Venezia non si tocca ed è subito polemica

Venezia non si toua ed e subito polemica In vigore il decreto Galasso sull'ambiente Venezia non si toua ed e subito polemica DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — .Margherita Asso ce l'ha fatta»: è questo il commento più diffuso nel centro storico lagunare dòpo che si è sparsa la notizia che il ministero dei Beni ambientali ha accolto totalmente la proposta avanzata ne; mesi scorsi dalla soprintendente ai beni ambientali e architettonici di Venezia — che già allora aveva suscitato parecchie polemiche — relativa a una serie di vincoli paesaggistici. E' diventato operante in questi giorni, infatti, 11 cosiddetto «decreto Galasso» (dal nome del sottosegretario al Beni ambletali) che sancisce, tra l'altro, 11 divieto di erigere nuove costruzioni e di modificare l'assetto del territorio a Venezia e nella sua laguna, alle foci dell'Adige, del Brenta e del Piave, nel litorale di lesolo, nel bosco di Carpenedo e sulla riviera del Brenta. Il vincolo impedisce qualsiasi tipo di intervento ohe non sia il restauro conservativo fino al 31 dicembre del prossimo anno. Entro quella data, la Regione Veneto dovrà presentare i plani territoriali paesaggistici in base al quali, una volta che saranno approvati dallo Stato, verranno eseguiti gli intervènti. - Secondo la soprintendente Asso non si può parlare di vincolo generalizzato, ma di riconoscimento dell'interesse ambientale di alcune zone: «Fino ad ora — ha detto la soprintendente — si è operato in assenza di strumenti, di piani che tenessero conto del valóri ambientali»: Si tratta dunque, sempre secondo Margherita Asso, di un «momento di' verifica» per controllare che 1 plani abbiano un giusto rispetto per l'ambiente. Si arriverà certamente a una forma di mediazione Meno, molto meno ottimista, il sindaco di Venezia Nereo Laroni: «E' del tutto inu-i tile — dice Laroni — ette da un lato ci vengano concessi fondi per riqualificare Veneeia e, dall'altro, ci impediscano, di fatto, di poterli spendere. Con la pubblicazióne dei decreti in questione sulla "Gazzetta ufficiale", vengono spodestati i poteri decisionali e di governo dell'amministrazione comunale e le conseguenze immediate sono molto gravi: non si potranno, infatti, edificare 300 nuove abitazioni nell'area ex Saffa, non si potrà intervenire per ristrutturare il "terminal" del Troncltetto, né sarà possibile eseguire lavori sulla cassa di Colmata A». Insieme con le discussioni è scoppiata anche la ridda delle interpretazioni, In un'interpellanza al consiglio regionale, 11 de Sante Perticaro paventa difficoltà per una serie di previste realizzazioni 'molto importanti» che godono di finanziamenti regionali, oltre che statali e privati, tra le quali le opere di difesa a mare per la regolazione delle maree nella laguna veneziana, la realizzazione del nuovo ospedale civile di Mestre, la sistemazione dell'isola del Tronchetto, la sistemazione e riconversione delle strutture turistiche e residenziali di lesolo, Chioggia, Cavallino e Punta Sabbioni. Perticaro chiede inoltre al governo regionale se intende presentare ricorso al decreto ministeriale opponendosi »ad una scelta che vincola un intero territorio, impedendogli di gestire un rilancio, iti parte già avviato o, in caso contrario, in quanto tempo intenda predisporre i piani territoriali e paesaggistici.la cui redazione è affidata dal decreto appunto alle Regioni, in modo da consentire di sbloccare la situazione». Secondo l'espo nende democristiano è necessario che la Regione intervenga »per impedire il perpetuarsi di una situazione di stallo, imposta al di sopra delle scelte degli enti locali, che già troppi danni ha arrecalo a Venezia e alla sua prò- M- Gigi Bevilacqua '

Persone citate: Galasso, Gigi Bevilacqua, Laroni, Margherita Asso, Nereo Laroni

Luoghi citati: Chioggia, Venezia