Meglio il video o la lavagna?

Meglio il video o la lavagna? Meglio il video o la lavagna? INFORMATICA in classe: un progetto ministeriale ne prevede l'introduzione nella scuola media superiore, e in un prossimo futuro, anche nella scuola dell'obbligo. Ogni istituto dovrebbe essere dotato, nel giro di qualche anno, di un laboratorio di informatica con personal computer per i quali il ministro ha già scelto il sistema operativo, MSDOS, e le caratteristiche fondamentali, video grafico a colori, memoria centrale di 256 Kbyte, due drive per floppy disk da 360 Kbyte e una stampante ogni due computer. Il «Piano nazionale di informatica* appena varato ha già suscitato critiche e polemiche per le scelte compiute, scelte che appaiono un po' affrettate e non sufficientemente motivate. Certo l'Italia è in ritardo, tutti lo riconoscono, rispetto agli altri Paesi europei nell'introduzione dell'informatica nelle scuole e la confusione in questo campo è enorme. Ma proprio questa situazione doveva portare a'scelte più meditate che tenessero maggiormente in considerazione le esperienze già esistenti. Va.lga per tutte la critica della' Tnathésis, l'autorevole associazione degli insegnanti di matematica: «A differenza degli altri Paesi europei, contenuti e metodologie moderni verranno innestati all'improvviso, su una scuola che si basa su programmi vecchi più di settant'anni e avulsi dalla attuale realtà della matematica*. Esìste anche il problema di chi debba essere, se dev'esserci, l'insegnante della nuova disciplina per ora accollata molto semplicisticamente all'insegnante di matematica. «Lo spazio per l'informatica — dice ancora la Mathesis — non dev'esse¬ sponiamo di soluzioni definitive, anche perché la componente umana, il docente, gioca un ruolo fondamentale. Esistono però già indicazioni sufficientemente consolidate cui fare riferimento. Osserviamo intanto che l'elaborazione amplia grandemente le possibilità sperimentali dell'insegnante e dello studente. Nella scuola tradizionale gli esempi numerici sono in condizioni anche peggiori. Il calcolatore elettronico consente esemplificazioni concrete su situazioni significative del mondo reale: esso costituisce una vera e propria protesi per ampliare . in ' <ln<oiiro'èceézloHaWl<pbss'ibi. lltà elaboratile umane. Più importanti' ancora sono le nuove metodologie per la soluzione di problemi: ben applicate, abituano l'allievo alla precisazione dei concetti e alla coerenza operativa. ; Tutto ciò richiede un preliminare approfondimento culturale e metodologico da parte dell'insegnante, perché il calcolatore non risolve i problemi ma mette l'uomo in grado di sfruttare molto più a fondo le caratteristiche computazionali della sua intelligenza. Non si deve ignorare che alla prospettiva informatica sono connesse possibilità di pericoli: pericoli intellettuali (si può essere spinti sempre più a risolvere i problemi con la «forza bruta, di numeri e numeri e numeri, generati senza idee' precise); pericoli economici (si sviluppa indubbiamente una pesante pressione da parte delle case costruttrici dì calcolatori); pericoli educativi (un numero crescente di giovani sarà attratto dalle possibilità di lavoro connesse con i calcolatori, a scapito di altre attività). VEDIAMO come sia possìbile, nella situazione scolastica attuale, introdurre il computer in classe. I programmi che presentiamo sono alcuni esempi del lavoro che può essere svolto partendo da argomenti tradizionali del programma scolastico. Sono gli stessi studenti che, dopo poli cambio 10 REM «CAMBIO LIRE IN DOLLARI* 20 INPUT «QUALE SOMMA IN LIRE DEVE ESSERE CAMÉIATA IN DOLLARI* ; L 30 INPUT «QUAL E' LA QUOTAZIONE DEL DOLLARO*; S 40 PRINT «I DOLLARI CORRISPONDENTI SONO»; L/S Francesco Leida versità del Michigan, numerose università britanniche, canadesi, australiane e giapponesi. E' difficile dire quali siano le novità emerse da questa conferenza, proprio perché l'accento non viene posto sugli sviluppi tecnici e sulla raffinatezza dei programmi, ma sulla sperimentazione pedagogica Al Mit si sta sostenendo un grosso sforzo per sviluppare la ricerca in un campo pedagogico. Anche se spesso si levano denunce molto vibrate contro il Basic (Zinn ha elencato tutta una serie di rigidità e di resistenze nel bambini che già conoscono il Basic), l'obiettivo primario è la costruzione di un nuovo modo di fare scuola. Anche se certi toni entusiastici possono infastidire, se il riferimento costante a Logo culture, Logo movement,. Logo comunità, possono suonare integralisti, è Indubbio che con alle spalle la più rinomata università americana si sta lavorando al dopoPiaget nella scuola. Numeri primi 10 REM «DETERMINAZIONE DEI NUMERI PRIMI* 20 INPUT «QUAL E' IL NUMERO DA CONTROLLARE.; N 30 FOR D - 2 TO N/2 40 IF INT(N/D)/(N/D) - 1 THEN 70 50 NEXTD 60 PRINT N; .E' UN NUMERO PRIMO*: GOTO 80 70 PRINT N; «E' UN NUMERO COMPOSTO. 80 END La Bruno Contigiani re trovato a scapito dello spazio dedicato alla matematica, già assolutamente insufficiente e di molto inferiore agli standard europel*. Resta quindi molto incerto l'uso che si potrà fare dei computer una volta che siano stati installati in tutte le scuole. Fondamentale, ovviamente, sarà 11 tipo di Software che verrà messo a disposizione e che indirizzerà obbligatoriamente ogni scelta. Il computer, per la sua potenza e velocità di calcolo, può rendere interessante, già a livello di scuola dell'obbligo, lo studio di argomenti ritenuti troppo complicati con gli strumenti L'introduzione del computer nell'insegnamento apre prospettive molto stimolanti, ma occorre preparare i docenti - Intanto nasce l'editoria di software didattico: ecco che cosa offre tradizionali, può permettere la costruzione di modelli ambientali, la simulazione di esperimenti scientifici e può essere lo strumento più idoneo per trattare informazioni di qualsiasi genere. Ogni disciplina è interessata all'uso del computer. Tutto dipende, come dicevamo, dal programmi dispo-. niblli che già oggi sono numerosi anche se molte volte poco conosciuti o difficilmente utilizzabili. Sono programmi prodotti non solo dai molti editori di software, ma dalle stesse case produttrici dei computer, da istituti universitari ed anche da singoli insegnanti, in tante esperienze isolale. Per rendersi conto delle possibilità rivoluzionarie offerte dall'Introduzione del computer in classe, è sufficiente provare la cas- setta dei programmi allegati al libro «Il software per la. scuola, di C. Rovelli, D. Carati e E. Rovelli, Edizioni Elettroniche Mondadori. Oli autori presentano diversi esempi che dimostrano come il computer, correttamente utilizzato, possa aprire nuovi spazi alla ricerca scolastica. Argomenti tradizionali come l'area del cerchio o 11 coefficiente angolare di una retta trovano più efficaci rappresentazioni grafiche e affascinanti modelli matematici, sui quali lo studente può agevolmente intervenire, permettendo lo studio approfondito di situazioni reali come la vita di una comunità di insetti o l'evoluzione di un villaggio di agricoltori e cacciatori. Anche gli editori scolastici, pur con molte cautele, stanno introducendo, accanto al libro, il software scolastico. Ci sono progetti ambiziosi come quello di Petrinl, risultato di due anni di lavoro e di sperimentazione, con materiale tutto originale. E' previsto come sistema operativo l'MS-DOS. In catalogo prò-grammi, per M 20 ed M 24, con modelli per lo studio dell'evoluzione biologica, dell'energia a livello molecolare, di circuiti elettrici e ancora unità didattiche di matematica, chimica, statistica o tecnica aziendale, sempre come sussidio didattico alla normale lezione scolastica. Simili sono le preoccupazioni della SEI, che parte da un progetto della scuola svedese, come un computer, 11 COMPIS, studiato apposta per 11 progetto: memoria utente 128 Kbyte, con possibilità di espansione a 256, e floppy disk da 640 Kbyte. Oltre al materiale svedese, In corso di traduzione, la SEI prevede una serie di programmi originali prodotti espressamente per la scuola italiana. Particolarmente efficace risulta la grafica del Graphmaster per lo studio matematico delle funzioni. Paravia e Ricordi hanno scelto invece come punto di partenza i programmi preparati dalla BBC per la scuola britannica. Il computer, ELECTRON, ha una memoria di 64 Kbyte, espandibile, e floppy disk da 100 o 800 Kbyte. I prò-' grammi sono in parte quelli inglesi ed in parte prodotti da gruppi di lavoro italiani. «Ogni programma — sottolinea l'editore — non va inteso come sostitutivo di un capitolo del libro di testo, ma come occasione per approfondirne i nodi più complessi*. Paravia e Ricordi si rivolgono non solo alle superiori, come i due progetti' precedenti, ma anche alle medie inferiori, con programmi di matematica, scienze, musica, ecologia. Tutti i progetti prevedono, accanto ai dischetti dei programmi, un manuale per lo studente e uno per l'insegnante, più l'avvio di nuove, specifiche collane di testi di informatica. Nessuno invece prevede, almeno per 11 momento, la possibilità per lo studente di avere in casa il proprio computer su cui esercitarsi. Eppure 1 computer, al di fuori del progetti scolastici, sono già arrivati in molte case, se non altro come videogiochl, e bisognerà tener conto anche di questa realtà. Federico Peiretti

Persone citate: Bruno Contigiani, Federico Peiretti, Rovelli, Zinn

Luoghi citati: Italia, Michigan