Dopo tredici anni presentata la traduzione concordata di Marco Tosatti

Dopa tredici anni presentata la traduzione concordata Dopa tredici anni presentata la traduzione concordata Il linguaggio usato CITTA' DEL VATICANO — La chiesa gotica di via Nazionale, san Paolo dentro le mura, evangelica, e gremita. Ci sono, monsignori in clergyman nero", pastori valdesi, suore in nero, le tuniche bianche orlate di scuro delle sorelle di madre Teresa di Calcutta,,le uniformi blu dell'Esercito della salvezza. L'occasione è importante: si presenta al pùbblico, dando la parola ad alcuni degli autori e protagonisti, la nuova Bibbia in lingua corrente, un testo eguale per cattolici, evangelici, valdesi; tradotta non nel linguaggio letterario, ma in termini correnti, nell'italiano di oggi. E' un momento solènne nella storia dei rapporti ecumenici. «£' il frutto di una collaborazione sincera — dice mons. Clemente Riva, vescovo ausiliare di Roma, — uno stimolo e un incitamento a proseguire ulteriormente in questo • campo». Mons. Riva porta .1 saluti del card. Potetti, in qualità di vicario del papa per la citta di Roma, e, '■esplicitamente il saluto e il compiacimento» dello stesso cardinale in qualità di presidente della Conferenza episcopale italiana. ■ Tredici anni df lavoro: «un fatto storico — dice Mara La Posta, valdese, l'unica donna presente fra i traduttori del l'Antico Testamento — Per la prima volta nella storia italiana esperti cattolici e prote stanti designati dalle loro chiese si sono ritrovati intorno ad un tavolo per tradurre insieme la parola dei Signore. Abbiamo la possibilità di leggere tutti la stessa Bibbia, in un linguaggio che corrlspon de al nostro modo.di parlare. E' stato fatto seguendo un metodo di traduzione scientifico delle Società-bibliche In base alle nuove tecniche linguistiche». Le fa eco Mons. Bonora, uno dei traduttori: «Abbiamo molte ragioni per rallegrarci per questa traduzione popolare mia Bibbia; Iti Condizioni di lavoro menò'disagevoli-ilgruppo traduttóri 'avrebbe dato di più: e meglio». ' In particolare Mons. Bono ra lamento, di fronte a un uditòrio attento, nel oaldo pomeriggio romano, «un't'nsufficiente resa poetica di alcuni testi biblici a elevato contenuto letterario». Ma, Yoblettivo di questa opera, finanziata dalla Alleanza biblica universale, e dall'editrice salesiana LDC di Torino, non è la ricerca di effetti stilistici di rilievo: *E'un'opera di divulgazione, che deve essere sempre verificata, in uri con ponto con il linguaggio corrente. Non abbiamo fatto la migliore tràduetone possibile — conclude mons. Bonora,via certamente questo segnerà un evento importante nello studio della Bibbia in Italia». Lo scopo è quello di arrivare a un pubblico di cultura non Superiore a quello . della terza media. Uno strumento comune non può che favorire, il dialogo: e non a caso si sottolinea che non ci sono state difficolta di ordine teologico rile vanti, nella lunga opera di traduzione. Il comitato di traduzione lavorava con un ritmò di tre riunioni. Ogni membro del comitato doveva tradurre la sua porzione-di testo, inviarla al prof. Bertalpt, che provvedeva a farne fotocopia e a ' spedirla ai componenti del A Mapello nel B è quello di oggi - Un i comitato. Questi controllava-, no sui testi originali, facevano le loro osservazioni, e le portavano in comitato. Una volta che si era giunti a un testo concorde, si facevano nuove copie, che venivano inviate ai .revisori e ai consulenti, per saggiarne l'aderenza all'originale, la comprensibilità del testo. Di nuovo il traduttore aveva sotto mano il testo; he vagliava osservazioni e modifiche, e lo riportava in comitato per l'approvazione, Infine il testo passava allo stilista. Ogni seduta del comitato durava cinque o sei giorni, e si,lavorava per piti di dodici ore al giorno. Suventinove traduttori «possibili», ne vennero scelti sedici, fra cui Mara La Posta. Cinque gruppi di traduttori si occuparono ciascuno di un gruppo di libri: pentateuco, mportante capitolò del libri storici, salmi, libri profetici e libri deutorocanonici. Tredici anni di lavoro, novemila ore di discussione comune sul testi, quindicimila pagine dattiloscritte, sedici esegeti e revisori consultati, consulenti stabili per la lingua italiana quarantacinque, oltre ad altre cinquanta persone coinvolte per vari motivitecnici nella preparazione del testò. Sonò cifre che dannoun'idea della mole di lavoro compiuto, e dell'entità dell'impegno editoriale che l'ha reso possibile. La speranza degli editori è che per l'Antico Testamento (unito . al «Nuovo» rivisto) eguagli e superi la fortuna de) «Vangelo» interconfessionale creato nel 1876: ne sono slate distribuite oltre tre milioni di copie. Ieri, a San Paolo dentro le mura, 1 discorsi del protago¬ dialogo ecumenico nisti e la lettura del salmi sono stati intervallati, dalla consegna simbolica di un certo numero di bibbie. La maggior parte del destinatari chiarisce l'obiettivo a cui tende quest'opera: rivolgersi non a quelli che vanno In chiesa, ma presentare il messaggio dell'antica e della nuova testimonianza al «lontani», a-quelli che si sono distaccati dalla Chiesa. Ne hanno ritirato la copia simbolica persone che lavorano fra gli emarginati, gli «ultimi.-, a cut si riferiva anche il recènte convegno ecclesiale di Loreto. E in un linguaggio di tutti 1 giorni, (aiuta la comprensione un dizionarietto, che spiega il significato, non solo semantico, ma liturgico e storico dei termini più ricorrenti). Marco Tosatti

Persone citate: Bonora, Clemente Riva, Riva

Luoghi citati: Calcutta, Citta' Del Vaticano, Italia, Mapello, Roma, San Paolo, Torino