Giovedì trattative su costo del lavoro orario e contratti E finisce il «gelo»

Giovedì trattative su costo del lavoro orario e contratti E finisce il «gelo» Giovedì trattative su costo del lavoro orario e contratti E finisce il «gelo» L'accordo dovrebbe esse ROMA — Dopo diciannove mesi di incomprensioni, rancori, duri scambi di accuse e velenose polemiche, sindacati e Confindustria torneranno giovedì prossimo a sedersi allo stesso tavolo per discutere di costo del lavoro, dell'orario, det rinnovi contrattuali. Il «grande gelo» è finito, le relazioni Industriali riprendono: si mostrano soddisfatti 1 politici e gli economisti. Ma imprenditori e sindacalisti, almeno su questo punto in pieno accordo, avvertono che .ogni euforia è fuori luogo*. Il traguardo del patto sociale è molto lontano. La trattativa sarà difficile e dagli sbocchi imprevedibili. Eppure, non c'è molto tempo a disposizione, poco più di serci entro fine ottobre un mese, perché l'accordo dovrebbe venire entro la fine di ottobre, prima cioè del nuovo scatto della scala mobile, destinata a diventare semestrale, con profonde modifiche ai suoi meccanismi. L'armistizio è dunque fragile, a meno che il governo, impegnato proprio questa settimana nel rush finale per la legge finanziaria, npn assicuri «margini esterni», tali da rendere più elastico il complesso negoziato. I sindacati aspettano, infatti, la conferma della riforma dell'Irpef, con forti sgravi fiscali per i lavoratori dipendenti. Gli imprenditori, il rinnovo della fiscalizzazione degli oneri sociali e il provvedimento di detassazione degli utili reinvestiti. Non a caso, per l'avvio del confronto è stata scelta la data del 26 settembre, quando cioè dovrebbero essere meglio delineati i contorni della finanziaria e della manovra economica per 1*86. Sindacati e Confindustria si stanno preparando con impegno al grande appuntamento. Le segreterie Cgil, Cisl e Uil si riuniranno oggi a Roma per definire la linea da seguire nel primo incontro di giovedì. E' mobilitato anche lo stato maggiore degli imprenditori. Il negoziato si muoverà essenzialmente sulla piattaforma unitaria elaborata nel luglio scorso da Cgil-Cisl-Uil e sul documento economico della Confindustria. Prima di giovedì non si escludono contatti segreti ad alto livello tra le parti. «Ci sono tanti, anche fra di noi, — ammonisce il segretario della Cgil, Luciano Lama — i quali ritengono che la vertenza sia quasi risolta dal momento che abbiamo deciso di sederci al tavolo della trattativa. Il distacco tra le nostre posizioni e quelle della Confindustria è molto rilevante*. Gli fa eco Carlo Patrucco, vicepresidente della Confindustria: .Lama ha ragione, perché il problema al centro del negoziato è uno solo: quello dello sviluppo del Paese*. Il contenzioso è apertissimo e si partirà con la questione dei decimali. La restituzione di un punto da parte degli industriali ha permesso la ripresa del dialogo. Ma non basta, dice il leader della Uil, Giorgio Benvenuto. Per chiudere la vicenda è necessaria la restituzione degli altri punti e degli arretrati. Sarà sufficiente l'accordo su di una «una tantum»? Ancor più ostico è il discorso sulla riduzione dell'orario di lavoro che la Confindustria osteggia apertamente. E c'è da definire la «stagione dei contratti» che interessa quasi 13 milioni di lavoratori pubblici e privati. Unico punto di incontro, la modifica della scala mobile. Ma Patrucco dice che la riduzione del grado di copertura nella misura proposta dal sindacato già determina un incremento del costo del lavoro superiore al 6,5 per cento. Verrebbe cosi a mancare lo spazio per i contratti. La trattativa è a due, ma il governo dovrà in parallelo dare precisi segnali di un suo impegno per lo sviluppo, la ripresa degli investimenti e dell'occupazione. Indicazioni che dovranno venire da una finanziaria che per il momento stenta a prendere forma per i contrasti all'interno della coalizione. Emilio Pucci Bimbo di 15 mesi investito e ucciso da un'auto ieri a Voghera VOGHERA — Un bimbo di 15 mesi è stato investito e ucciso da*un'auto ieri pomeriggio, davanti alla sua casa, in via Umberto I a Lungavilla, nel Vogherese. Si chiamava Alessio Bellina Ieri pomeriggio Alessio, elusa per un attimo la vigilanza dei genitori, è corso sulla strada: in quel momento arrivava un'Alfa Romeo guidata dal muratore Diego Favati. L'investimento è stato inevitabile, il bambino subito soccorso è stato trasportato all'ospedale vogherese, dove poco dopo è morto per le gravi lesioni riportate. I carabinieri di Bressana Bottarone hanno aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

Persone citate: Alessio Bellina, Carlo Patrucco, Emilio Pucci, Giorgio Benvenuto, Lama, Luciano Lama, Patrucco

Luoghi citati: Bressana Bottarone, Lungavilla, Roma, Voghera