangue della crociata contro gli albigesi: Quillan. Minerve. Montreal. Puivert. Puilaurens, Queribus e Peyrepertuse. Se 4 giorni in comitiva sembrano troppi, ci si può affidare all'agenzia Bourdier di Carcassonne che in un giorno, con un traballante ma agile pulmino, fa compiere una scarrozzata sul circuito, verso una delle mete più convincenti: Peyrepertuse, appunto. Il castello (il nome vuol dire .pietra forata.., forse dovuto a una profonda grotta) si vede da molto lontano. Le mura spuntano, a quasi 800 metri di altezza, dalla cresta di un massiccio calcareo con le pareti precipiti. Costruito dà'signori locali verso il Mille, come al solito sui resti di un castrum romano, venne rinforzato nel 1250 da San Luigi re di Francia,, che lo aveva comperato dagli aragonesi. Una trentina d'anni dopo, suo figlio Filippo, che con gli aragonesi era in cattivi rapporti perché voleva annettersi la Catalogna, pensò di rinforzare le fortezze di retrovia. Cosi fece costruire il castello di San Jordy, attaccato a quello di Peyrepertuse. ma ancora più in alto, sullo sperone di montagna rimasto libero. Oggi il complesso fortificato dei due castelli, o meglio ciò che ne rimane, si estende per trecento metri di muraglie, torrioni, scalette, piazzole e cappelle a cui si accede per l'erto e malfido sentiero che dal parcheggio conduce alle rovine. Arrivati in cima, sdraiatevi su qualche rudere e ammirate lo sterminato panorama, battuto dal Vento. Renzo Butazzi

Persone citate: Renzo Butazzi, San Luigi, Vento

Luoghi citati: Carcassonne, Catalogna, Francia, Milano, Sud-est Di Carcassonne, Torino