La strada alternativa della medicina omeopatica

La strada alternativa della medicina omeopatica La strada alternativa della medicina omeopatica CIRCA un milione di persone si cura oggi in Italia con l'omeopatia. Questo dato, affiancato dalle stime sul fatturato (dieci miliardi di lire) e dal numero delle farmacie che vendono prodotti omeopatici (più di 1500), offre un primo quadro dell'accresciuta presenza anche nel nostro Paese di una metodica medica considerata «più naturale». Riconoscimenti ufficiali e quindi una regolamentazione normativa mancano però ancora: n Consiglio superiore di Sanità ha affrontato a più riprese il problema, dando, di volta in volta, pareri apparentemente incoerenti e discordanti, ma sempre caratterizzati da un giudizio di esclusione per 1 farmaci omeopatici dalla fisionomia di specialità medicinali. Un fatto importante e imprevisto è stato la presentazione in Parlamento, nel marzo di quest'anno, di una proposta di legge per la disciplina della produzione e della vendita del prodotti omeopatici. Il «prodotto omeopatico» («preparazione ottenuta diluendo con il metodo delle diluizioni successive, in veicolo liquido o solido, materiali vegetali, animali, chimici o di altra natura»), distinto dalle cosiddette «tinture madri», potrà dunque essere venduto ufficialmente «nelle forme farmaceutiche consentite». Occorre chiedere l'autorizzazione al ministero della Sanità «che la concede a tempo indeterminato previo accertamento sulle caratteristiche e i requisiti igienico-sanitari degli impianti». Devono inoltre essere sottoposti a controlli analitici le sostanze, i prodotti e i materiali impiegati. Si dispone infine che i prodotti omeopatici siano prescrìtti «esclusivamente da un medico o da un medico veterinario e venduti in farmacia dal farmacista». Preocc L9 ATTACCO al cuore . sembrava inspiegabile: Steve Barrett era un sergente maggiore.dell'esercito inglese ancora giovane (37 anni da poche settimane), atletico e sportivo (amava correre la maratona). Nemmeno lui riusciva a credere a quel colpo. •Non accettavo l'idea di essere finito. Di solito pensi: dopo un infarto, hai chiuso con la vita. Invece no. Non sono finito». Steve Barrett è una delle tante vittime di una nuova epidemia che preoccupa sempre più i medici militari inglesi: dieci anni di ricerche hanno infatti dimostrato che la percentuale di malattie coronariche presso i militari di carriera è due volte più alta che presso i civili. L'età media dei colpiti si aggira intorno ai quarantanni: la maggior parte muore prima di aver raggiunto l'ospedale, per chi sopravvive la carriera è praticamente chiusa, con ripercussioni psicologiche a catena. Cosi i medici militari hanno incominciato a interro¬ Da «Vanghe dancale» di Ugo Prati appone: gli psicologi analizzano le reazioni degli ultimi minuti Dino Pesole upazione nell'eserc

Persone citate: Dino Pesole, Steve Barrett, Ugo Prati

Luoghi citati: Italia