II Presidente peruviano: un consiglio al grande vicino

II Presidente peruviano: un consiglio al grande vicino Alan Garcia parla dei rapporti con gli Stati Uniti e tra Nord e Sud, del Nicaragua, del debito estero II Presidente peruviano: un consiglio al grande vicino Pubblichiamo i brani più significativi di un'intervista concessa da Alan Garcia, da due mesi presidente del Perù, a Le Monde. Ieri, il capo dello Stato è intervenuto all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York. NOSTRO SERVIZIO LIMA — Il Wall Street Journal ha scritto che lei si proclama marxista. E' un cattivo presagio? Credo che sia in primo luogo una cattiva interpretazione del giornalista. Durante l'intervista, ho accennato al fatto che all'inizio l'Apra (il partito del Presidente, ndr) si ispirava al marxismo. Ma era un'interpretazione latlnoamcrlcana della filofia del marxismo, non una scialba Imitazione delle Idee politiche europee del XIX secolo che sfociarono nel marxismo. Certo. Ma per l'americano medio, comunismo e marxismo sono la stessa cosa. Infatti. Per questo ho precisato che la questione del debito estero oggi illustra bene il rapiwrto fra ricchi e poveri nel mondo, che rifiuto di interpretare come una relazione Est-Ovest. Insomma, se modestamente mi dìstili-' guo, è perché prendo le parli dell'America Latina e del Terzo Mondo nel confronti del capitalismo finanziarlo. La mia è una posizione rigorosamente nazionalistica, e non ha assolutamente nulla a che fare con la lotta fra liberalismo americano e marxismo sovietico. Per ora I suol rapporti con gli Stati Uniti sono ambigui. Il suo discorso è duro, addirittura tagliente. Lei però collabora nella lotta contro la droga e cont.o la sovversione. E II Perù ha recentemente partlclpato alle manovre militari congiunte Unltas. Per noi, le relazioni con gli Usa sono necessarie, e devono continuare. Ma dobbiamo anche migliorarle: è 11 caso, per esemplo, di società americane il cui comportamento qui non ci è stato particolarmente favorevole. Negozeremo nuovi contratti di coopc¬ razione, le società In questione hanno già accettato, e questa è la prova che si può sempre migliorare. Un altro esemplo è 11 debito estero: occorre rivedere i tassi d'interesse e le esigenze del Fondo Monetarlo Internazionale. Non è 11 caso di rompere, ma di discutere, di negoziare, di tenere in considerazione I legittimi Interessi come le possibilità. D'altra parte, abbiamo avviato una campagna di moralizzazione che coincide indirettamente con gli obiettivi e egli Interessi degli Stati Uniti. E' un punto, anzi, che riguarda la difesa e la sicurezza nazionale Usa. Il consumo di droga distrugge la base della società americana. Purtroppo, 11 Perù è un Paese produttore di coca. Questa campagna ci ha consentito di dare colpi durissimi al trafficanti, I più duri mal inferii In America Latina. E' vero quello che lei dice, che c'è una certa ambiguità nel nostri rapporti con gli Usa. Ma ci sono due punti sul quali non vi sarà mal ambivalenza: la difesa dell'autonomia nazionale del Perù, e 11 suo diritto ad avere un programma economico senza Interventi da parte del Fondo Monetarlo Internazionale. Lei appoggia il Nicaragua sandinlsta. E' un altro motivo di divergenza. Niente affatto. La nostra posizione è chiarissima: la libera determinazione e la sovranità dei popoli devono essere rispettate. I nostri principi ci impongono anche di appoggiare il Ubero sviluppo della forze politiche del Nicaragua. Ma non si può volere tutto e subito, pretendere I rituali democratici al quali è abituato chi, come noi, studia la democrazia teorica. *■ Il rovesciamento della dittatura di Somoza è stato un progresso, un Inizio. C'è un processo In evoluzione che si perfezionerà, si migliorerà, ne sono sicuro. Ho sempre pensato che le superpotenze hanno una nevrosi su questo problema. Fctlclzzano I loro antagonismi, se l'espressione mi è consentita, c ne hanno una visione deformata, come nel caso del Nicaragua. Purtroppo, questo è il punto di vista dell'amministrazione Rcagan. Un errore che rischia di contribuire ad'aggravare ulteriormente 1 conflitti, e diventare un problema serio per gli Usa. Ma lei ammette o no che gli Stati Uniti hanno Interessi strategici in America Centrale e nel Caralbl? GII Usa non hanno proprio riveduto la loro concezione strategica dagli Anni Cinquanta. Pensano che 11 Nord Atlantico, il Sud-Est asiatico e i Caralbl siano loro zone d'influenza privilegiate. A quanto pare, non hanno capito che da vent'annl i fulminei progressi della tecnologia spaziale e del missili modificano questo quadro. Forse mi sbaglio, ma sembra che la definizione della strategia americana non si sia evoluta allo stesso ritmo. Il Nicaragua è un grave problema per gli Usa, dal loro punto di vista. Ma è un albe¬ ro che nasconde loro la foresta, finché resteranno succubi delle tesi degli Anni 50, della minaccia cubana e cosi via. La vera foresta è in America Latina, un continente che è loro vicino, e che è vicino ad un'esplosione sociale. Ecco il vero rompicapo per gli Stati Uniti, e in un futuro prossimo. Sono convinto che continuando di questo passo, anche I governi più conservatori e più autoritari diventeranno ostili agli Usa. Se posso permettermi di dare un consiglio al dirigenti americani, e oso farlo, con discrezione, dirci loro di rivedere radicalmente le loro concezioni strategiche. Lei ha deciso di corrispondere gli Interessi del debito estero fino alla concorrenza del 10% del valore delle vostre esportazioni. Che reazioni hanno avuto gli organismi di finanziamento Internazionali?. Io stesso ne sono stato sorpreso. Ma da parte del principali organismi internazionali c'è molta prudenza, molta moderazione. Anche dalle banche private. E' confortante: significa che oggi 1 problemi politici e sociali che stiamo vivendo vengono capiti più che in passato. Il presidente della Federai Rcscrvc Board, Paul Volcker, ha detto però che quel 10% non è una soluzione molto soddisfacente. Non voglio commentare questa dichiarazione di Vorcker, il quale rappresenta un'Istituzione ufficiale. Il 10%: per quanto tempo, e a chi? Finché la situazione non camblerà. E, a grandi linee, rimborseremmo i crediti clic comportano sviluppo. Negli Usa, Il suo può essere visto come un cattivo esemplo. I cattivi esempi li danno gli Stati Uniti, che alzano e abbassano I tassi d'interesse senza tenere nella minima considerazione le conseguenze sugli altri Paesi. Marcel Niedcrgang Copyright < 1* Mondi-., I per l'Indin < 1 a Stampa»

Persone citate: Alan Garcia, Paul Volcker, Somoza