Subito i lavori, resterà aperta la Biblioteca di piazza Venezia

Subito 8 lavori, resterà aperta la Biblioteca di piazza Venezia Roma, dopo decenni di incuria e abbandono è prevalso il buon senso Subito 8 lavori, resterà aperta la Biblioteca di piazza Venezia ROMA — E' stato scongiurato il rischio di una chiusura Immediata dell'unica biblioteca, a Roma, finanziata dallo Stato e specializzata In archeologia e storia dell'arte, la famosa Biblioteca di piazza Venezia. Il provvedimento era stato ventilato nei giorni scorsi e sembrava l'unica risposta che il ministero per i Beni Culturali fosse in grado di dare alla denuncia del «caso», fatto dal 90 dipendènti. Ha prevalso il buonsenso, ritrovato dopo decenni d'incuria e di abbandono, che hanno procurato i guasti visibili da quanti — studenti, professori, specialisti — almeno 200 persone ogni giorno, si affollano nei 70 posti di lettura disponibili. Italo Borzl, nuovo direttore generale per 1 Beni librari del ministero, è intervenuto con un plano di mediazioni e di promesse. Il trasferimento in una sede degna non è possibile per il momento. «Ci vorranno almeno 5-6 anni, prima che se ne possa parlare. Occorreranno 25 miliardi, per riattare e ristrutturare l'e.v caserma «La Mormora », in Trastevere, dove si potrebbe installare la Biblioteca- dice il prof. Borzl. Intanto., a piazza Venezia, 1 battenti resteranno aperti. Si faranno 1 lavori di pronto Intervento, per scongiurare I rischi più gravi, ad esempio il pericolo di un crollo delle strutture murarie, o le tenibili conseguenze che potreb¬ be avere lo scoppio di un incendio al suo interno, 11 quattrocentesco palazzo Venezia dove dal 1922 la Biblioteca è ospitata. Non è la soluzione del problema, ma l'estremo tamponamento-di-una grande crisi che si protrae da anni, fra le negligenze e le negligenze degli organi responsabili al quali viene fatta risalire l'origine della «inarrestabile rovina» oggi denunciata. Sono stati i dipendenti della Biblioteca a richiamare l'attenzione su quella che unanlmcnte viene considerata una delle più prestigiose istituzioni culturali di Roma, strumento insostituibile per la formazione di storici dell'arte, archeologi, architetti, restauratori, antiquari, critici, artisti. , Nel documento inviato all'autorità giudiziaria, al Genio Civile, al vigili del fuoco, oltre che alle competenti direzioni del ministero, è tracciata la radiografia di una situazione insostenibile. Qui, é precisato dal dipendenti, ci sono 400 mila volumi, starnile, disegni, distribuiti su sci plani, lungo oltre otto chilometri di scaffalature per la maggior parte in legno. Questo materiale è andato crescendo con gli anni (almeno 4500 libri in più ogni anno), col risultato che ne risentono le strutture murarie, vacillano i pavimenti, ci sono fuoruscite d'acqua dal cassoni e infiltrazioni dalle soffitte. Da dieci anni «< tecnici della soprintendenza e quelli dell'impresa che svolge lavori di manutenzione, dichiarano verbalmente che I solai sono sufficientemente stabili purché non si aggravino di ulteriori pesi: ma da circa 10 anni ad oggi in tutte le stanze si sono inevitabilmente accumulati libri negli scaffali alle pareti, nuove scrivanie, carrelli carichi di libri, schedari metallici, macchine per riprodurre le schede, cioè un peso clic ormai t forse pericolosamente indilo al livello di gitcspvppspfispdddlnsibcsUacmescdvpdtltmcf guardia-. Al terzo piano, per infiltrazioni d'acqua nelle travi di legno, c'e stato un crollo, poi un allagamento. Da mesi i solai di alcune sale, sono in(atfesa di essere ptirTtclla'li; m'a l'operazione viene sempre- rimandata perdici locali'sottost'anti, appartenenti al Museo, sono costantemente sede di mostre. Il servizio scade sempre più. Fuoriescono liquami di fogna dai chiusini del servizi igienici. Ci sono state invasioni di trocodcrmi, Inselli parassiti dei tarli che aggrediscono l'uomo, tanto da rendere necessaria la gassazionc dell'intero edificio. Manca l'acqua potabile. I servizi Igienici sono in tutto 5. di cui uno solo destinato ai lettori e agli impiegati in servizio al pubblico. Esiste un gravissimo pericolo di incendio. L'unica misura antincendio esistente, in Un luogo pieno di materiale altamente infiammabile, è costituita da 21 estintori a mano, sul cui uso nessuno è esperto. Mancano uscite di sicurezza. L'unica via di accesso, e di uscita, agli uffici dislocati nei sci plani dove lavora la maggior parte del personale, e un'unica scala, di 240 gradini. Le sale di lettura, al pianotcrreno, hanno le finestre chiuse da inferriate e il pavimento ricoperto di moquette (ignifuga, ma — in caso di incendio — fonte di fumi tossici). Liliana Malico

Persone citate: Italo Borzl

Luoghi citati: Roma, Venezia