Riso ottimo e abbondante (forse troppo)

Riso ottimo e abbondante (forse troppo) La quantità è a livelli record ma l'offerta sui mercati supera la domanda Riso ottimo e abbondante (forse troppo) MILANO — Buono e in anticipo come era nelle previsioni; ottimo per qualità, superiore all'anno precedente come quantità. Cosi viene definito dai tecnici il raccolto del riso che si è iniziato da pochi giorni. Le ottomila aziende del settore sono soprattutto concentrate nelle tre province a t'adizionale vocazione risicc!r.. Vercelli, Novara e Pavia. I primi dati elaborati dall'Ente nazionale risi a Milano indicano che la «resa» raggiunge i 57 quintali per ettaro, vicina a quel 60 del 1979, che rappresentano la punta record. La produzione complessiva dovrebbe sfiorare i 10 milioni e 800 mila quintali, ricavata da una superficie di 186.000 ettari (3,2 per cento in più dell'84). Anche se è presto per un bilancio, questo inizio dì raccolto conferma che dal punto di vista climatico e quantitativo è un'annata da'annoverare fra le migliori. Considerazioni e aggettivi opposti valgono invece per la commercializzazione. Il direttore generale dell'Ente risi. Angelo Politi, parla di "prospettive non del tutto ottimi- stlche» e di un "mercato internazionale molto pesante» che favorisce quotazioni basse del cereale. Il primo problema è determinato dalle giacenze, che alla chiusura del precedente esercizio fissata al 31 agosto, erano stimate in 800 mila quintali. A questo riporto si aggiunge l'abbondante quantitativo del raccolto in corso. Il riso in Europa è prodotto deficitario rispetto al consumo dei Paesi Cee, verso i quali l'Italia esporta oltre tre milioni di quintali; altri tre milioni vanno ai Paesi terzi, 4 milioni e mezzo sono assorbiti del mercato interno, dove il consumo è aumentato dell'8,8 per cento. Nell'84 una quota considerevole delle esportazioni (circa 2 milioni e 200 mila) è uscita dall'Italia sotto forma di aiuti alimentari. 'Queste collocazioni potrebbe¬ ro essere rispettate ma non bastano a soddisfare le esigenze del raccolto 1985, la cui campagna di commercializzazione continuerà anche nell'86. Risicoltori ed esperti sono concordi nell'affermare che ci troviamo di fronte a un'offerta di gran lunga su¬ periore alla domanda. La distanza sta provocando un rallentamento delle contrattazioni (da qui le giacenze) e un ribasso dei prezzi. "Siamo al di sotto delle 53 7>iila lire per i risi fini e superfini — dice Politi — e a parte qualche varietà die raggiunge le 60 mila, si tratta di quotazioni non remunerative rispetto ai costi. La varietà "Lido", ad esempio, considerata un pilastro, è passata da 65 mila a 50-52 mila il quintale. Raccomandiamo ai prodotturi, in questa prima fase, di assecondare la domanda evitando di svendere. Le attuali quotazioni rappresentano un limite minimo al di sotto del quale non si dovrebbe andare, a meno die sul mercato vengano offerte quantità eccedenti». I Negli investimenti varietali gli agricoltori hanno privilegiato tipi come il Lido, Europa e Veneria, facendo segnare una diminuzione per 1 «comuni» (-9,8 %). All'Ente risi registrano infatti una tendenza di flessione del Balilla, Ribe e Rir.go, che sino a ieri hanno permesso di coprire le esigenze dell'esportazione verso 1 Paesi Cee. Gianfranco Quaglia è iniziata la raccolta del riso che quest'anno sarà particolarmente abbondante, nella foto una mietitrebbia in azione nel Vercellese

Persone citate: Angelo Politi, Gianfranco Quaglia, Politi

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Novara, Pavia, Vercelli