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«Dopo mille giorni mafia ancora forte» «Dopo mille giorni mafia ancora forte» ROMA — Alla viglila del terzo anniversario del sacrificio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in un messaggio al sindaco di Saluzzo, città natale del prefetto ucciso a Palermo insieme con la moglie e con l'agente di scorta, il sottosegretario all'Interno Raffaele Costa scrive: -Sono passati mille,giorni, durante i quali abbiamo sperato e creduto di essere riusciti se non a debellare almeno a contenere la mafia in Sicilia e fuori della Sicilia. Ci stiamo invece accorgendo che cosi non è stato: che mentre nelle coscienze individuali sta maturando un fenomeno di ripulsa totale verso organizzazioni criminali ritenute "storiche", la società non riesce a darsi strutture completamente adatte a debellare il fenomeno. Dobbiamo riconoscerlo: lo Stato non sempre riesce ad interpretare pienamente la volontà del cittadini; lo Stato e la Pubblica Amministrazione rappresentano spesso voci deboli nella realtà di tutti i giorni. E ciò nonostante l'impegno di Parlamento e governo e di taluni innegabili successi ottenuti in questi ultimi anni*. .Per saldare gli sforzi degli organismi pubblici e degli Individui — prosegue Costa — non sarà sufficiente potenziare, come si sta facendo, gli organi repressivi se non verrà alimentato il rapporto di fiducia dello Stato con la gente che nasce da una corretta amministrazione, dall'educazione alla verità, dal'rispetCo versoi cittadini*. «Ecco perché — conclude il messaggio delì'on. Costa — va salutata con speranza la grande manifestazione degli studenti di Palermo?contro la mafia che avrà luogo1 nel giorno anniversario del triplice omicidio: nel segnò della speranza che da una scuola aperta alla società nasca l'educazione alla vita, quella educazione che il gen. Dalla Chiesa ebbe dalla sua Saluzzo, città gloriosa per la storia d'Italia*. E' la prima richiesta ta del genere in Italia: