Scirea avvisa Bagnoli «Non speri di batterci» di Angelo Caroli

Scirea avvisa Bagnoli «Non speri di batterci» Scirea avvisa Bagnoli «Non speri di batterci» Caprini; «E' ora di sfatare la tradizione» -1 ricordi di Serena ' TORINO — Tre azzurri della Juventus, di ritorno da Lecce, si mettono in cammino alla volta di Verona, prossima tappa di campionato. Scirea e Cabrlni sono stati coinvolti direttamente nella amara sconfitta di Lecce, mentre Serena, dalla panchina, ha subito soltanto di riflesso i condizionamenti di quel 2 a 1 che ha lasciato molte perplessità. La Juventus, nelle ultime cinque partite disputate al Bentegodi (Coppa Italia ed amichevole di agosto comprese), ha sempre perduto. Le cifre sono chiare. Si potrebbe pensare che pure in questa circostanza i bianconeri si trasformeranno in un generoso ente di beneficenza per risolvere 1 problemi della squadra di Bagnoli. Ma la sola idea che possa concretizzarsi un'ipotesi del genere induce Gaetano Scirea ad una rabbiosa reazione. • E'ora di sfatare una tradizione — precisa il libero juventino — e se il Verona si sente sicuro di batterci solo perché alcuni precedenti gli sono favorevoli, noi siamo galvanizzati dal buon momento die attraversiamo. La sconfitta con Za Norvegia ci ha procurato un forte dispiacere per una serie di motivi, ma non può intaccare il nostro morale. Noi azzurri abbiamo maturato una tale esperienza da saper reagire subito, anche dopo un evento così negativo». •Non ritengo inoltre particolarmente limitante l'assenza di Elkjaer, squalificato, poiché nell'amichevole di precampionato il danese non c'era e il Verona è stato efficace ed incisivo anche senza di lui. So infine che i gialloblù reagiranno alle critiche ricevute in questa parte della stagione, ma non si sentano sicuri di liquidarci, poiché commetterebbero un errore». Anche Antonio Cabrinl parte da precise premesse per analizzare la difficilissi¬ ma traslerta di domenica e ricorda: «Proprio perché la tradizione, fatta di continui kappuò, è per noi negativa intendiamo sfatarla. Un pareggio sarebbe un risultato positivo, ma se riuscissimo a vincere obbligheremmo la concorrenza a temerci di più. Un punto fuori casa, in un campionato duro come quello italiano, è comunque già un buon bottino. Concordo inoltre con Gaetano quando sostiene che attraversiamo un periodo favorevole e che abbiamo la possibilità di allungarlo il più possibile». «Un dettaglio, piuttosto, può dare la carica ai galloblù: le preoccupazioni manifestate dall'allenatore Bagnoli. E i giocatori, ne sono certo, faranno l'impossibile per dimostrare die la stagione 1984/85 non rappresenta un episodio». Sulla squalifica comminata ad Elkjaer, in seguito all'espulsione subita il 2 agosto a Kaiserslautern, Cabrlni precisa che si tratterà di «un'assenza difficile da stimare in rapporto all'economia generale del collettivo, ma che co¬ munque è un handicap per il Verona, dal momento che il danese è pericoloso e rappresenta un punto di riferimento per i compagni. Nel calcio, però, spesso accade che il rincalzo faccia meglio del titolare». «Ricordo in precampionato un certo Turchetta... In quel l'occasione la Juventus disputò un gran bel primo tetti po, durante il quale fallimmo qualche opportunità: nella ripresa l'ennero fuori loro e segnarono due volte ma noi reagimmo con un'eccezionale carica nervosa. Come a voler dimostrare che questa Juventus non si dà mai per vinta Per Aldo Serena il ritorno a Verona non ha sapore del tutto sgradevole. L'attaccante ricorda infatti che «al Ben tegoài Ito perduto soltanto nell'amichevole di agosto. L'anno scorso ho vinto con il Torino, come mi è capitato anche quando giocavo nell'Inter, mentre ho pareggiato ai tempi del Bari. Spero che tali trascorsi portino fortuna alla Juventus». Angelo Caroli

Persone citate: Aldo Serena, Antonio Cabrinl, Caprini, Elkjaer, Gaetano Scirea, Scirea, Turchetta

Luoghi citati: Italia, Lecce, Norvegia, Torino, Verona