I liberali di Firenze «Non accetteremo ultimatum romani»
I liberali di Firenze «Non accetteremo ultimatum romani» Sono in giunta con i comunisti I liberali di Firenze «Non accetteremo ultimatum romani» I de accusano: voluta dalla massonerìa quest'alleanza in Connine - De Mita oggi nel capoluogo toscano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Il «caso Firenze» potrebbe provocare uno sconvolgimento nella segreteria nazionale del pli. Sulla sconfessione ufficiale fatta dal segretario Biondi della decisione del liberali fiorentini di entrare a far parte di una giunta comprendente i comunisti (oltre a psi e psdi), ha preso infatti posizione Raffaello Morelli, uno dei quattro vicesegretari, ispiratore di ciò che è avvenuto in Palazzo Vecchio. •Non è comprensibile — af-' ferma Morelli — né accettabile che si insista per provvedimenti disciplinari di natura politica che spezzerebbero il tradizionale rispetto delle autonomie locali. Il fatto poi che alle richieste della minoranza dell'on. Sterpa si accodi il collega vicesegretario on. Costa, costituisce obiettivamente una ferita non piccola nella collegialità della segreteria nazionale che necessita di un sollecito chiarimento'. Un chiarimento, si fa capire negli ambienti liberali fiorentini, che potrebbe sfociare nelle dimissioni di uno dei due contendenti. Nessuno intende comunque entrare in polemica diretta col segretario Biondi, anzi sia il segretario provinciale Piero Bechlni che il membro della direzione Fabrizio Prosperi tendono a sdrammatizzare. «7 liberali fiorentini hanno dimostrato di essere dei buoni negoziatori visto che sono riusciti a fare un accordo coi comunisti — commenta Prosperi —, figuriamoci se non riusciremo a trovare un buon accordo con l'amico segretario Mondi». Nonostante l'ostentato ottimismo la preoccupazione non manca. Stasera si riunirà la direzione provinciale che, quasi sicuramente, chiederà un incontro con Biondi per tentare un chiarimento. Intanto la de già si muove su una linea di opposizione' durissima alla nuova giunta. Oggi-sarà a Firenze il segretario nazionale del partito De Mita che concluderà un'assemblea di dirigenti e iscritti e che certamente non sarà tenero nel giudizio sugli ex alleati. Ieri il segretario regionale Giuseppe Mattili! e quello cittadino Vasco Carletti hanno annunciato che l due presidenti de delle Unità sanitarie locali hanno pre¬ sentato la lettera di dimissioni dall'incarico. Mattili! ha anche insinuato, rovesciando sul pel le accuse che questo aveva mosso a suo tempo alla de, che la formazione dell'insolite quadripartito fiorentino sia stata vista* di buon occhio dalla massoneria. Francesco Malteini
Persone citate: Biondi, De Mita, Morelli, Piero Bechlni, Raffaello Morelli, Vasco Carletti
Luoghi citati: Firenze
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