I bronzi del parco di Mario Tozzi

I bronzi del parco I bronzi del parco Bologna Mario Tozzi. Inaugurazione stagionale alla Galleria Marescalchi con un'antologia di un pittore marchigiano,, scomparso pochi anni fa, il cui esordio avvenne proprio nella città felsinea, in quel blennio 1913/15 in cui, come,scrisse Ragghiami, Bologna fu un centro «cruciale» per l'arte italiana. Dal 21 settembre. coltà burocratiche sembrano le teste dell'Idra: una ne tagli, cento ne crescono. Tuttavia non mi è venuta mai meno la speranza e la voglia che altri potessero provarcelo che l'Abakanowicz, a proposito di queste sue statue, chiama la katarsls. Allora hopensato di trasformare questa villa e il parco In un luogo aperto agli appassionati d'arte. Coii(e avrà notato dal pullman parcheggiati sul piazzale, già ci sono visite da varie parti d'Europa-. Quanti interventi sono previsti? Quando verrà completato il suo programma? -Difficile dirlo. 1 lavori spesso sono lunghi. Pensi, per esemplo, al -labirintodi Morris nel parco o alla -scultura- di Melotti sul lago. Ad ogni modo spero di poter fare molti inviti. Il parco è assai vasto e pare che agli artisti piaccia questo tipo di lavoro. Dalle reazioni sembra che entusiasmino ancìie chi viene a vederli. Probabilmente la Suggestione deiluogo. O forse il bisogno di avere questi incontri particolari con l'opera d'arte. Avrà notato il silenzio grave dei visitatori davanti al gruppo di statue dell'Abakanowlczo alla parete dipinta da SolLeivttt o al cerchio di pietre di Long. Dalla prima inaugurazione, avvenuta nell'82, questo tipo di reazione è costante. Sia nell'attraversare le -stanze- di Pistoletto, Fabro, Paollni, Penone, Zorlo, Ruffi, Spoldl, Paladino e De Maria. Sia, per esempio, quando incontrano la forma gigantesca incuneata tra gli alberi di Stacctoìi ohe macro-strutture di Oppenheim-, Quale futuro per questi «spazi d'arte»? -La Villa-Fattoria di Celle quasi certamente è destinata, in futuro, a non essère .più nostra. Penso che una sua destinazione pubblica sia inevitabile. E, ovviamente, sarà un bene. L'opera d'arte non può, flon deve rimanere un godimento esclusivo, personale. Fin dai tempi antichi è stato sempre così. Specie in Toscana. Qualcuno ha scritto che sono della medesima razza del Medici. Non è vero. Mi sento invece erede di quegli uomini - del Medioevo, commercianti e artigiani pratesi o pistoiesi, che avevano una eguale passione per II proprio lavoro e per l'arte. E malgrado che i guelfi e ghibellini siano nuli proprio qui, si preoccupavano soprattutto (pensi alla straordinaria fioritura delle confraternite) dei loro concittadini. Sono, principalmente loro che godranno questi spasi d'arte-, PISTOIA — Nell'antica Villa Al Celle, a pochi chilometri da Pistoia, Inaugurazione di un «Intervento» della scultrice polacca Magdalena Abakanowicz. Consiste In 32 sculture In bronzo, alte due metri e mezzo, sparse In un rampo, e raffiguranti, come sottolinea la stessa autrice, «figure di uomini-alberi, di uomlnl-barc». L'intervento s'inquadra In una Iniziativa portata avanti da tre anni da Giuliano Gorl, Industriale cotoniero pratese e uno dei maggiori collezionisti italiani. Dopo aver raccolto per decenni opere d'arte contemporanea, Gorl ha deciso di trasformare questa sua villa-fattoria e annesso parco, che In passato ospitò personaggi Illustri come Croce e Einaudi, In «spazi d'arte». Finora una quindicina di noti artisti hanno accolto l'invito a soggiornare nella villa e a lasciarvi un loro «segno». Uomo schivo, l'abbiamo catturato durante l'inaugurazione e. gli abbiamo postola domanda: perché questi «spazi d'arte»? Ferrara Achille Funi. Una ventina di cartoni per la decorazione della Sala dell'Arengo nel Palazzo Comunale, che il pittore ferrarese esgul negli Anni 30, ispirandosi a temi mitologici e letterari. Per l'occasione, volume-catalogo con numerosi testi dello stesso artista, di Folco Qullicl, Paola Marescalchi e Felicita Frat. Alla Galleria Melotti, fino al 21 ottobre.-- Milano Baldessari e Mobeldeslgn. Nel Palazzo della Triennale, la retrospettiva, già presentata a Trento, di un importante architetto trentino, morto di recente, che fin dal 1919, salvo una parentesi berlinese, visse e lavorò nel capoluogo lombardo. Fino al 3 novembre. Gallarate Romano Notari. Antologica, dal 1961 ad oggi, di. un serio artista umbro che, come sottolinea Silvio Zanella, direttore della Civica Galleria d'Arte Moderna che la ospita, mette in luce -l'avventura solitaria di un pittore dello spirito che, specie nell'ultimo ciclo, pare ci proponga la sua visione del mistero divino-. Fino al 27 ottobre. Foligno Costumi settecenteschi. A distanza di un anno, seconda mostra «Jl un progetto espositivo dedicato a «L'arte dèi costume nel '600 umbro, in area pontificia». Questa edizióne ne documenta l'iter operativo, ossia dalla produzione dei tessuti alla trasformazione sartoriale, nei principali centri dell'Umbria. Catalogo del Centro-'Di. A Palazzo Giusti-Orftni, fino al 30 novembre. • ', Roma Le rane di Galvani. La mostra Inaugura la stagione romana, presentando una cinquantina di artisti di generazioni, tendenze e linguaggi diversi, per evidenziare l'elettricità (da qui il titolo) e l'operatività, in alcuni casi sotterranea e inedita, ' che caratterizza l'attuale tessuto artistico della Città. Eterna. Da oggi, allo Studio E. Abakanowic*: «Figure bronzee», 1985. •Perché ad un certo punto mi sono accorto che m'interessava sempre meno continuare a raccogliere opere d'arte per ornare la mia casa. Avevo incominciato nell'immediato_dopoguerra, a 14 anni, chiedendo un prestilo a mia madre. E pian plano ho messo insieme lavori di parecchi artisti: da Boccioni a Liclni, da Savinio a Marini a. Burri e Dorazio; fino ai più recenti. Naturalmente pure numerosi stranieri. Raccogliere queste opere mi piaceva moltissimo. Ma il mio sogno era di farne dono, alla fine, ad una istituitone pubblica. In Italia, però, le diffi¬ Bagherìa Circumnavigazione. A cura di Giuseppe Frazzetto, 11 artisti di origine siciliana ma operosi lontano dall'isola: da Carla Accardi e Alberto Abate a Emilio Isgrò e Mimmo Germana, da Salvo e Franco Plruca a Emilio Marcheglanl e Pino Pinel11. Alla gallerìa Pagano, dal 21 settembre. Poi verrà trasferita all'Arte Club di Catania e al Museo di Oibelllna. Bergamo f.v. NsbV»MI»MPMM>VsV»MPHsH , • ■