Stempio di boschi in Liguria dopo il «weekend di fuoco»

Con l'Arno va in sécca Firenze La città un giorno senz'acqua Con l'Arno va in sécca Firenze La città un giorno senz'acqua Stempio di boschi in Liguria dopo il «weekend di fuoco» Ancora sole e sereno aspettando l'autunno Il livello del fiume si è abbassato: aumenta l'inquinamento, diminuisce la possibilità di prelievo ■ Oggi vertice di tecnici - Il problema dell'irrigazione La più colpita è la riviera di Ponente - In provincia di Savona divorati 200 mila metri quadri di pinete e querceti - Forze antincendio inadeguate Casentino e nel Valdarno. Per questo, stamattina si terrà un vertice convocato dal prefetto di Firenze dott. Giovanni Maiinoni, al quale parteciperanno, oltre ai tecnici del Comune, quelli del Genio civile, della Regione, dei vigili del fuoco; sarà presente anche un rappresentante della prefettura di Arezzo a cui spetterà eventualmente di emanare un provvedimento per la disciplina delle irrigazioni agricole nella zona alta dell'Arno. I disagi sono continuati comunque' anche ieri. Il livello del fiume, grazie al maggior scarico delle dighe dell'Enel, si è lievemente rialzato, ma una sfortunata coincidenza ha voluto che si bloccasse una delle due pompe dell'acquedotto che potrà essere riparata solo oggi. Intanto i fiorentini hanno cominciato a guardare il cielo implorando che dalle nuvole che sorvolano la città cominci a cadere la pioggia, ma sperando che non raggiunga la violenza di lunedi scorso quando le fogne dettero di fuori allagando mezza città. Possibile — si chiedono — che la scelta debba essere tra morire di sete e affogare? Francesco Matteini SAVONA — II week-end di fuoco, che ha fatto scempio di boschi in Liguria, si è attenuato grazie alle mutate condizioni atmosferiche. C'è vento di mare, nell'entroterra cade qualche piovasco ina vigili del fuoco, guardie forestali, volontari continuano a essere in stato d'allarme. La riviera di Poftente risulta ancora una volta la più colpita. In questi ultimi giorni nella sola provincia di Savona le fiamme hanno divorato quasi 200 mila metri quadrati di pinete e querceti e, per la prima volta, anche la Val Bormida è stata raggiunta dagli iticendi. Nelle zone di Plodio e Corcare sono state minacciate anche alcune case coloniche. Boschi in fiamme nei comuni di Stella e Albisola Superiore, nell'Albenganese, specie nelle viciname di Ortovero, Vendane, Giustenice, Salea, Maglio. Nelle ultime due settimane sono stati registrati ben 174 incendi. Lanci di ritardanti e acqua sono stati effettuati a Ventimiglia, sulle alture de La Mortola e\a Monte Calvo. Qui c'è stato anche il pericolo di parecchi residuati bellici esplosi per il calore provocato dalle fiamme. In provincia di Genova ancora una volta gli incendi boschivi hanno colpito le eone di Nostra Signora della Guardia e di Montaggio. Nello Spezzino Monte Parodi e la località Riassa. La Liguria è una delle regioni piU ricche di verde, in particolare la provincia di Savona ha il primato nazionale: il 64% della sua superficie, infatti, è coperta dai boschi. Ma la Liguria ha, adesso, anche il record degli incendi. I dati Istat sostengono che nel solo 19S4 il fuoco ha distrùtto oltre 7 mila ettari di superficie boschiva, contro l 4 mila della Lombardia e i 2100 della Toscana e i 1450 della Sardegna. In tutta la regione le guardie forestali sono appena 250. I vigili del fuoco, per della città, a causa dell'eccessivo tasso d'inquinamento che l'Arno raggiunge dopo aver raccolto tutti gli scarichi urbani senza avere la portata sufficiente per smaltirli attraverso l'autodepurazione. La completa mancanza d'acqua ha . naturalmente provocato gravi disagi. I centralini dell'acquedotto, del vigili urbani e dei quotidiani sono stati bombardati di proteste. Dopo un rapido esame della situazione, l'assessore Marino Bianco, che sostituisce il sindaco ancora In ferie, si è messo in contatto con l'Enel che gestisce le due dighe di Levane e La Penna a monte di Firenze, disponendo l'aumento dello scarico In Arno di un metro cubo al secondo. 'E' un provvedimento di emergerteli per riportare1 la situazione vicina ai livelli di normalità — ha precisato l'assessore — però cosi facendo stiamo intaccando le riserve idriche della città. A questo ritmo, in due settimane saranno esaurite se non pioverà abbondantemente-. La causa dell'improvviso aggravamento della secca dell'Arno è stata Individuata nel considerevole aumento del prelievo di acqua per l'irrigazione delle colture nel FIRENZE — Cannelle asciutte per tutto il pomeriggio di sabato, per tutta la notte tra sabato c domenica e ancora per buona parte della giornata di ieri. Solo dopo le 16, soprattutto ai piani bassi, l'acqua è cominciata a tornare. Ma la situazione idrica della città continua ad essere difficile e potrebbe diventare drammatica nei prossimi giorni se non cadrà un po' di pioggia. L'allarme è scattato tra le 15 e le 17 di sabato. I tecnici dell'acquedotto dell'Anconella, che rifornisce 1 tre quarti di Firenze, si sono accorti che le pompe di prelievo non riuscivano più a succhiare la normale quantità di acqua a causa di un improvviso abbassamento del livello dell' ArlVò"'dt 30 centimetri. La pressione nella rete si è quindi ridotta al minimo e più di mezza Firenze è rimasta senz'acqua. I più colpiti sono stati i quartieri di Rlfredi, Salviatino, Cure, Porta Romana, San Iacopino, Campo di Marte. Bisogna inoltre ricordare che. come accade puntualmente ogni anno quando l'Arno va in secca, Firenze non può contare sull'acquedotto di Mantignano, a valle Superato 11 trauma della settimana scorsa la stagione estiva, che negli ultimi mesi ha conosciuto una lunga e felice catena di belle giornate rendendo felici le popolazioni di turisti che hanno affollato le diverse località italiane, ha ripreso il suo normale andamento avviandosi senza tròppi scossoni verso un dolce declino che sfocerà nell'autunno. Nel corso della settimana, come vedremo, dovrà affrontare un altro episodio negativo ma anche questo sarà superato senza troppe ripercussioni, come era già successo nel precedenti casi di questa lunga e calda estate. Del resto a testimonianza della sua buona salute bastano 1 valori delle temperature, tornati oltre quelli stagionali. Per oggi e per domani, con l'avallo del'alta pressione, su tutte le regioni prevarrà U sereno salvo sporadiche nubi cutnuliforml a ridosso delle Alpi Orientali e lungo le zone appenniniche. I venti si manterranno deboli ed 1 mari poco mossi. Le temperature non si scosteranno dagli attuali valori, al massimo si potrà registrare qualche aumento. Condizioni di bel tempo anche nella giornata di mercoledì salvo degli annuvolamenti irregolari che tenderanno ad invadere le regioni Nordoccidentali con rischio, nelle ore serali e notturne, di Isolati temporali sulle Alpi e Prealpi. Tra giovedì e venerdì è atteso il transito di una perturbazione temporalesca, prima sulle regioni settentrionali poi su quelle centrali e meridionali. E' molto probabile che l'attività temporalesca assuma Carattere di forte ut" tensità, specialmente sul settore Nordorientale e sulla Toscana, mentre andrà diminuendo man mano che scenderà verso le regioni meridionali dell'Italia. Diminuirà la temperatura, si rinforzeranno i venti e si agiteranno 1 mari. Per sabato sarà tutto passato; tempo e temperature saranno In ripresa, tranne che al Sud, e si affievoliranno 1 venti. Buona anche la giornata di domenica, ad eccezione delle zone .alpine dove si formeranno degli annuvolamenti locali con qualche temporale. legge, intervengono solo quando le fiamme minacciano le abitazioni. Poi c'è l'assistenza dell'aeronautica, che interviene con elicotteri ei «Canadair». Spenti, almeno per il momento, gli incendi, divampano le polemiche. La comunità montana di Albenga ha approvato un ordine del giorno in cui sostiene che «il fenomeno degli incendi trova un ostacolo valido solo nelle squadre di volontari e di agricoltori considerato che gli interventi improvvisati e straordinari posti in essere dal corpo forestale si sono rilevati inadeguati». Ma con soli 250 uomini a dover badare ai boschi di tutta la Liguria è ingeneroso prendersela coi forestali. .Siamo allo scarica barile ed è colpa di una situazione paradossale a livello di competenze» dice il geometra Michele Costantini, vice comandante dei vigili del fuoco di Savona che arriva a sostenere che ora si sbaglia a puntare tutti gli sforzi verso il potenziamento del mezzi aerei antincendio. 'Ogni volta che arriva un Canadair significa che le forze di terra hanno perduto la loro battaglia contro il fuoco e chu il rogo e ormai immane*, spiega. h'prqbìejna, dunque,. tocca da vicino, secondo gli esperti! le leggi che disciplinano falotta antincendio. Quando il fuoco colpisce il bosco dovrebbero intervenire solo gli uomini della forestale. In zone dove gli insediamenti turistici sono sparsi praticamente in ogni angolo del terrltorlo.è difficile, al primo allarme, attribuire la competenza dell'intervento. E, successivamente, chiede tempo anche l'organizzazione delle squadre dei volontari. «jVeZ frattempo il fuoco avanza, non aspetta il lento snodarsi della burocrazia», afferma il vice comandante dei vigili del fuoco di Savona. Marcello Lof f redi Ivo Pastorino

Persone citate: Francesco Matteini, Giovanni Maiinoni, Iacopino, Ivo Pastorino, La Penna, Maglio, Michele Costantini, Mortola